
I partiti incontrano Mario Draghi per la manovra: Carroccio e Fi vogliono tagli e flat tax. Pioggia di 6.300 emendamenti. Pioggia di emendamenti sulla manovra di bilancio. Da un lato ci sono Pd e M5s che premono sul Superbonus, dall’altro c’è la Lega che intende smontare il reddito di cittadinanza per puntare sulla flat tax. In mezzo Forza Italia che timidamente spinge per un maggiore taglio delle tasse.Sono quasi 6.300 gli emendamenti presentati dalle varie forze politiche in Senato, nonostante il premier Mario Draghi stia cercando di blindare il provvedimento incontrando uno a uno i partiti coinvolti.Il Pd, ad esempio, ha chiesto a Draghi una semplificazione del Superbonus per evitare contenziosi, garantire maggiori certezze ai cittadini e alle imprese che hanno già avviato o che si apprestano ad avviare i lavori (estensione dei termini per la conclusione), per ricomprendere fra le misure incentivate interventi rimasti esclusi o non previsti in precedenza e per reinserire tra i beneficiari i soggetti rimasti esclusi (come Onlus e cooperative a proprietà divisa). Il partito guidato da Enrico Letta ha chiesto anche l’incremento dal 60 al 90% della detrazione delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate degli edifici fino al 30 giugno 2020.Alle richieste del Pd in tema di Superbonus si è unito anche il M5s: il tetto Isee a 25.000 euro sulle unità unifamiliari e plurifamiliari è «un colpo di mannaia sulla misura, che ne sancirebbe il depotenziamento pressoché totale già tra un mese», spiegano in una nota i senatori grillini in commissione Industria.Il Pd, inoltre, ha chiesto anche norme che aumentino il sostegno alle imprese, un ampliamento delle misure sulla previdenza e l’incremento del fondo per la non autosufficienza; ma anche interventi sulla sanità e sostegno alle filiere industriali nella transizione digitale. In più, tra le novità, anche il part time di coppia: si chiede che ciascun genitore, lavoratrice o lavoratore dipendente, abbia diritto a ridurre, anche in via continuativa, l’orario di lavoro per un periodo di tempo contestuale pari a 12 mesi nei primi 6 anni di vita del figlio. C’è poi la Lega che chiede a gran voce, tra le varie cose, di ridurre le risorse destinate al reddito di cittadinanza, domanda che non potrà essere esaudita visto che il governo l’ha appena rifinanziato. La delegazione della Lega che ha incontrato il premier ha posto anche l’accento sull’abbattimento dell’Iva sui generi di prima necessità (per il triennio 2022-2024 o strutturale, costo 3,8 miliardi) e sulla proroga del Superbonus per le onlus e anche per le unifamiliari. Inoltre, la Lega ha chiesto anche una proroga ampia per la rottamazione delle cartelle ed estensione della flat tax fino a 100.000 euro di fatturato con aliquota del 20%. Il partito guidato da Matteo Salvini, poi, ha chiesto anche di introdurre con il cosiddetto emendamento Amazon «disposizioni di contrasto alle frodi con obbligo di fatturazione elettronica e responsabilità solidale fra cessionario e piattaforma», nonché interventi in favore dell’automotive con un rifinanziamento da 150 milioni del fondo ecobonus.Salvini punta poi a introdurre il credito di imposta per l’installazione impianti in scuole e ospedali, ad aumentare pensioni e assegni di invalidità e all’istituzione di un fondo per le persone autistiche (100 milioni). Nel pacchetto trova spazio, infine, una serie di emendamenti che spingono per l’assunzione nelle forze dell’ordine e per aumentare gli straordinari così come la richiesta di esonero per 6 mesi del canone di concessione con un costo stimato di 93 milioni. L’incontro tra Forza Italia e il premier Draghi ha invece avuto al centro la riduzione della pressione fiscale. «Abbiamo chiesto che Forza Italia avesse soddisfazione sulle cose che le stanno più a cuore: riduzione della pressione fiscale, altri 2 miliardi dedicati all’Irap per poter ricomprendere persone, ditte individuali che hanno sofferto durante la crisi e che hanno bisogno di avere uno sgravio fiscale». A parlare è la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini dopo l’incontro della delegazione azzurra a Palazzo Chigi. «Abbiamo insistito», ha proseguito Bernini, «sulla proroga delle cartelle esattoriali a giugno 2022, altra cosa fondamentale per noi. Abbiamo detto che per noi è molto importante che ristoratori e baristi che vogliono tenere i tavolini fuori, potendolo fare come clima e geografia, siano in grado di farlo gratuitamente, altra cosa su cui abbiamo insistito moltissimo e naturalmente abbiamo bisogno di avere garanzie sul bonus casa».Infine, Draghi ha incontrato sulla manovra 2022 le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. In questo caso l’incontro non è andato come sperato. Senza mezzi termini, Il numero uno della Cgil Maurizio Landini ha parlato di una riunione «andata male», in particolare per quanto riguarda il taglio delle tasse. I sindacati hanno chiesto infatti che gli 8 miliardi previsti per il taglio delle tasse vadano «tutti ai lavoratori dipendenti e ai pensionati», richiesta che non potrà essere discussa perché «non sono previsti altri incontri», ha sottolineato Landini. Tutti d’accordo infine nel trovare almeno un miliardo in più per calmierare le bollette degli italiani.
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Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.