2020-07-17
L’ultima sparata dei grilllini «Abbasseremo i pedaggi». Ma non è mica così facile...
Luigi di Maio e Alessandro Di Battista (Ansa)
Luigi Di Maio supera Giuseppi: «Gli italiani pagheranno meno». È la solita annuncite. Prima di tagliare, tuttavia, c'è da fare i conti con le spese e con lo statuto di Cdp.Il nodo Autostrade fa esplodere i dissidi in maggioranza, Giuseppe Conte pensa a un giro di valzer per sistemare le cose.Lo speciale contiene due articoli.«Non è che uno può dire entra lo Stato e poi è lo Stato ad applicare le medesime logiche di business di un privato, altrimenti diventa una presa in giro e gli italiani non sono stupidi» quindi «la prima cosa da fare ora è abbassare i pedaggi, permettere agli autotrasportatori per lavoro, ma anche a chi si muove per ragioni turistiche, di pagare meno e in modo proporzionale ai servizi che vengono offerti», ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nell'intervista pubblicata ieri sulle pagine del Corriere della Sera. Eccola l'ultima roboante promessa agli italiani: tolto il «grumo» degli interessi privati, sotto lo Stato - pardon, sotto Cassa depositi e prestiti - si spenderà di meno al casello e le autostrade saranno più sicure. Una battaglia attizza popolo di sicuro effetto che però rischia di trasformarsi nella prossima, grande, retromarcia degli alleati di governo. Anzi, il nodo delle nuove Autostrade saranno proprio le tariffe. Tagliarle è facile da dire, ma assai complicato. Perché saranno anche gli introiti realizzabili da qui alla fine della concessione, nel 2038, a definire il valore di Autostrade e quindi fissare il prezzo di sottoscrizione da parte di Cdp dell'aumento di capitale riservato. Bisognerà poi finanziare le spese di manutenzione, investire in nuove opere e remunerare il capitale. Non si tratta di dettagli, ma di elementi cruciali anche per creare la cornice per l'ingresso di investitori istituzionali. Senza dimenticare l'impatto della valutazione di Aspi, sommato al decremento delle tariffe, sugli equilibri dell'alleanza di Autostrade con gli spagnoli di Abertis. Il mercato ha le sue regole che l'«annuncite» di Pd e 5 stelle ogni tanto fa dimenticare.Sono ancora troppi i tasselli del puzzle da incastrare per promettere se, quanto e come verranno abbassati pedaggi. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto a Aspi la presentazione entro il 23 luglio del piano economico finanziario nel quale siano riportati puntualmente tutti gli elementi anticipati dal concessionario nella proposta transattiva sottoposta alla valutazione del consiglio dei ministri del 14 luglio. L'iter per la definizione formale della transazione è solo all'inizio, per ora c'è solo la disponibilità di Autostrade a rivedere il testo di Convenzione e gli impegni economici recependo le indicazioni del governo «su alcuni punti specifici e qualificanti», come scrive la nota del Mit di ieri. Ovvero «la volontà di effettuare interventi compensativi senza effetto sulla tariffa per un importo di 3,4 miliardi e di aggiornare il Piano economico finanziario, assumendo un programma di investimenti sulla rete autostradale pari a 13,2 miliardi, incrementabili fino a 14,5 miliardi, nonché una consistente riduzione della tariffa». Solo dopo aver ricevuto il piano, insomma, il ministero potrà valutarne «la rispondenza alle condizioni definite e accettate da Aspi», conclude la nota. Va poi ricordato che Cdp è controllata dal Mef ma ha regole non derogabili, uno Statuto, un cda che dovrà approvare l'operazione. Oltre alla natura dei soldi che saranno investiti (risparmio postale remunerato e non soldi pubblici in modalità solo andata), il via libera della Cassa all'operazione va inquadrato in una logica industriale e nell'obiettivo di garantire lo sviluppo delle infrastrutture nel Paese. Un altro bagno di realtà potrebbe, inoltre, arrivare