2020-12-07
Roberto Calderoli: «Dpcm incostituzionali, parli la Corte»
Il vicepresidente del Senato: «Le violazioni della libertà per decreto sono contro la nostra carta fondamentale. Faremo ricorso alla Consulta. E perché, mentre in aula votiamo le restrizioni, non ci danno i verbali del Cts?».Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato, conserva il solito piglio battagliero, da veterano d'Aula.Ci crede al monito del Colle? O i giallorossi dicono sì alla riforma del Mes, o si va alle elezioni?«Non sono affermazioni di Sergio Mattarella, bensì osservazioni riportate dai quirinalisti».Sono i giornalisti a usare Mattarella, per mostrare l'abisso ai grillini e indurli a rientrare nei ranghi?«Io la vedo così. Tentano di riattivare quell'istinto di sopravvivenza che finora ha tenuto in piedi questo governo».Dopodomani, ci sarà o no una Caporetto in Parlamento per la maggioranza?«Temo che riusciranno a metteranno insieme una maggioranza semplice, il tanto che basta per scamparla». Alcuni 5 stelle, nel fine settimana, hanno ribadito sui social che voteranno contro il Mes. Che si aspetta da Forza Italia?«Voterà con il centrodestra. Ma può darsi che qualcuno sia assente».Assenze strategiche?«Esatto».E la vostra coalizione come uscirà da questa fase?«Ci sono stati attriti sulla questione Mediaset-Vivendi. Poi è arrivata la proposta di federazione avanzata da Matteo Salvini, che Giorgia Meloni ha rilanciato parlando di confederazione. Un passo del genere richiede tempo, ma mi sembra che intanto il clima sia tornato sereno».Concordia ritrovata?«Le risoluzioni che presentiamo sono comuni, i voti sono sempre convergenti».Grazie alla marcia indietro di Fi sul salva Stati?«Non parlerei di una marcia indietro. Quello che andiamo a votare in Aula non c'entra niente con il ricorso al Mes sanitario».Non vede contraddizione nel richiedere l'accesso al prestito per la sanità, bocciando al contempo il nuovo Mes?«Diciamo che la distinzione che sta facendo Forza Italia posso capirla».Come si muoverà il centrodestra, per evitare di perdere la casella del Quirinale?«Be', cominciamo con il dire che, se davvero mercoledì Giuseppe Conte va sotto e i quirinalisti hanno ragione, le carte in tavola cambieranno completamente».E se non succede?«Già è assurdo che a scegliere il presidente della Repubblica sia un Parlamento delegittimato, sia da una serie di voti popolari, che hanno premiato il centrodestra, sia dal continuo balletto sulle cifre: siamo arrivati alla vigilia di un appuntamento fondamentale e la maggioranza non sa se avrà i numeri».Quindi?«Mi faccio il segno della croce a pensare che questi vogliano eleggere il presidente della Repubblica».Giancarlo Giorgetti aveva proposto un Mattarella bis a tempo, un po' come il secondo mandato di Giorgio Napolitano. «Sarebbe una soluzione non traumatica, ma solo nella prospettiva di un Parlamento che arriva a fine legislatura».Che possibilità ci sono di fermare i nuovi decreti Sicurezza?«Intanto bisogna vedere se ci si arriverà, a votarli».Che intende?«In Senato il voto dovrebbe essere previsto per le 19.30 di dopodomani. Ci sarà ancora un governo in quel momento? O Conte sarà già dovuto salire al Colle per aprire la crisi politica?».Se le cose filassero lisce per la maggioranza, invece?«Comunque, il Senato dovrebbe prima licenziare i quattro decreti Ristori, che per via emendativa sono stati fatti diventare uno solo. Ma in commissione ancora non hanno iniziato a votare nulla».E allora?«Questo guazzabuglio mi fa pensare che l'iter, per i nuovi decreti Sicurezza, non sia così scontato. Noi, comunque, ciò che è umanamente - e anche non umanamente - possibile per fermarli, lo faremo. A questo proposito, devo complimentarmi con i miei colleghi della Camera».Per l'ostruzionismo?«Sono stati bravissimi a far slittare tutto a questa settimana».Nel frattempo, mentre il ministro Luciana Lamorgese annuncia 70.000 agenti per controllare gli italiani durante le festività, i dati del Viminale certificano che nel 2020 sono sbarcati più migranti che in entrambi gli anni precedenti...«Quegli agenti, infatti, mi piacerebbe vederli schierati a difesa dei nostri confini, anziché a fare da recinto alle nostre case».A proposito: lei rientra tra le categorie più fragili dal punto di vista sanitario.«Purtroppo sì».A Natale come si regolerà?