2025-11-22
Nigeria, altro rapimento di massa di cristiani
I terroristi sono arrivati a bordo di 60 moto e hanno fatto irruzione nella scuola St. Mary. Almeno 100 gli alunni catturati. Lunedì un commando aveva attaccato un dormitorio e sequestrato 27 ragazze. Condanna di Meloni: «Libertà religiosa diritto inviolabile».Almeno un centinaio di studenti sono stati rapiti dalla scuola secondaria cattolica St. Mary nell’area del governo locale di Agwara nello Nigeria centrale. Le prime ricostruzioni della polizia parlano di un assalto notturno compiuto da una banda di uomini armati e organizzati in maniera militare. La situazione era preoccupante da giorni, tanto che molte scuole dello Stato erano già state chiuse a causa delle crescenti minacce alla sicurezza.Come ha dichiarato il rappresentante delle forze di polizia locali Abubakar Yousuf «gli studenti restano un obiettivo primario per gli islamisti che li usano sia per ottenere riscatti che per convertirli a forza nel tentativo di sradicare definitivamente il cristianesimo da questa area». Insieme agli studenti, sembra che siano stati rapiti anche alcuni membri del personale della scuola e quattro abitanti del villaggio vicino. Sia il governo locale che quello federale hanno subito attivato tutte le agenzie di sicurezza, rastrellando le foreste circostanti alla ricerca del gruppo armato o di qualche testimone. Non c’è ancora nessuna rivendicazione ufficiale, ma sembra molto probabile che questo crimine sia opera dell’Iswap ( slamic State West Africa Province) i rappresentanti locali dello Stato Islamico. Sono passate poche settimane dalle parole del presidente statunitense Donald Trump, che aveva minacciato la Nigeria di un possibile intervento militare nella nazione africana, se non si fosse messo fine allo sterminio dei cristiani. Da quel momento sono ricominciati con ancora più forza i rapimenti e gli episodi di violenza contro la minoranza cristiana. Prima di questo attacco, 27 studentesse erano state rapite da un collegio nel vicino Stato di Kebbi e dopo due giorni soltanto una era riuscita a scappare e tornare a casa. Questo gruppo di ragazze erano per la maggioranza musulmane , ma erano presenti anche alcune animiste e cristiane. Il vicedirettore della scuola di Kebbi è stato ucciso e un suo collaboratore è rimasto ferito nel tentativo di difendere le ragazze. L’assalto alla Government Girls Comprensive Secondary School, questo il nome del collegio, è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, stando alle ricostruzioni delle forze di polizia locali. Il gruppo di assalitori avrebbe cominciato a sparare all’impazzata contro le guardie di sicurezza e si sarebbe diretti subito verso il dormitorio femminile. Nello Stato di Kebbi si applica già la sharia in maniera estremamente rigida e i cristiani da tempo sono ridotti a una sparuta e spaventata minoranza, come in quasi tutti gli stati centro-settentrionali del Paese africano. Ormai per i cristiani è diventato difficile vivere anche nelle regioni intorno alla capitale Abuja ed in molti hanno già abbandonato gli Stati settentrionali dove l’essere cristiani è un crimine. Nel 2021 il gruppo terrorista nigeriano Boko Haram, un movimento che ha messo insieme una parola araba per dire proibito e una in lingua locale Hausa che significa il modo di vivere all’occidentale, aveva rapito più di cento alunne e alcuni membri del personale del Federal government college di Yauri, uccidendo un poliziotto e ferendo un insegnante. Quella volte le Forze di polizia erano riuscite a liberare le ragazze, ma erano stati necessari anni e alcune di loro erano tornate ai villaggi di origine con diversi figli e forzatamente convertite all’Islam. Secondo un rapporto del 2024 presentato da Save the Children, nel periodo fra il 2014 ed il 2022 oltre 1.680 studenti, per la stragrande maggioranza cristiani, sono stati rapiti dalle scuole nigeriane. Lunedì scorso, poco più a sud nello stato di Kaduna, è stato invece sequestrato un sacerdote cattolico durante un incontro di preghiera. Si tratta di Padre Bobbo Paschal, parroco della chiesa di Santo Stefano nell’area del governo locale di Kushe Gudgu. Il prelato è stato portato via da un gruppo di uomini armati che hanno assalito la residenza parrocchiale nelle prime ore del mattino del 17 novembre. Secondo quanto ha reso noto l’arcidiocesi di Kaduna, oltre a padre Paschal i banditi hanno catturato un numero imprecisato di fedeli che stavano assistendo alla funzione. Nell’assalto i malviventi hanno ucciso Gideon Markus, fratello di un altro sacerdote e saccheggiato le case del complesso parrocchiale. Nel 2023 un gruppo di terroristi islamici appartenenti alla branca dello Stato islamico della Provincia dell’Africa Occidentale ( Iswap) aveva attaccato la residenza parrocchiale della chiesa cattolica di San Pietro e Paolo, nella regione di Paikoro, bruciando vivo padre Isaac Achi e ferendo alle spalle padre Collins, mentre tentava di scappare. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condannato con fermezza le rinnovate violenze avvenute contro le comunità cristiane in Nigeria e ha ribadito che la libertà religiosa è un diritto inviolabile, chiedendo al governo nigeriano di rafforzare la protezione delle comunità cristiane e di perseguire i responsabili di questi efferati attacchi.
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