Nella gara a chi perde più voti, i democratici sono in rimonta

Nella gara a chi perde più voti, i democratici sono in rimonta
Ansa

Nel Pd non sanno più cosa inventarsi per perdere le prossime elezioni europee. La botta del 4 marzo dello scorso anno non è bastata a sotterrare il gruppo dirigente e neppure tutte le città regalate alla Lega alle precedenti amministrative. E allora, nella speranza di consegnare quel che resta del serbatoio di voti del più glorioso partito della sinistra, hanno deciso di impegnarsi a fondo, facendo la spola fra la costa e la Sea Watch, nave di una Ong tedesca, che batte bandiera olandese e che è carica di immigrati africani.

Il commissario Sefcovic ammette: «Eravamo vicini a un accordo». Fare la voce grossa ha rovinato tutto. L’Europa (divisa) per ora individua ritorsioni per 72 miliardi.
Il «Corriere» censura il Ministro
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Galli della Loggia attacca in prima pagina la politica culturale della destra. Giuli chiede di replicare: gli offrono un’intervista però non la pubblicano. «Non gli è piaciuta la mia risposta alla domanda sul professore. Poi dicono che gli illiberali siamo noi».
Inchiesta Eni, un’altra assoluzione. De Pasquale fa collezione di flop
Fabio De Pasquale (Ansa)
Cadono le accuse contro il nigeriano ritenuto la figura chiave della «tangente fantasma».
Golden power, Unicredit spera nei dubbi Ue
Andrea Orcel (Ansa)
  • Lettera dell’Europa: «I vincoli sull’offerta Bpm potrebbero violare le norme». Salvini: «Si occupino di cose serie invece di romperci le scatole». Palazzo Chigi: «Risponderemo ai chiarimenti richiesti». Partita sempre più politica. Possibile la procedura di infrazione.
  • L’ad di Mediobanca, Alberto Nagel, commenta l’Ops di Mps: «Operazione non standard per molte anomalie come il ruolo dell’esecutivo».

Lo speciale contiene due articoli.

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