2020-10-14
Mandato di cattura internazionale. Arrestata a Milano la dama di Becciu
Cecilia Marogna e Angelo Becciu (Ansa)
La Gdf ha fermato Cecilia Marogna, al centro di giri di denaro sospetti in Vaticano.Cecilia Marogna è stata arrestata ieri sera. La trentanovenne manager cagliaritana, le cui generalità e ruolo nell'inchiesta vaticana sui fondi sospetti erano stati svelati proprio dalla Verità pochi giorni fa, è stata oggetto di mandato di cattura internazionale a Milano, tramite l'Interpol. La donna divenuta nota come la «dama del cardinale» Angelo Becciu, ha svolto attività di consulenza remunerata per l'ex numero tre del Vaticano, ma secondo gli inquirenti vaticani avrebbe avuto un ruolo nelle presunte malversazioni sulle operazioni finanziarie e immobiliari tra Roma e Londra. La donna è stata bloccata ieri a Milano dalla Guardia di finanza: nei suoi confronti gli inquirenti vaticani hanno emesso un mandato di cattura internazionale, attivando l'Interpol. Come anticipato da questo giornale, a destare sospetti sulla Marogna sono stati bonifici ricevuti dalla Santa Sede per operazioni segrete umanitarie in Asia e Africa, finite anche in acquisti - ammessi in un'intervista concessa alla Verità - di borsette, cosmetici e altri beni per uso personale che la donna aveva comunque giustificato legandole alla sua attività diplomatica. Il nostro giornale aveva anche rivelato una lettera firmata da Becciu che la accreditava come persona di sua fiducia, e avrebbe ricevuto il denaro in diverse tranche tra il dicembre 2018 e il luglio 2019 sul conto corrente della Logsic d.o.o., la società con sede a Lubiana, di cui è amministratrice. Versamenti tutti con causale «contributo per missione umanitaria». Peraltro, la stessa Logsic si sarebbe rivelata una società «fantasma». Il nostro quotidiano, con Giacomo Amadori, ha rivelato anche l'esistenza di un'altra azienda bizzarra, con sede a Londra, utilizzata da Becciu e Marogna per presunte operazioni di intelligence. L'arresto è un'altra clamorosa bomba nella intricatissima vicenda delle finanze vaticane, che era divampata con il siluramento di Becciu, lo scorso primo ottobre: al cardinale sono stati tolti dal Papa i diritti connessi alla porpora con una decisione clamorosa e quasi senza precedenti. Poco dopo, lo stesso Becciu è stato ricevuto dallo stesso pontefice. E proprio ieri Francesco ha tenuto una importante riunione in streaming, collegandosi con i membri del cosiddetto C6, il gruppo ristretto di cardinali con cui il Papa ha scelto di impostare le sue riforme in ambito economico dei beni della Santa sede. L'incontro si è svolto dalle ore 16, in forma telematica a causa della situazione sanitaria globale. Papa Francesco ha partecipato collegandosi da Casa Santa Marta. Nel suo intervento il Papa ha sottolineato come «la riforma sia già in atto, anche sotto alcuni aspetti amministrativi ed economici». In effetti durante i mesi estivi il Consiglio ha avuto modo di lavorare via internet sul testo della nuova Costituzione apostolica la cui bozza aggiornata è stata presentata al Pontefice. L'incontro era stato convocato per riepilogare il lavoro fatto e studiare come sostenere l'attuazione della nuova Costituzione. Il prossimo passo si terrà a dicembre sempre via Internet. Erano collegati i cardinali Oscar Rodriguez Maradiaga, Reinhard Marx, Sean Patrick O'Malley, Oswald Gracias, mentre dal Vaticano si sono connessi il Segretario di Stato Pietro Parolin e Giuseppe Bertello, più il segretario del Consiglio, monsignor Marcello Semeraro, e l'aggiunto monsignor Marco Mellino. Poche ore dopo, il clamoroso arresto della Marogna.