2023-08-31
«Le pensioni minime verranno alzate. Possibili limature sulle rivalutazioni»
Il sottosegretario Claudio Durigon: «Saranno aiutati gli anziani poveri, mentre sull’adeguamento degli assegni più ricchi servirà un ragionamento. Silenzio assenso e agevolazioni per far crescere la previdenza complementare».Inutile girarci intorno: se sarà un autunno caldo, il dossier pensioni potrebbe rappresentare la miccia che innesca l’incendio. Le opposizioni e i sindacati hanno già spianato i fucili e sono pronte fare le barricate sulla previdenza, ma l’impostazione concettuale del governo non cambierà di una virgola. «L’inflazione», spiega alla Verità il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon, «ha colpito di più le fasce medio basse della popolazione alle quali assicureremo un incremento degli assegni, per il resto ci sono dei ragionamenti in atto ma nulla è stato deciso. Tutto dipenderà dalle risorse che riusciremo a reperire». Proviamo a passare dal generale al particolare. C’è un impegno ad aumentare le pensioni minime?«Assolutamente sì. Chi più di un pensionato che guadagna 600 euro al mese sta risentendo dell’aumento dei prezzi degli ultimi anni? Poi se mi chiede che tipo di sforzo possiamo fare, le dico che i tempi per quantificare non sono ancora maturi». Si parla di arrivare alla soglia dei 700 euro.«No guardi, lasci stare. Non mi piace sparare cifre a caso. Ci sono tante variabili in gioco e dipende anche dalla platea. L’intervento può riguardare solo gli over 75 o tutti gli anziani che hanno una minima. I numeri cambiano». Se è presto per le cifre, non lo è per i ragionamenti. È vero che state ragionando sul taglio delle rivalutazioni (nella sostanza l’adeguamento all’inflazione)?«Se parla degli assegni medio bassi, le garantisco che non c’è nessun ragionamento in atto, se il discorso si sposta sulle fasce alte, visto che ci sono in ballo risorse per circa 20 miliardi, allora è possibile che delle piccole limature percentuali rientrino in un discorso più complessivo. Non le racconterei la verità se le dicessi che non c’è stato un pensiero in questo senso, ma al tempo stesso le dico che siamo appunto ancora alla fase dei ragionamenti». L’obiettivo di confermare Quota 103 che dovrebbe costare circa 1,2 miliardi e l’Ape sociale (l’indennità per i lavoratori in difficoltà che chiedano di andare in pensione al compimento dei 63 anni) invece è più di un ragionamento. «Non solo. In questo caso la volontà del governo non è solo quella di confermare le misure, ma anche di ampliare la platea. L’Ape sociale può essere lo strumento attraverso il quale garantire maggiore flessibilità in uscita alle donne che per i motivi che tutti conosciamo iniziano a lavorare più tardi e spesso hanno una vita contributiva meno continua rispetto a quella degli uomini. Insomma, è giusto che abbiano degli strumenti ad hoc per lasciare prima il lavoro». Sembra invece scontato che di Quota 41, che è un obiettivo dichiarato della Lega, in questa legge di bilancio non se ne parlerà.«In realtà i primi passi per arrivare all’obiettivo sono stati introdotti nella cosiddetta Quota 103 quando si fissa il paletto dei 41 anni di contributi ai quali va aggiunta l’età anagrafica. E comunque Quota 41 resta un obiettivo di legislatura che sicuramente verrà concretizzato. Vede, finalmente abbiamo la possibilità da ragionare in un’ottica di cinque anni e siamo consapevoli che tutto e subito non è possibile. In questo momento la priorità va data al supporto alle fasce medio basse anche tra i pensionati. Se ci ragiona è la stessa logica usata per il taglio del cuneo, ma anche quando è stata decisa la misura sugli extraprofitti delle banche». In che senso?«Nel senso che abbiamo chiesto un contributo a chi ha tratto vantaggio dalla politica monetaria non proprio accorta della Bce aumentando per esempio gli interessi sui mutui, ma non quelli sui conti correnti. Bene, noi sul discorso pensionistico corriamo invece in soccorso di chi è stato danneggiato da un fattore esogeno come l’inflazione». Poi tutto dipende dell’entità di questi aiuti. Se le minime vengono aumentate di 10 euro, l’aiuto rischia di diventare irrisorio.«Certo. E infatti vogliamo agire sotto diversi profili. Per esempio, siamo convinti che uno degli strumenti per aumentare le pensioni future è rappresentato dalla previdenza complementare. Dobbiamo continuare a spingere sull’adesione ai fondi pensione che possono rappresentare un volano per gli assegni di chi è ancora giovane». Come?«Oltre ad agire sulle campagna informative si potrebbe per esempio reintrodurre il silenzio-assenso come previsto con Roberto Maroni nella fase iniziale». È sufficiente?«No. Siamo consapevoli che se non si agisce anche sulla leva fiscale diventa un po’ tutto inutile, quindi stiamo ragionando anche sugli sgravi per chi trasferisce il trattamento di fine rapporto nei fondi e non lo tiene in azienda». Già in manovra?«Certo. Bisogna agire subito, anche perché si tratta di mettere in moto un circolo virtuoso che poi richiede di un po’ di tempo per produrre degli effetti concreti».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.