2023-11-05
L’indagine in Uk sul virus smonta i diktat. Qui invece la commissione resta al palo
L'editorialista del Daily Telegraph, Fraser Nelson (Getty Images)
L’esempio inglese prova la necessità dell’organo parlamentare, malgrado gli ostacoli.Fraser Nelson, editorialista del Daily Telegraph, ha scritto ieri un articolo durissimo contro la classe politica britannica che ha gestito l’emergenza Covid. «La Gran Bretagna», ha scritto, «avrebbe potuto sfuggire agli orrori del lockdown, ma nessuno ha smontato i modelli catastrofici che lo hanno portato avanti». La sua analisi di quanto accaduto nei primi mesi della pandemia è - giustamente - spietata. A dire di Nelson, «sta cominciando a diventare chiaro che c’è stato un momento in cui la Gran Bretagna avrebbe potuto evitare il lockdown e, soprattutto, la diffusione del panico». In buona sostanza, un serio e lucido esame scientifico dei fatti avrebbe consentito di evitare le chiusure, ma i politici hanno preferito dare retta ai catastrofisti e - in sintesi - lo hanno fatto per convenienza. Il risultato, come noto, è stato devastante. «Il denaro sprecato non è stato nulla in confronto ai bambini a cui è stata negata inutilmente l’istruzione», insiste Nelson, «agli 8 milioni di appuntamenti con il servizio sanitario nazionale che non hanno mai avuto luogo o, come abbiamo appreso questa settimana, all’impatto dei lockdown sulla salute mentale. Solo più tardi abbiamo scoperto che il virus era stato costretto a invertire la rotta prima del lockdown, perché le persone si comportavano in modo sensato e restavano a casa: qualcosa che gli autori di modelli non sono riusciti a prendere adeguatamente in considerazione. Il panico era basato su una falsa premessa. Il lockdown è stato una palla da demolizione sociale ed economica che non ha mai avuto bisogno di oscillare». Va detto che nelle valutazioni dell’editorialista britannico non c’è nulla di nuovo. Abbiamo appreso da tempo, e a nostre spese, come la politica e la scienza si siano intrecciate perversamente e si siano compromesse a vicenda, il tutto a danno della popolazione e a beneficio degli interessi di pochissimi. Il punto è che Nelson non parla sulla base di sue personali elucubrazioni: egli si muove su un terreno decisamente solido. E quale sia è presto detto: quello costituito dalle evidenze che emergono dalla commissione di indagine del Regno Unito sulla gestione del Covid. Di fronte alle pressioni politiche per le chiusure, sostiene il commentatore, «la Svezia resistette, ma la Gran Bretagna cedette. Tutto è stato deciso in dieci giorni fatidici, e grazie alle indagini in entrambi i Paesi, sappiamo molto di più su quanto accaduto». Ecco il nodo della questione: Nelson confronta le risultanze della inchiesta inglese con ciò che è uscito dalla analoga indagine svolta in Svezia, ormai giunta alla conclusione. Leggendo quanto scrive, è impossibile non domandarsi: e l’Italia? Quanto accaduto da noi è, possibilmente, ancora più rilevante perché sostanzialmente nessuna nazione europea e occidentale ha adottato politiche brutalmente restrittive come le nostre. Ecco perché sarebbe necessario indagare a fondo, e fare emergere, se non altro, brandelli di verità riguardanti la gestione del virus. Il problema è che la nostra commissione di inchiesta sulla gestione del Covid ancora non si è costituita e ovviamente non ha iniziato a lavorare. Tra domani e dopodomani dovrebbe finalmente essere approvato al Senato il testo di legge che istituisce la commissione. Ma questo testo dovrà poi ripassare alla Camera per una seconda lettura e approvazione. Il motivo è noto: su richiesta del Quirinale sono stati tolti alcuni passaggi della legge e sono stati modificati (anche se in maniera non invalidante, almeno sulla carta) alcuni obiettivi dell’indagine. Il tentativo di danneggiare l’intero impianto della inchiesta è evidente a tutti, e per fortuna non è riuscito del tutto. Ma è chiaro che - anche quando la commissione partirà - il suo lavoro non sarà per niente facile e la strada sarà irta di ostacoli. La lezione inglese, tuttavia, ci mostra quanto strumenti simili siano fondamentali, e quante informazioni possano portare alla luce. La commissione Covid italiana deve partire, e deve iniziare a lavorare quanto prima. Chi tenterà ancora di ostacolarla non farà altro che dimostrare le proprie cattive intenzioni.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.