2024-10-10
Muore di miocardite, per i medici era ansiosa
Francesca Carocci (iStock)
L’attrice romana Francesca Carocci perì a 28 anni, due giorni dopo essere andata al pronto soccorso per una forte fitta al petto, dovuta all’infiammazione cardiaca. I sanitari, indagati per omicidio, imputarono il dolore all’agitazione e le diedero solo antidolorifici.Una miocardite scambiata per ansia. Così è morta Francesca Carocci, ventottenne di Roma che nella vita faceva l’attrice di teatro. La giovane si era recata all’ospedale per via di alcuni dolori al petto, ma dopo gli esami è stata rimandata a casa con la prescrizione di assumere dei semplici antidolorifici. Due giorni dopo, Francesca è deceduta in seguito a un arresto cardiaco, e ora due medici sono accusati di omicidio colposo in ambito sanitario.Le indagini sono state condotte dal pm Eleonora Fini, la quale ora si appresta a chiedere il rinvio a giudizio dei due dottori del pronto soccorso che hanno visitato la giovane. Il professor Luigi Cipolloni, nominato dalla Procura per la perizia medico legale, ha infatti osservato che i valori degli enzimi registrati dal primo elettrocardiogramma avrebbero dovuto portare a ulteriori accertamenti. Secondo la ricostruzione del professore, se fosse stata percorsa questa strada e la giovane fosse stata trattenuta presso l’ospedale, gli esami avrebbero rilevato la complicazione al miocardio che solo due giorni dopo ha stroncato Francesca.La miocardite consiste in un’infiammazione del miocardio, ossia il muscolo cardiaco responsabile della contrazione del cuore e quindi della circolazione sanguigna. Tale infiammazione può avere diverse cause, come infezioni virali, batteriche e fungine o reazioni autoimmuni, tossine e farmaci. Lo stato di infiammazione può danneggiare le cellule del cuore, con la conseguente riduzione della loro capacità di contrarsi in modo efficiente, compromettendo la funzione di pompaggio e talvolta arrivando a lasciare delle cicatrici nel tessuto muscolare. Nei casi più gravi, il cuore può non essere in grado di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze del corpo, portando a uno scompenso cardiaco che, se non trattato, può precipitare in un arresto cardiaco. Inoltre, l’infiammazione prolungata può danneggiare la struttura del cuore al punto che esso non riesce più a funzionare.Giovane promessa del teatro, tanto da aver già calcato palcoscenici come il Brancaccio e il Marconi di Roma, interpretando Biancaneve, la mattina del 28 febbraio 2024 la ventottenne ha avvertito dei forti dolori al petto, tanto da decidere di recarsi al pronto soccorso. Arrivata all’Aurelia Hospital, due medici l’hanno presa in carico e, come da protocollo, hanno provveduto a sottoporla a un elettrocardiogramma. Secondo l’ospedale, i valori risultanti dall’esame sarebbero stati in ordine, motivo per cui i dottori dopo quattro ore hanno deciso di rimandare Francesca a casa. I dolori vengono correlati dai medici a uno stato di ansia e, per dare un po’ di sollievo alla giovane, le vengono prescritti antidolorifici, che però riescono solo ad alleviare il sintomo. La Procura ora contesta questa ricostruzione e sostiene che dall’elettrocardiogramma sarebbero emersi dei valori non normali, come si evince dalla perizia del professor Cipolloni. I dottori di medicina d’urgenza, secondo il pubblico ministero, avrebbero agito con superficialità, non predisponendo le analisi che avrebbero dovuto seguire i risultati ottenuti dall’Ecg. La giovane ha fatto ritorno a casa, ma dopo due giorni i dolori sono aumentati sempre di più fino al punto di non ritorno. Il 2 marzo sono stati chiamati i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. Francesca è morta sulla strada verso l’ospedale, colpita da un attacco cardiaco. I genitori della giovane non hanno creduto possibile che la figlia potesse essere morta in così poco tempo senza alcuna avvisaglia, dunque hanno subito prestato denuncia con l’assistenza dell’avvocato Paola Cittadini. Ora il pm Eleonora Fini ha concluso le indagini, cui seguirà la richiesta di rinvio a giudizio, su cui a sua volta si esprimerà il giudice per le indagini preliminari. Con buona pace di chi, qualche anno fa, parlava di miocarditi benigne.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.