dall'Antitrust che lo scorso 10 giugno ha avviato un'istruttoria nei confronti di Autostrade per l'Italia per carenze informative e mancato adeguamento pedaggio in alcuni tratti della rete. Proprio l'adeguamento delle tariffe al nuovo regime previsto dall'Autorità per i trasporti, «più vantaggioso per i cittadini», è una delle condizioni dell'intesa con il governo per scongiurare la revoca della concessione. Il procedimento, si legge nei documenti del Garante, è volto ad accertare la sussistenza di presunte pratiche scorrette, consistenti nelle modalità informative riguardanti le procedure di rimborso attivabili in caso di peggioramento del servizio per riduzioni delle corsie di marcia o per specifiche limitazioni alla viabilità.Nel frattempo, in Piazza Affari Atlantia ha ripreso fiato dopo la corsa di mercoledì: le azioni della holding hanno infatti chiuso la seduta di ieri in calo del 5,2% a 13,73 euro. Gli analisti fanno i conti su quanto valga società: Fidentiis abbassa la propria stima da 15,4 euro per azione, che si basava su un valore di capitale per Aspi di 9,1 miliardi, a 12,1 o 14,2 euro rispettivamente nella peggiore e nella migliore ipotesi. In attesa che la società comunichi la Rab (il nuovo modello tariffario) , gli esperti di Equita valutano Atlantia 15 euro per azione assumendo un valore implicito di Aspi di 5,8-6 miliardi. E sul titolo restano accesi i riflettori della Consob: «Monitoriamo i mercati con particolare attenzione quando abbiamo dei picchi», ha detto ieri il commissario Carmine Di Noia. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/lultima-sparata-dei-grilllini-abbasseremo-i-pedaggi-ma-non-e-mica-cosi-facile-2646419864.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="idea-rimpasto-azzolina-e-lamorgese-rischiano" data-post-id="2646419864" data-published-at="1594925756" data-use-pagination="False"> Idea rimpasto. Azzolina e Lamorgese rischiano
Kim Jong-un (Getty Images)
iStock
È stato pubblicato sul portale governativo InPA il quarto Maxi Avviso ASMEL, aperto da oggi fino al 30 settembre. L’iniziativa, promossa dall’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali (ASMEL), punta a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali, rivolti a laureati, diplomati e operai specializzati. Potranno candidarsi tutti gli interessati accedendo al sito www.asmelab.it.
I 4.678 Comuni soci ASMEL potranno attingere a queste graduatorie per le proprie assunzioni. La procedura, introdotta nel 2021 con il Decreto Reclutamento e subito adottata dagli enti ASMEL, ha già permesso l’assunzione di 1.000 figure professionali, con altre 500 selezioni attualmente in corso. I candidati affrontano una selezione nazionale online: chi supera le prove viene inserito negli Elenchi Idonei, da cui i Comuni possono attingere in qualsiasi momento attraverso procedure snelle, i cosiddetti interpelli.
Un aspetto centrale è la territorialità. Gli iscritti possono scegliere di lavorare nei Comuni del proprio territorio, coniugando esigenze professionali e familiari. Per gli enti locali questo significa personale radicato, motivato e capace di rafforzare il rapporto tra amministrazione e comunità.
Il segretario generale di ASMEL, Francesco Pinto, sottolinea i vantaggi della procedura: «L’esperienza maturata dimostra che questa modalità assicura ai Comuni soci un processo selettivo della durata di sole quattro settimane, grazie a una digitalizzazione sempre più spinta. Inoltre, consente ai funzionari comunali di lavorare vicino alle proprie comunità, garantendo continuità, fidelizzazione e servizi migliori. I dati confermano che chi viene assunto tramite ASMEL ha un tasso di dimissioni significativamente più basso rispetto ai concorsi tradizionali, a dimostrazione di una maggiore stabilità e soddisfazione».
Continua a leggereRiduci
Roberto Occhiuto (Imagoeconomica)