2023-11-29
La Meloni rassicura sulle pensioni. Ma non ferma lo sciopero dei medici
Il premier incontra le sigle e conferma che la riforma della previdenza cambierà: assegni di vecchiaia senza penalizzazioni per tutti, non solo per i sanitari. Però le proteste continueranno. Vicino il maxiemendamento.Il governo rivedrà la norma che nella manovra taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di diverse categorie di dipendenti pubblici. È la novità emersa ieri dall’incontro a Palazzo Chigi tra governo e sindacati che avevano contestato l’articolo 33 della legge di bilancio. Ma le distanze con la Cgil di Maurizio Landini e la Uil di Pierpaolo Bombardieri restano. Sullo sfondo, arriva intanto il via libera dell’Europa alla quarta rata del Pnrr. Secondo quanto spiegato dal premier Giorgia Meloni nel corso della riunione, si ragiona sul seguente schema: pensioni di vecchiaia senza penalizzazioni «per tutti, non solo per il comparto sanità». E per medici, infermieri e il comparto sanitario «un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia» che però, ha aggiunto il presidente del Consiglio, si sta ancora «valutando». L’esecutivo, ha garantito la Meloni, è al lavoro per «risolvere e correggere» l’articolo 33 del ddl di bilancio, ovvero la norma che rivede le aliquote di rendimento per gli assegni di diverse categorie di dipendenti pubblici. L’intervento, che si traduce in tagli consistenti agli assegni delle categorie interessate, ha scatenato l’ira dei medici e ha sollevato dubbi di costituzionalità, oltre a prefigurare il rischio di una fuga dal pubblico. In particolare, per come è scritta allo stato attuale la norma, la pensione verrebbe tagliata a 732.000 lavoratori pubblici in 20 anni, e tra questi 55.600 medici. «Stiamo lavorando per modificare la misura nel migliore dei modi, garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi si ritira con la pensione di vecchiaia e garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi raggiunge al 31/12/2023 i requisiti attualmente previsti», ha detto la Meloni ai sindacati. «Questo per tutti, non solo per il comparto sanità dove si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia. Faremo del nostro meglio per risolvere e correggere», ha aggiunto. Nelle oltre tre ore di vertice - presenti anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Marina Calderone e Raffaele Fitto - il premier ha poi affrontato il tema del taglio del cuneo fiscale. «Sarebbe bello renderlo strutturale, ma diventa difficile in questo preciso contesto quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni», ha detto la Meloni ai sindacati. Mettendo poi l’accento sulla detassazione degli aumenti contrattuali e spiegando che la misura «sarebbe stata sostituiva del cuneo perché il costo si aggirava sui 10-11 miliardi di euro e quindi abbiamo dovuto fare una scelta». È stato inoltre ribadito l’impegno del governo nella lotta contro la precarietà. «Tutte le misure adottate sono state concentrate sui contratti a tempo indeterminato. Nell’ultimo anno abbiamo avuto oltre 500.000 nuovi posti di lavoro e 443.000 di questi sono contratti a tempo indeterminato. Questo è il risultato del lavoro fatto in questo anno».Per i sindacati però, pur con alcune sfumature, non basta. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini «sono confermate le ragioni di quello sciopero perché al di là dell’ascolto e del confronto, il governo a ora non ha cambiato nulla della manovra di bilancio e rispetto all’articolo 33, dove noi abbiamo chiesto il ritiro, il governo si è limitato a dire che stanno ragionando e valutando delle modifiche ma non il fatto che interverranno in quella direzione». Anche il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri sottolinea che «si riconferma ancora una volta l’insensibilità alle tante richieste che vengono dalle piazze». «Attendiamo di leggere i testi con le misure annunciate, ma lo sciopero dei medici del 5 dicembre resta confermato», ha annunciato il sindacato medici ospedalieri Anaao Assomed. Mentre il leader della Cisl, Luigi Sbarra, specifica: «Abbiamo chiesto al governo di cambiare e migliorare le parti deboli della legge di bilancio, in modo particolare sulle pensioni e di dare maggiori sostegni alla sanità. Abbiamo chiesto di ritirare l’articolo 33 della manovra, sulle pensioni, su questo punto il governo si è impegnato, ci ha assicurato che interverranno dei cambiamenti e dei miglioramenti della norma». Stando a quanto anticipato dal ministro dell’Economia Giorgetti ai rappresentanti delle aziende in occasione del vertice con l’esecutivo della settimana scorsa, le modifiche entreranno in un maxiemendamento del governo al provvedimento, atteso, a questo punto, a stretto giro, dopo il secondo tempo dei colloqui. Nel frattempo, sempre ieri la Commissione ha approvato una valutazione preliminare positiva della quarta richiesta di pagamento dell’Italia per 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti nell’ambito del Recovery plan. «Il pagamento è previsto entro la fine di quest’anno. L’Italia avrà ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi, quindi più della metà del Pnrr. L’Italia sarà anche l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver ricevuto il pagamento della quarta rata», ha commentato la Meloni in un video.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.