2023-09-12
Su RaiUno il documentario su Lucio Battisti
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È un giorno come un altro, quello voluto dalla Rai, un giorno scelto fra tanti tutti uguali, per mandare in onda Lucio per amico – Ricordando Battisti. Il documentario, cui la famiglia del cantautore, per coerenza e ferma volontà di privacy, non ha prestato alcun contributo, verrà trasmesso su RaiUno nella prima serata di mercoledì 13 settembre.Il giorno scelto non è quello dell’anniversario della morte. Non è neppure quello che avrebbe portato l’uomo a compiere gli ottant’anni. È un giorno come un altro, quello voluto dalla Rai, un giorno scelto fra tanti tutti uguali, per mandare in onda Lucio per amico – Ricordando Battisti. Il documentario, cui la famiglia del cantautore, per coerenza e ferma volontà di privacy, non ha prestato alcun contributo, verrà trasmesso su RaiUno nella prima serata di mercoledì 13 settembre. Allora, le celebrazioni organizzate per i primi venticinque anni dalla scomparsa di Battisti saranno scemate, la vita sarà tornata a scorrere e, nelle pieghe del ricordo, potrà inserirsi Lucio per amico: nato non per arruffianarsi il pubblico nel momento in cui la memoria si riversi fatalmente nel presente, ma per raccontare un uomo, un mito, un cantautore che ha saputo scrivere la storia della musica italiana. Lucio per amico – Ricordando Battisti è il progetto del cuore di una regista, Maite Carpio, sinceramente appassionata del Battisti cantante. «Quando ho iniziato questo lavoro, mi sono chiesta cosa avrei potuto raccontare di nuovo che non si conoscesse già», ha spiegato all’Ansa la Carpio, spiegando come la risposta alla domanda non sia arrivata con facilità. «È stata una sfida», ha detto, «Abbiamo fatto un grandissimo lavoro sugli archivi, anche internazionali, per recuperare materiale inedito, come alcune sue apparizioni in Spagna e in Germania o alcuni filmati in Super8 del suo primo tour con Roberto Matano. Da documentarista, il valore aggiunto è stato racchiudere in un solo prodotto ciò che è sparso in tanti piccoli contributi». Lucio per amico – Ricordando Battisti non sarà, dunque, originale in senso assoluto. Sarà, però, completo: una ricostruzione minuziosa del Battisti uomo e artisti, di una compenetrazione di piani che ha portato all’esistenza di un «mistero» atipico. Battisti, di cui la famiglia ancora rispetta la decisione presa un tempo, avrebbe potuto monopolizzare le scene, dentro e fuori la musica. Eppure, un bel giorno, ha deciso di non appartenere a queste scene, non più del dovuto. Lucio Battisti ha rifiutato la visibilità, ha rifiutato di essere oltre il suo lavoro e il suo talento, ha stabilito sul palco un confine netto. Ha scelto il privato, una dimensione all’interno della quale nessun riflettore sarebbe potuto penetrare. Perché lo abbia fatto, la Carpio ha provato a spiegarlo attraverso le testimonianze di chi Battisti lo abbia conosciuto e vissuto, Pietruccio Montalbetti, Roby Matano, Gianni Dall'Aglio, Mario Lavezzi, Franco Daldello, Mara Maionchi, Caterina Caselli, Adriano Pappalardo, Franco Mussida, Tony Cicco, poi Mogol, l’altro lato di una medaglia che per un attimo è apparsa eterna. «Il loro è stato un grandissimo incontro, magico e unico nella storia della musica. Forse solo John Lennon e Paul McCartney possono essere comparati a loro: non c'è Battisti senza Mogol e viceversa», ha dichiarato ancora la regista, che la propria narrazione ha deciso di cadenzare con le performance di artisti contemporanei, perché – ha spiegato – «le sue canzoni sono ancora di grandissima attualità e per tutte le generazioni a seguire Battisti è stato un punto di partenza imprescindibile. Tutti sanno di doversi misurare con quello che ha fatto lui, sia per la parte interpretativa che per quella compositiva. Ha lasciato un'eredità incredibile».
Cristian Murianni-Davide Croatto-Andrea Carulli