2023-05-12
L’Eurocamera prova a frenare l’Ia. Vietato il riconoscimento facciale
Via libera da Strasburgo alle norme sull’intelligenza artificiale con obblighi più severi per tutelare i dati sensibili ed evitare discriminazioni. Microsoft congela i salari: «Servono soldi per la nuova tecnologia».Con 84 voti a favore, sette contrari e 12 astensioni la Commissione Mercato interno e protezione consumatori del Parlamento europeo ieri ha dato il via libera al mandato negoziale per le prime norme europee in assoluto sull’intelligenza artificiale. Ovvero, il cosiddetto «Ai Act».Cosa prevedono le nuove regole comuni? Nei loro emendamenti alla proposta della Commissione, i deputati puntano a garantire che i sistemi di Ia siano controllati dalle persone, sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Chiedono una definizione uniforme per l’Ia progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico.Le norme stabiliscono obblighi per fornitori e utenti a seconda del livello di rischio: i sistemi di intelligenza artificiale con un livello inaccettabile per la sicurezza delle persone dovranno essere severamente vietati, compresi i sistemi che impiegano tecniche subliminali o intenzionalmente manipolative, sfruttano le vulnerabilità delle persone o sono utilizzati per il punteggio sociale (classificazione delle persone in base al loro comportamento sociale, stato socio-economico, caratteristiche). È stato sostanzialmente modificato l’elenco per includere i divieti sugli usi intrusivi e discriminatori, come sistemi di identificazione biometrica remota «in tempo reale» in spazi accessibili al pubblico; sistemi di identificazione biometrica remota, con la sola eccezione delle forze dell’ordine per il perseguimento di reati gravi e solo previa autorizzazione giudiziaria; sistemi di categorizzazione biometrici che utilizzano caratteristiche sensibili (ad es. genere, razza, etnia, stato di cittadinanza, religione, orientamento politico); sistemi di polizia predittiva (basati su profilazione, posizione o comportamento criminale passato); sistemi di riconoscimento delle emozioni nelle forze dell’ordine, nella gestione delle frontiere, sul posto di lavoro e nelle istituzioni educative; e collezione indiscriminata di dati biometrici da social media o filmati a circuito chiuso per creare database di riconoscimento facciale (violando i diritti umani e il diritto alla privacy).Gli eurodeputati hanno inoltre ampliato la classificazione delle aree ad alto rischio per includere i danni alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali o all’ambiente delle persone. E hanno anche aggiunto i sistemi di intelligenza artificiale per influenzare gli elettori nelle campagne politiche e nei sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme di social media (con oltre 45 milioni di utenti ai sensi del Digital Services Act) all’elenco ad alto rischio. Infine, i modelli di base generativi, come ChatGpt, dovranno rispettare ulteriori requisiti di trasparenza, come rivelare che il contenuto è stato generato dall’intelligenza artificiale, progettare il modello per impedire che generi contenuto illegale e pubblicare riepiloghi dei dati protetti da copyright utilizzati per la formazione. Per chi non rispettasse le regole le sanzioni sono severe: in caso di violazioni di pratiche proibite si può arrivare a 40 milioni di euro o il 7% dei fatturati, a seconda di quale dei due valori è più alto. Violazioni di minore entità prevedono sanzioni tra i 5 e i 20 milioni (1-4% dei fatturati).Non solo. L’Eurocamera ieri ha votato anche per il divieto totale di utilizzo di tecnologie a Intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici in Ue. Le commissioni hanno approvato con 58 voti a favore 36 contrari e 10 astenuti la messa al bando totale di queste tecnologie chiesta da Socialisti, Verdi e Liberali e sottoposta ad un voto separato a causa dell’opposizione dei Popolari. Stando al testo, il divieto si applicherà anche per le infrastrutture di difesa dei confini e per le tecnologie di sorveglianza alla migrazione clandestina, «i confini nazionali sono luoghi pubblici e in quanto tali rientrano nel divieto previsto dal nuovo regolamento». Il mandato negoziale verrà nuovamente votato durante la sessione plenaria del 12-15 giugno, prima dell’avvio dei negoziati con gli Stati membri. Dopo il via libera dell’aula si apriranno infatti le trattative con Consiglio e Commissione Ue sulla forma definitiva della legge. Vista l’importanza della materia a Bruxelles fanno sapere di voler chiudere l’accordo entro l’anno. Nel frattempo, anche Microsoft si prepara a stringere la cinghia di fronte alle incertezze economiche che si affacciano sull’economia Usa e in vista degli investimenti necessari sull’intelligenza artificiale. Secondo quanto riferisce Bloomberg, il colosso di Redmond ha infatti deciso di congelare gli stipendi di tutti i suoi dipendenti a tempo pieno. Tra i motivi che hanno spinto l’azienda alla decisione, ha spiegato l’amministratore delegato Satya Nadella in una nota interna, la necessità per l’azienda di generare «un rendimento sufficiente» proprio per investire nel grande cambiamento della piattaforma verso l’intelligenza artificiale.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)