2022-01-27
Il modello Italia è l’ipnosi collettiva
Franco Locatelli, coordinatore del Cts (Ansa)
Nonostante il caos dati e le morti che continuano dopo le promesse sui vaccini, i divieti non provocano reazioni. I totalitarismi insegnano: la paura toglie la logica alle masse.Il 25 gennaio 2021 in Italia si registravano 420 decessi da Covid-19: un anno fa praticamente nessuno era vaccinato, e il trend dei morti era in calo. Il 25 gennaio 2022 si sono registrate, con la quasi totalità della popolazione vaccinata, 468 vittime.Non entro, anche se si dovrebbe ma è come bestemmiare, sull’efficacia dei vaccini, ma o questi non funzionano, o i numeri sono farlocchi, legati, ancora dopo due anni, alla positività del deceduto, piuttosto che alla reale causa di morte.In entrambi i casi il modello italiano è fallimentare, e chi ne è responsabile dovrebbe essere condannato per le infinite assurdità e gli enormi danni provocati dalle misure messe in campo in questi due anni.Ma niente sembra accadere; il Paese ormai all’estero è uscito dalle mete del turismo, la strategia di terrorismo ha funzionato benissimo, chi se ne frega dei turisti, siamo il Paese più bello del mondo e quindi gli italiani è giusto che rimangano qui a spendere i loro soldi, così non vedono nemmeno cosa succede al di fuori dei confini, non sia mai che si pongano domande. E così, mentre la Turchia sta facendo numeri record con il turismo da shopping dei russi, in Italia siamo al 25% rispetto al 2019, con alberghi ormai allo stremo se non già falliti e prede facili di fondi e investitori stranieri. Regole astruse e senza nessuna logica sanitaria tengono lontani gli stranieri, sempre più convinti che l’Italia sia un covo di pazzi o il cuore di tutte le malattie infettive mai comparse sul pianeta, ormai l’Italia sembra aver sostituito il Congo, dove Ebola ha marchiato quel Paese.La favola della ripresa economica si sta già spegnendo, ma l’ipnosi collettiva continua. Il professore belga Mattias Desmet, esperto di totalitarismi, spiega come questo cambiamento sociale avvenga quando c’è o c’è stato un periodo di paura che crea nella folla una formazione di massa. Le persone non sono impaurite da un regime, come in una dittatura, nel totalitarismo le persone sono ipnotizzate per obbedire al bene della collettività, e perdono la logica e la razionalità. E quando le persone sono ipnotizzate sono impenetrabili ai fatti. Che bello sarebbe se un giornale, diverso da questo, domani uscisse chiedendo scusa ai propri lettori, per aver fatto da cassa di risonanza alle balle raccontate dal ministro della Salute e dal suo Comitato tecnico scientifico, considerato il peggiore d’Europa.Ma non succederà, il sistema funziona, perché cambiarlo? Il governo finanzia l’informazione, l’informazione veicola le balle del governo e i cittadini continuano a essere ipnotizzati e a seguire le sue indicazioni. Un sogno per qualunque governante. Siamo destinati a rimanere la barzelletta tragica del mondo cosiddetto democratico, anche se qui ormai di democratico è rimasto ben poco. Israele, il mitico Israele ha deciso di cancellare il green pass, risultato totalmente inutile da un punto di vista sanitario; ma in questo caso non si segue il modello israeliano, si persegue il modello italiano, dove chi non segue le regole deve essere umiliato, escluso, discriminato e spogliato di ogni diritto, con buona pace della sinistra che scendeva in piazza ogni volta che si toccavano privilegi assurdi che in questo Paese si trascinano da decenni.Ma qui la più grande balla del secolo è stata la nipote di Mubarak per questa sinistra, le balle che hanno causato morti, desolazione e distruzione economica non contano, sono per il bene collettivo.Nemmeno i numeri possono svegliare un ipnotizzato; ma come succede con i sonnambuli il risveglio brusco può essere pericoloso per questi zombie. Probabilmente quando si sveglieranno diranno che non erano d’accordo con le politiche adottate, ma che non potevano fare altrimenti, quando alla fine si sveglieranno e continueranno a vivere come se niente fosse successo, chi da due anni combatte per la verità e la libertà potrà anche far finta di niente, ma nel suo cuore ci sarà solo pietà, nausea e compassione per tutti coloro che hanno applaudito alle misure di chi ha governato in questi due anni.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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