2023-09-26
Su Netflix il documentario su Vasco Rossi
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Vasco Rossi (Imagoeconomica)
Debutta domani sulla piattaforma streaming Vasco Rossi – Il Supervissuto, una narrazione complessa, intessuta meticolosamente negli anni della pandemia. Riflette ogni cosa: la musica e il mestiere, il privato di un artista che l’Italia ha conosciuto come ribelle, le difficoltà degli esordi, la tenerezza del Vasco padre.Un documentario può esistere di per se stesso, senza bisogno che una morte o l’anniversario di chissà che intervenga a dargli una qualche legittimazione. È il racconto a motivarlo, e Vasco Rossi di cose da esternare ne aveva a iosa. Dunque, è nato così: da un’affermazione a tratti casuale, dal bisogno di ripercorrere i propri luoghi e i propri passi. È nato per restituire ai fan quel che il rocker ha tenuto per sé: gli spazi di una vita, le gioie, i dolori. Vasco Rossi – Il Supervissuto, su Netflix da mercoledì 27 settembre, è una narrazione complessa, intessuta meticolosamente negli anni della pandemia. Riflette ogni cosa: la musica e il mestiere, il privato di un artista che l’Italia ha conosciuto come ribelle, le difficoltà degli esordi, la tenerezza del Vasco padre. Parla, parla tanto, in cinque puntate dirette da Pepsy Romanoff. Cinque puntate in cui non c’è, necessariamente, la volontà di mitizzare il fenomeno Blasco. Vasco Rossi – Il Supervissuto, nato il dì in cui il rocker di sé ha detto «Io non sono solo un sopravvissuto, sono anche un supervissuto», è la ricostruzione fedele di un’esistenza umana. Straordinaria e articolata. «Ho spinto il tasto rewind per raccontare la mia versione della mia vita. La telecamera mi ha seguito dappertutto e ho ritrovato con affetto quel ragazzo pieno di sogni che voleva vivere a modo suo», ha spiegato Vasco Rossi, che per due anni – nel momento in cui la musica è stata costretta ad un arresto e il tempo, improvvisamente, si è fatto libero – ha avuto una troupe con sé. «C’è stato un lavoro di ricerca molto accurato. Il regista mi ha riportato nei luoghi in cui ho mosso i miei primi passi e io l’ho portato nelle stanze in cui ho scritto certe canzoni». Le canzoni diventate inno di intere generazioni, quelle dei sospiri e degli «eeh». Le canzoni da migliaia di fan, le canzoni degli stadi pieni. Quelle cui Vasco Rossi ha deciso di aggiungere altro. «A un certo punto», ha spiegato, «Ho avuto la netta sensazione che ci volesse anche una canzone, una canzone inedita, che fosse adatta alla serie. Il titolo è Gli sbagli che fai, perché io sono quello che sono grazie a tutto quello che ho fatto: anche, soprattutto, agli sbagli. Alla fine del brano c’è una frase che secondo me è particolarmente importante, perché dice: “Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile”. Questo è quello che fa un artista con il suo pubblico. Qualsiasi artista prende i suoi fan per mano e racconta loro che niente è impossibile». Nemmeno passare da Zocca a Los Angeles, stravolgere la propria vita con una determinazione cieca e solida. Con una volontà cui Vasco Rossi – Il Supervissuto è in grado di restituire tutta la forza che merita. Il documentario Netflix, più che un racconto di musica, è un racconto di talento. È lo sprone all’azione, l’invito ad agire per se stessi. Non è necessario amare Vasco Rossi, l’icona e il personaggio, per apprezzarlo. È sufficiente saper leggere fra le righe di una storia particolare, evidenziando l’universalità della sua sostanza. La dedizione, il lavoro, l’estro e la capacità di credere in quel che agli altri non è immediatamente chiaro.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.