2024-03-09
Viva la trasparenza: la nuova ricerca Usa sulle miocarditi è tutta sbianchettata
L’ultima richiesta di accesso agli atti ai Cdc produce 200 pagine illeggibili. Una farsa che si è già vista in Europa e in Australia.Quelle che continuano ad arrivare da ogni parte del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti, sono le prove di un gigantesco, planetario insabbiamento dei dati sui vaccini anti Covid e sui loro effetti collaterali, a cominciare dalle miocarditi riscontrate nei giovani vaccinati. E testimoniano che ormai, a distanza di due anni dalle ultime vaccinazioni di massa, le autorità sanitarie internazionali contano ormai sull’impunità. Basti guardare l’ultima richiesta di accesso agli atti Foia (Freedom of information act) inoltrata ai Cdc (Center for disease control), l’Agenzia di sanità pubblica americana. Il Foia, ossia la Legge sulla libertà di informazione, esiste in America dal 1966 e consente ai giornalisti di accedere ai documenti riservati, anche quelli coperti da segreto di Stato, in nome della trasparenza della Pubblica amministrazione. Il giornalista Zachary Stieber se n’è avvalso per ottenere i risultati dell’indagine effettuata dai Cdc dal 7 ottobre 2021 sugli esiti delle miocarditi di adolescenti tra i 12 e i 17 anni, giovani tra i 18 e i 29 anni e trentenni dopo la vaccinazione anti Covid. La miocardite è un’infiammazione del miocardio, che si traduce in degenerazione o necrosi tissutale: può avere esiti fatali, a dispetto di chi parla di miocarditi «benigne».La risposta dei Cdc non si è fatta attendere: 148 pagine totalmente e interamente sbianchettate, ai sensi dell’articolo b(5) (Informazioni riservate). Un unico, enorme omissis: nelle quasi 200 pagine non c'è una sola frase visibile. Qualcosa di simile è accaduto anche in Australia dove la Tga (l’Aifa locale) ha risposto a una richiesta Foia sui test eseguiti su alcuni lotti di vaccini anti Covid inviando 74 pagine di replica, delle quali 60 interamente coperte da segreto. Che poi è lo stesso metodo usato dalla Commissione europea di Ursula von der Leyen che, replicando alle richieste della commissione Covid del Parlamento europeo, ha rilasciato dopo mesi di attesa una copia del contratto con Pfizer, ma quasi totalmente oscurata, soprattutto nei passaggi cruciali su prezzo di vendita, forniture, quality test, modalità di pagamento e clausole d’indennizzo. La Von der Leyen all’epoca si era appellata a un improbabile «segreto industriale», non è chiaro il motivo per cui la massima autorità sanitaria pubblica Usa possa nascondere ancora oggi dati che dovrebbero essere accessibili all’intera comunità scientifica, ma lo ha fatto. In fondo è facile, avranno pensato: basta appellarsi al segreto di Stato, il tempo lenisce tutto, anche le tragiche conseguenze di un esperimento mondiale che ha lasciato sul campo vittime molto giovani e molto dimenticate. L’unica differenza fra i tre documenti, alla fine, è cromatica: le sbianchettature europee sono grigie, quelle della Tga australiana nere, quelle dei Cdc gialle.«Ho sentito che l’articolo b(5) è di gran moda, ultimamente. Evidentemente, ci sono alcune cose che i cittadini non devono sapere», ha commentato con amarezza l’epidemiologo Jay Bhattacharya, docente di medicina e di politiche sanitarie alla Stanford university. L’indignazione della comunità scientifica sta montando: cos’hanno da nascondere i Cdc? Se i dati non avessero dimostrato un’alta incidenza di miocarditi post vaccino sarebbero stati resi pubblici, osservano molti scienziati americani. Evidentemente i dati occultati dicevano altro, come hanno dimostrato le email ottenute attraverso un’altra richiesta di accesso agli atti Foia: mentre i Cdc americani e le autorità sanitarie italiane e mondiali esortavano i genitori a vaccinare i propri figli offrendo in cambio un gelato, un panino con la porchetta o una serata con dj set, Pfizer conduceva in tempo reale lo studio sulla troponina per valutare quanto gravemente il preparato mRna avesse danneggiato il cuore di adolescenti e giovani, dicono le email. Gli effetti erano già chiari a febbraio 2021, quando giunse il primo alert da parte del ministero della Salute israeliano. Cdc e Casa Bianca, già ad aprile 2021, sapevano. Il 26 ottobre gli esperti Fda ammettono: «Non sappiamo se i vaccini siano pericolosi per i bambini, lo verificheremo sul campo (quindi sulla stessa pelle dei ragazzi, ndr)». Il 12 novembre 2021, i Cdc mettono nero su bianco che «dalla valutazione delle prove Grade sui potenziali danni post vaccino sui bambini di 5-11 anni, il livello di sicurezza è di tipo 4 (molto basso) per gli eventi avversi gravi». Il 3 dicembre Ema segnala un maggior rischio di miocardite e pericardite con i vaccini mRna, soprattutto Moderna. Ma la pressione di politica e media è talmente forte che a dicembre 2021 anche l’Istituto superiore di sanità appone sul proprio sito il bollino «fake news» sull’inoppugnabile frase: «Il vaccino espone i bambini a rischi di effetti avversi che senza vaccino non avrebbero»: quella frase è ancora lì e la scienza continua a piegarsi alla censura politica.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.