2024-10-20
Londra manda i migranti a Sant’Elena
Keir Starmer ha appena espulso 44 africani e ha stipulato un accordo con l’isola per i trattenimenti. Olaf Scholz riconsegna persino gli afgani nelle mani dei talebani.L’immigrazione di massa è uno dei problemi decisivi dell’Europa di oggi, che cerca disperatamente soluzioni a un problema che per troppo tempo ha ignorato. Abbiamo visto in questi giorni le difficoltà incontrate dall’Italia, meta privilegiata dai migranti che percorrono la rotta mediterranea, circa la sua «soluzione albanese». Eppure, quello che la stampa di sinistra definisce un «piano inumano», in realtà, all’estero è stato persino preso a modello. Basti pensare a Keir Starmer, che circa un mese fa ha fatto tappa a Roma per visitare il nostro presidente del Consiglio. In quell’occasione, il Telegraph titolò: «Starmer spera di imparare dal successo dell’Italia nell’affrontare la crisi migratoria».Proprio in queste ore, un numero record di nigeriani e ghanesi (44) è stato espulso dalla Gran Bretagna verso i loro Paesi d’origine con un unico volo. Lo ha confermato il ministero dell’Interno, secondo quanto ha scritto il Guardian. Nei voli precedenti il numero si attestava da 4 a 21. Da quando i laburisti sono saliti al potere a luglio, 3.600 persone sono state rimpatriate in vari Paesi, tra cui circa 200 in Brasile e 46 su un volo per il Vietnam e Timor Est. Ci sono anche voli di espulsione regolari verso Albania, Lituania e Romania.La notizia arriva nelle ore in cui, come dicevamo, Londra si guarda attorno per cercare soluzioni più efficaci. Tramontato il Piano Ruanda, più per cattiva fama mediatica che per altro, Londra ha ora virato su un progetto molto simile. Nel mirino è finita in particolare la rotta asiatica, con i migranti che affluiscono sulle isole Chagos a bordo di piccole imbarcazioni. Si tratta di un arcipelago situato nell’Oceano Indiano che appartiene ai territori d’oltremare del Regno Unito, ma che di recente è stato ceduto alle Mauritius nell’ambito di un accordo che riguarda anche la base militare americana di Diego Garcia. Ebbene, l’esecutivo laburista ha da poco siglato un accordo che prevede il trasferimento di questi migranti sull’isola di Sant’Elena: altro possedimento britannico che si trova nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, a 5.000 chilometri dalla madrepatria, divenuto famoso come ultimo luogo d’esilio di Napoleone Bonaparte. In base all’accordo, il governo di Sant’Elena riceverà 6,65 milioni di sterline - pari a circa 8 milioni di euro - per ospitare tutti i migranti che arriveranno sulle isole Chagos. Nonostante alcune proteste, Julie Thomas, primo ministro di Sant’Elena, ha affermato che quest’intesa «rappresenta un’occasione unica» per l’isola di assistere il Regno Unito: «Siamo lieti di poter lavorare in stretta collaborazione con il governo britannico per raggiungere una soluzione che ci porterà reciproci vantaggi». L’accordo, che avrà la durata di 18 mesi, prevede quindi che Mauritius si assumerà la responsabilità di tutti i migranti che giungeranno sulle isole Chagos, in attesa di essere trasferiti a Sant’Elena.Detto del Regno Unito, anche nel resto d’Europa si è deciso di abbandonare la linea morbida. Paesi Bassi e Ungheria hanno già inoltrato a Bruxelles la loro richiesta di derogare alle regole Ue in materia di asilo, per procedere più speditamente su respingimenti e rimpatri. Discorso simile anche per la Svezia: di recente, infatti, il governo di Stoccolma ha fatto sapere che darà 30.000 euro a ogni immigrato che sceglierà la via del rimpatrio volontario. Senza dimenticarci della Germania: dopo l’efferato attentato di Solingen, Berlino ha espulso 28 afgani caricandoli su un aereo (con buona pace della discussione sui «Paesi sicuri»). In seguito, l’esecutivo socialdemocratico di Olaf Scholz ha anche intensificato i controlli alle frontiere. Ma non è finita qui: una dozzina di giorni fa, il ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, ha annunciato che presto partiranno altri voli verso l’Afghanistan e la Turchia. Vedremo se anche lì qualche giudice si metterà di traverso.