2023-06-10
L'ombra dell'Iran si allunga sul Sahel
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Il ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani (Getty Images)
L’Iran potrebbe presto fornire armamenti al Mali e punta a rafforzare i propri legami commerciali col Burkina Faso: questo vuol dire che la preoccupante influenza russa sul Sahel si sta consolidando. Secondo quanto riferito dal Jerusalem Post il 31 maggio, «il ministro della Difesa del Mali è stato in Iran questa settimana per incontri che potrebbero vedere l'Iran inviare armi al Mali in Nord Africa». «Il ministro della Difesa maliano, il colonnello Sadio Camara, ha avuto incontri con il ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani», ha proseguito la testata giornalistica. Non solo. Secondo l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, «il ministro della difesa dell'Iran ha espresso la disponibilità del Paese a fornire al Mali equipaggiamento militare ed esperienza nella lotta al terrorismo». Inoltre, Ashtiani avrebbe offerto a Bamako dell’assistenza anche sul fronte dell’addestramento, accusando infine l’Occidente di creare instabilità e di essere mosso da logiche colonialiste.Una retorica, questa, non certo distante da quella della Russia. Non dimentichiamo che, soprattutto nel corso degli ultimi due anni, Mosca ha rafforzato la propria longa manus sul Sahel. La Russia, attraverso il Wagner Group, utilizza la parte orientale della Libia come trampolino di lancio verso la regione. Bamako è ormai sempre più inserita nell’orbita del Cremlino, mentre - a maggio scorso - il presidente ad interim del Burkina Faso, Ibrahim Traore, ha definito la Russia un «alleato strategico». Non solo. Il Wagner Group intrattiene solidi legami anche con i paramilitari delle Rsf in Sudan: paramilitari a cui, secondo Cnn, avrebbe fornito armamenti grazie anche all’aiuto del generale della Cirenaica, Khalifa Haftar. Infine, documenti dell’intelligence statunitense recentemente rivelati dal Washington Post hanno indicato che i mercenari russi starebbero svolgendo delle attività di addestramento di ribelli per rovesciare il governo del Ciad. Da questo punto di vista, non va trascurato come l’Iran rappresenti uno dei principali alleati mediorientali di Mosca: non solo sta rifornendo i russi di droni militari contro Kiev, ma - a luglio dell’anno scorso - ha siglato con Gazprom un accordo energetico da 40 miliardi di dollari. È quindi verosimile che l’incremento dell'influenza iraniana sul Mali stia avvenendo sulla scia della politica, condotta in loco dal Cremlino. Era d’altronde maggio scorso, quando il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha avuto un incontro con il ministro del Commercio del Burkina Faso, Serj Puda. Un colloquio in cui, secondo una nota ufficiale della Repubblica islamica, è stata sottolineata «la necessità di sfruttare le opportunità per rafforzare la cooperazione bilaterale».Insomma, Iran e Russia continuano a consolidare la propria preoccupante influenza sul Sahel. Il fianco meridionale della Nato dovrebbe urgentemente attivarsi, per contrastarla. Prima che sia troppo tardi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.