2023-07-28
Alberi a terra e strade sbarrate. Milano ancora in tilt per il temporale
I parchi chiusi preda di vagabondi e spacciatori. Molti cittadini contestano Beppe Sala.A distanza di più di tre giorni dalla tempesta che ha sconvolto Milano nella notte tra lunedì e martedì, continuano gli interventi dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza le strade dove sono caduti centinaia di alberi. Ma non si fermano neppure le polemiche. Ieri in piazzale Lodi erano ancora presenti i rami che da martedì mattina penzolano sui cavi elettrici. E sono ancora molte le strade interrotte e i disagi per la viabilità. Nel frattempo i parchi cittadini chiusi stanno diventando zone franche, in mano a spacciatori e immigrati irregolari. Non a caso, proprio ieri, per spegnere le polemiche, il Comando dei vigili del fuoco di Milano ha diramato un report in cui ha spiegato di aver effettuato 609 interventi dalla mattina del 24 luglio; di questi, il 70% riguarda il capoluogo. In coda ci sarebbero ancora 155 interventi. Sono 387 quelli sugli alberi pericolanti, 171 quelli su dissesti e verifiche, 51 quelli sull’acqua. Nel frattempo però continuano le critiche da parte dell’opposizione alla giunta di Beppe Sala sulla gestione dell’emergenza e, soprattutto, sulla mancata di manutenzione delle aree verdi in questi anni. Ieri il sindaco si è detto favorevole allo stato di emergenza. «Ho anche scritto al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che Milano lo richiede, poi le forme che metterà in atto lo Stato in termini di raccolta fondi le lascio a loro». Non solo. Ci sarà un tavolo composto da maggioranza e opposizione sul verde cittadino, come chiesto da Riccardo Truppo, capogruppo di Fdi, «per mappare la salute delle nostre piante e capire come mai siano caduti alberi e rami provocando danni per centinaia di milioni euro».Nel capoluogo lombardo rischia di esplodere un nuovo problema, legato ai parchi chiusi ormai da giorni. Nessuno è ancora entrato a fare una stima dei danni. L’assessore all’Ambiente, Elena Maria Grandi, ha promesso la riapertura entro due settimane. Ma appare davvero difficile che i giardini pubblici possano essere pronti in così poco tempo. «In questi giorni gli immigrati entrano ed escono indisturbati dal parco. Fanno quello che vogliono, perché non c’è nessuno. È tempo di riprogettare tutto il panorama verde che non c’è più, serve un lavoro di totale riqualificazione», spiega Enrico Pluda, presidente dell’associazione Agiamo, che altro non è che l’acronimo di Amici Giardini Montanelli. Fondata da privati cittadini il 19 luglio 2016, da ormai 7 anni l’organizzazione si prende cura dei primi giardini pubblici di Milano, la cui inaugurazione risale al 1784. «Solo chi non conosce la storia dei Giardini pensa che non siano mai successe profonde trasformazioni, invece pesanti interventi paesaggistici, geografici e botanici sono avvenuti già almeno altre cinque volte in 240 anni, di cui una proprio dopo un cataclisma come quello dell’altro giorno, nel 1872, e l’ultima all’inizio degli anni Novanta, con l’eliminazione dello zoo». Per Pluda, non può bastare piantare dei nuovi alberi. «Il Comune non ha fatto abbastanza per la cura degli alberi», continua. «In tutti i giardini non esiste un irrigatore. Da quello che vedo, molti degli alberi che sono caduti alla base avevano un pane radicale piccolo, quelli che si sono spezzati erano malati, marci». Il regolamento comunale parla chiaro. «La potatura va considerata un intervento che riveste carattere di straordinarietà», regola che potrebbe aver indebolito le piante, spazzate via in dieci minuti da un vento che soffiava a 100 chilometri orari.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.