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«Non mi ritrovo nella metamorfosi della Verità»

«Non mi ritrovo nella metamorfosi della Verità»

Pubblichiamo la lettera di un lettore: Direttore Belpietro, la strana metamorfosi della Verità riguardo alla feroce aggressione (quella sì, nazista) all’Ucraina da parte del dittatore Putin lascia interdetti. Non si riesce a capire la posizione (o chissà, forse si capisce anche troppo bene) del suo giornale, tutto a favore di un regime che ammazza dissidenti a colpi di veleno di rospi e spiana intere città ma, a leggere certi articoli, sembra quasi che esegua gli ordini del malandato Biden. Insomma, l’altrettanto malandato Putin farebbe gli interessi degli americani: ipotesi grottesca.

Del resto perfino negli orrendi talk show della televisione vediamo un Belpietro che da attento e analitico commentatore si è trasformato in un rissaiolo in stile Vauro. Per non parlare di Borgonovo, un tempo mite fino alla noia e ora anche lui scuote la testa e strabuzza gli occhi come il sudaticcio Santoro.

Ma cosa vi ha preso ? È una questione di marketing, che vi spinge a cercare audience nelle suburre delle peggiore destra e della peggiore sinistra, tutte e due filoputiniane? O vi ha preso una strampalata simpatia per ceffi come l’agente del Kgb Vladimir, ancora in servizio permanente? Mah! Saluti

La risposta alla scoppiettante Atreju è stata una grigia assemblea piddina

Xmas Comics & Games, il racconto pop che passa dal fumetto al palco

All’Oval del Lingotto due giorni dedicati alla cultura pop tra autori di fumetti, cosplay, musica e gioco. L’undicesima edizione di Xmas Comics & Games conferma Torino come spazio di incontro tra linguaggi, generazioni e immaginari diversi.

Torino si è trasformata per due giorni in un crocevia di creatività e passioni. L’undicesima edizione di Xmas Comics & Games, svoltasi il 13 e 14 dicembre all’Oval – Lingotto Fiere, ha confermato il suo ruolo di appuntamento culturale invernale per gli amanti del fumetto, dei videogiochi, del cosplay e della musica. Un festival che non si limita a intrattenere, ma racconta la cultura pop contemporanea attraverso molteplici linguaggi.

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Mogadiscio di nuovo nella morsa jihadista
i,Hamza Abdi Barre (Getty Images)
Dietro l’aumento delle violenze nei mari ci sono gli islamisti, che controllano la costa della nostra ex colonia.

Quando, nella primavera del 2025, una serie di assalti coordinati colpì la fascia costiera centrale della Somalia, nelle ambasciate affacciate sull’Oceano Indiano iniziò a serpeggiare un interrogativo inquietante: il crollo dell’ordine statale avrebbe ricordato di più la caduta di Kabul o l’implosione graduale di altri teatri dominati da milizie jihadiste? Le bande armate che oggi si muovono tra porti improvvisati e villaggi costieri hanno sottratto porzioni strategiche del litorale alle già fragili forze governative, spingendosi fino alle porte di Mogadiscio senza incontrare resistenza significativa. A luglio, gli equipaggi delle navi in transito segnalavano check point pirata a meno di 50 chilometri dalla capitale, mentre diverse missioni diplomatiche trasferivano il personale non essenziale in Kenya. Poi, quasi all’improvviso, l’avanzata si arrestò, lasciando il governo a celebrare una vittoria più propagandistica che reale, mentre gli osservatori più avvertiti attendevano solo il momento in cui i predoni del mare avrebbero ripreso il loro slancio.

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Il trionfo di Kast sposta il Cile a destra
Il presidente eletto del Cile José Antonio Kast e sua moglie Maria Pia Adriasola (Ansa)

Il Cile vira a destra. Il candidato presidenziale conservatore, José Antonio Kast, ha battuto al ballottaggio l’avversaria di sinistra, Jeannette Jara, ottenendo il 58% dei voti contro il 41% conseguito dalla rivale.

«Il Cile tornerà ad essere libero dalla criminalità, libero dall'angoscia, libero dalla paura», ha dichiarato il vincitore. «Criminali, delinquenti: le loro vite cambieranno. Li cercheremo, li troveremo, li giudicheremo e poi li rinchiuderemo», ha aggiunto. Sostenitore di Donald Trump, Kast, durante la campagna elettorale, ha promosso un programma politico securitario e all’insegna di una stretta contro l’immigrazione clandestina. Non solo. Ha anche promesso una politica economica liberista e improntata alla deregulation in determinati settori.

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