2019-07-05
L’Inps incassa 1,1 miliardi di contributi evasi
Nel 2018 scovate 14.000 imprese irregolari per 5.100 lavoratori in nero. Luigi Di Maio annuncia il mega piano di ingressi: 3.500 persone sono appena state assunte, e a novembre ci sarà il bando di concorso per altri 2.000 posti. Reddito di cittadinanza a un milione di italiani.Due notizie dall'Inps: riparte la macchina delle assunzioni e viene accelerato il meccanismo di accertamento dei contributi non versati. Sul versante delle assunzioni, ieri Luigi Di Maio, prima con un tweet e poi in un evento diretta Facebook insieme al presidente Pasquale Tridico, ha reso nota una cifra molto superiore al previsto: erano state annunciate circa 3.000-3.500 assunzioni, ma il ministro del Lavoro e vicepremier ha dato un numero ancora più rotondo, superiore a 5.000, preannunciando un concorso per altri 2.000 posti, che realisticamente scatteranno l'anno prossimo.quota 100I primi (3.009 più 498, per i feticisti dei dettagli) hanno già firmato in questi giorni, e ieri hanno terminato una specie di mega evento di accoglienza, che di fatto ha aperto il loro percorso formativo. Non sono mancate foto e selfie, con un imponente riverbero sui social network, fino all'inevitabile foto di gruppo con Di Maio, apparso smanioso di intestarsi l'evento, senza esponenti leghisti e con una enorme valorizzazione della figura di Tridico («Il presidente e amico Pasquale, con cui abbiamo scritto insieme decreto Dignità, reddito di cittadinanza e quota 100», ha detto Di Maio).La selezione è avvenuta per concorso: la scrematura si è realizzata a partire da 66.000 domande, passando per la partecipazione alla prova preselettiva alla quale si sono presentati oltre 18.000 candidati, di cui 9.200 sono stati ammessi agli scritti; fra questi, sono arrivati agli orali circa 4.000 candidati, e 3.507 ce l'hanno fatta. I primi 3.009, come detto, sono già stati assunti grazie alle risorse finanziarie straordinarie previste e via via rifinanziate nel 2016, nel 2017, nel 2018, e, da ultimo, nel 2019 con altri 50 milioni stanziati per l'assunzione di personale (oltre 1.000 unità) da assegnare all'Inps per l'operazione reddito di cittadinanza. Entro il 2019, l'Istituto procederà all'assunzione a tempo indeterminato dei rimanenti 498 (che nel frattempo sono stati inseriti a tempo determinato).Questo primo blocco di assunzioni è motivato da carenze di organico che erano state riscontrate nel tempo (tra l'altro l'Inps ha un'età media dei dipendenti piuttosto avanzata). Quanto invece al pacchetto successivo (cioè al concorso per altri 2.000 preannunciato da Di Maio), si tratta di un effetto di quota 100: ci sono dei lavoratori anziani che escono, e che necessariamente liberano spazio per delle assunzioni. Dunque, un effetto positivo di turnover all'insegna del ricambio generazionale sembra davvero realizzarsi: ed è la conferma delle tesi che in particolare Matteo Salvini e la componente leghista avevano sostenuto da tempo. Lo stesso Tridico ha confermato questa versione: «Con l'uscita attraverso quota 100 di circa 1.800 persone che saranno sostituite per legge e con un tasso di sostituzione al 100%, arriveremo entro il 2020 a circa 5.400-5.500 neo assunti».Quanto a Di Maio, mescolando per un verso necessità effettive e per un altro verso (inutile nasconderlo) anche un po' di mire elettoralistiche, sembra determinato a cavalcare anche mediaticamente una ripresa in grande stile di assunzioni nella Pa. Un po' afono («Ho perso la voce al tavolo Alitalia»), si è rivolto ai ragazzi così: «Voi siete il risultato dei fondi stanziati». E ancora, un po' enfaticamente: «Vi affido i cittadini italiani che accederanno al reddito di cittadinanza».Vale la pena di ribadirlo: se (si pensi alla sanità) ci sarà una virtuosa rotazione innescata da quota 100, si tratta di un'ottima notizia. Se invece, in una Pa già ipertrofica, dovesse venir fuori che la «bestia ha ancora fame», sarebbe un fatto meno rassicurante. In questo senso, una battuta di ieri di Tridico è parsa eloquente, quando il presidente Inps ha parlato di «una grande operazione di assunzione, probabilmente la più grande nel pubblico impiego degli ultimi 30 anni». Di Maio ha rincarato: «La più grande assunzione dai tempi della Prima Repubblica».Questa tendenza lascia presagire che anche l'annunciata spending review avrà un orientamento ben preciso: sarà difficile attendersi risparmi sul versante del personale, a questo punto. Più probabili altre tre operazioni: tagli lineari ai ministeri, limature agli acquisti di beni e servizi, e soprattutto un'operazione chirurgica sulle tax expenditures. digitalizzazioneL'altra notizia della giornata riguarda le strategie di contrasto all'evasione contributiva. Nel documento abbinato alla relazione programmatica 2020-2022 presentato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, presieduto da Gugliemo Loy, si mette nero su bianco la cifra di 1,117 miliardi di evasione contributiva accertata a fine 2018. Dal punto di vista dell'accertamento, l'operazione è stata semplificata dalla sempre maggiore digitalizzazione e dall'uso più massiccio e sistematico delle banche dati, tutte cose che obiettivamente accelerano i tempi di verifica. Nel 2018 sono state identificate 14.034 aziende irregolari e scoperti 5.171 lavoratori in nero.Da ultimo, vanno segnalati i numeri finali su reddito e pensione di cittadinanza: le domande presentate al 20 giugno sono state 1.344.923, e ne sono state accolte 839.794. Anche se secondo Tridico a fine anno arriveremo a 1,4 milioni di domande per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza pervenute, con un 1 milione di queste pagate».