Lampedusa, il questore minaccia di sgomberare i residenti e poi offre «pilu pe tutti»
Attimi di tensione questa mattina a Lampedusa, in via Vittorio Emanuele, dove è andata in scena una protesta dei residenti che hanno organizzato un sit-in per bloccare il montaggio di una tendopoli per migranti sull'isola. La mobilitazione è sfociata in un blocco stradale e in un piccolo tafferuglio tra alcuni lampedusani che sono venuti alle mani tra urla e spintoni. Placati gli animi, è intervenuto il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, raggiunto al telefono in viva voce da Giacomo Sferlazzo, presidente del movimento politico culturale Mediterraneo Pelagie. Sferlazzo ha chiesto al questore chiarimenti sulla tendopoli e Ricifari ha rassicurato che le tende sono per l'esercito: «Queste tende sono per noi. Non abbiamo dove far dormire il personale» ha precisato. Ricifari che poi ha chiesto a Sferlazzo di far rientrare la protesta per evitare disordini, dicendo che «con i cafoni si comporta da questore, non da persona per bene». Per poi dare appuntamento alla gente per domattina nel piazzale della chiesa di San Gerlando, promettendo una camomilla e «pilu pe tutti».