Il comparto delle utilities non è più considerato solo difensivo. In un'epoca di rendimenti vicini allo zero, offre azioni che assicurano dividendi sostanziosi. Positivi anche i fondi: 18 prodotti su cui scommettere.
Il comparto delle utilities non è più considerato solo difensivo. In un'epoca di rendimenti vicini allo zero, offre azioni che assicurano dividendi sostanziosi. Positivi anche i fondi: 18 prodotti su cui scommettere.Il settore delle utilities, le società che operano nel campo della fornitura di acqua, gas ed elettricità, è quello che da sempre attrae gli investitori soprattutto per i corposi dividendi. A maggior ragione in un momento storico come quello attuale di tassi di interesse sotto zero in molti dei Paesi sviluppati, sia in ambito governativo sia in quello aziendale, «la ricerca di rendimento sta rendendo nuovamente attraenti titoli azionari ad alto dividendo», spiegano alla Verità gli esperti di Ambrosetti am sim. «Per questo motivo il comparto utilities durante il 2019 si è spogliato delle vesti di settore unicamente difensivo per assumere finalmente un ruolo più da protagonista sui mercati finanziari risultando in termini di rendimento uno dei migliori settori da inizio anno (+18% circa)».In effetti, quello delle società che forniscono energia è da sempre un settore che negli anni si è sempre mostrato poco legato alle fluttuazioni del mercato azionario. «L'analisi di correlazione con i principali indici settoriali dell'universo investibile mostra che le utilities hanno una bassa correlazione con il mercato azionario globale e storicamente hanno offerto una discreta protezione in condizioni di stress finanziari», dice Elena Beccaria, responsabile analisi per la consulenza di Banca Patrimoni Sella & C.Dando uno sguardo ai singoli titoli, come fanno notare gli esperti di Ambrosetti am sim, ci sono azioni che in tre anni hanno quasi raddoppiato il loro valore. È il caso, ad esempio di Rwe ag, che in 36 mesi è cresciuta del 92,5%. Non è andata male nemmeno con Erg, cresciuta del 91,1% in tre anni. Chi però non vuole rischiare troppo investendo su singole azioni, può sempre scegliere diversi fondi comuni che puntano sul mondo delle utilities. «Il fondo Nn utilities ad esempio si è particolarmente distinto per il suo approccio difensivo durante il più recente ribasso dei mercati realizzatosi a fine 2018 con uno storno iniziato a ottobre e proseguito fino alla fine dell'anno solare: durante questo periodo l'indice azionario globale registrava perdite fino a -12,49% mentre il fondo guadagnava +4,16% battendo anche gli Etf globali dello stesso settore di più di due punti percentuali», spiega Elena Beccaria. «Un fondo con una specializzazione tematica ancora più spiccata è il Pictet water, dedicato alle società che amministrano le reti idriche e curano la gestione del ciclo dell'acqua, che ha dimostrato una maggiore correlazione con il mercato nella fine del 2018 (-9,50% nel periodo) ma ha saputo battere l'indice azionario globale nel successivo rimbalzo dei primi mesi del 2019 consolidando i guadagni nel prosieguo dell'anno e registra una performance da inizio anno del +28,73%», conclude l'esperta. Il mercato delle utilities, insomma, si sta dimostrando un valido alleato in tempi di crisi. Il merito è anche del sempre maggiore interesse verso gli investimenti responsabili: le società che programmeranno un'importante riduzione delle emissioni lasciando un'impronta ambientale minore sicuramente potranno beneficiare di questo trend.
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