«Non cambierà molto. Il Natale l'ho sempre trascorso in casa».In quanti sarete?«Quest'anno potremmo essere in cinque. Ma è molto probabile che ci ritroveremo solo io, mia moglie e mio figlio. E va benissimo così: non stiamo mai insieme...».Si vaccinerà contro il Covid?«Se potessi accedere anche solo a una fase preliminare e sperimentale, mi metterei in prima fila già adesso».Intanto, chi meglio di lei può spiegare a Nicola Morra che i malati oncologici sono in grado di continuare a lavorare e a svolgere un ruolo importante nella società?«Io sono sempre disposto a passare sopra agli errori, se uno li riconosce. Ma sbagliare è umano, perseverare è diabolico».E Morra persevera.«Ha una serie di recidive impressionanti. Farebbe meglio a stare zitto per un bel po'. Per non parlare degli altri grillini, che anziché esprimere solidarietà alla povera Santelli, esprimono solidarietà a lui».Rivedremo droni ed elicotteri a presidio del confinamento degli italiani? Non possiamo fare niente per riprenderci le libertà violate?«Le libertà costituzionali possono essere compresse solo con una norma di rango costituzionale. Conte invece le ha limitate con un atto amministrativo, cioè una norma di rango secondario, contro la quale esistono solo i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. È comunque qualcosa di totalmente incostituzionale e cercheremo di portare la questione alla Consulta».Ovvero?«Ha allungato da 30 a 50 giorni gli effetti del decreto. Significa che ci aspetta una sfilza di dpcm che dureranno 50 giorni?».Il Censis, comunque, assicura che la stragrande maggioranza degli italiani è favorevole alle restrizioni. Anzi, le vorrebbe inasprire.«Sono certo che gli italiani siano d'accordo, in linea di principio, con l'idea che si debba adottare una qualche misura di contenimento. Ma non ci credo affatto che condividono nel merito queste ultime restrizioni».Possiamo chiedere a Calderoli, come senatore leghista, di impegnarsi a incalzare il ministro Roberto Speranza sulla questione del report Oms fatto sparire da Ranieri Guerra?«Certo, questo impegno lo posso prendere. Ma intanto la Lega sta conducendo, tramite atti di sindacato ispettivo, un'altra battaglia per la trasparenza».Quale?«Quella sui verbali del Cts. Che, quando va bene, vengono resi disponibili 45 giorni dopo. E nemmeno tutti».Siamo ancora a questo punto?«Perciò io voglio capire sulla base di che dati e pareri vengono prese certe decisioni. E se non rispondono, le garantisco che anche su questo li porto - come Lega, li portiamo - in Corte costituzionale».In particolare, cosa contesta?«A parte che non tutte le carte vengono diffuse. Ma le altre escono, appunto, dopo 45 giorni. Quindi, quando il dpcm varato su quella base è già scaduto».In sostanza, prima di esprimervi in Aula vorreste poter «vedere cammello».«Non che il Parlamento sia mai stato molto coinvolto. Finora si sono limitati alle informative, o a dei voti su indicazioni generiche. Votiamo risoluzioni sul nulla. E poi ci ritroviamo direttamente il decreto bell'e fatto».Un esempio concreto?«L'ultima volta, quando è venuto Speranza. La risoluzione di maggioranza chiedeva di esprimersi “sulla base delle indicazioni del ministro". Che però non ha detto un ca...».Dopo quasi un anno dallo scoppio della pandemia, continua a mancare la necessaria trasparenza?«Guardi, giusto qualche giorno fa, in audizione, ho fatto una domanda a Giovanni Toti, in quanto vicepresidente della Conferenza delle Regioni».A proposito di cosa?«In Sicilia, il Tar ha dato torto al ricorrente che agiva in giudizio contro alcune misure del dpcm, ma gli ha dato ragione su un punto, intimando al ministero della Sanità di trasmettere il contenuto dei verbali del Cts».Ebbene?«Toti mi ha risposto: approfondirò, ma non mi risulta che il ministero li abbia trasmessi».Cosa ne deduce?«Che neanche una decisione del Tar basta per far tirare fuori le carte a questo governo».Perché, a suo avviso?«Ah, non saprei: hanno qualcosa da nascondere? Se non vogliono pubblicare i documenti, per lo meno rendano edotto il Parlamento. O c'è il segreto di Stato?».
Un frame del video dell'aggressione a Costanza Tosi (nel riquadro) nella macelleria islamica di Roubaix
Scontri fra pro-Pal e Polizia a Torino. Nel riquadro, Walter Mazzetti (Ansa)
Mohamed Shahin (Ansa). Nel riquadro, il vescovo di Pinerolo Derio Olivero (Imagoeconomica)