2020-08-21
«Lampedusa ora non è più sicura». Il sindaco attacca Giuseppi il muto
Il primo cittadino dell'isola contro il governo. Ieri altri tre sbarchi, infettato un agente. L'hotspot supera quota 1.100 ospiti e così gli ex dipendenti chiedono di riaprire pure il Cara di Mineo. Contagiati in fuga da Nord a Sud. Un altro poliziotto mandato in trincea ad ammalarsi di Covid: si occupava della vigilanza degli immigrati nel centro di accoglienza di Agrigento. È asintomatico ed è stato isolato in una struttura alberghiera. Altri nove colleghi impegnati nello stesso servizio, invece, sono risultati negativi. Il Dipartimento della pubblica sicurezza lo ha comunicato ieri in modo ufficiale, aggiungendo un particolare inquietante: «Il poliziotto è stato impiegato all'esterno del centro ed ha utilizzato i dispositivi di protezione individuali previsti dai protocolli in uso da mesi per il personale della polizia di Stato». A conferma che i dispositivi di protezione forniti agli agenti non sempre sono sufficienti a tenere lontano il coronavirus. Mentre a Lampedusa continuano gli sbarchi: altri tre nella giornata di ieri. Il primo con 87 immigrati a bordo. E due più contenuti: con nove e 16 tunisini fra Cala Pisana e l'Isola dei Conigli. L'hotspot ha superato di nuovo quota mille: 1.137. Fratelli d'Italia ha denunciato le condizioni di lavoro cui sono costrette le forze dell'ordine. I dieci uomini dell'Unità operativa del Reparto mobile di Palermo «sono stati costretti a svolgere turni notturni e diurni consecutivi. Una circostanza che si inserisce nel quadro desolante della totale incapacità di questo governo di gestire i flussi migratori». I deputati Carolina Varchi, Giovanni Donzelli ed Emanuele Prisco hanno annunciato la presentazione di una interrogazione (lo stesso ha fatto Matteo Salvini per le «incertezze sul pagamento degli straordinari, per la sostenibilità dei turni e per il timore di centinaia di contagiati tra le donne e gli uomini in divisa»). La situazione sembra essere ormai completamente sfuggita di mano al governo. Le due navi quarantena sono già piene e la Prefettura di Agrigento fa sapere di essere al lavoro per alleggerire l'hotspot. Ma al momento non ha partorito soluzioni. Il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha scritto al premier Giuseppe Conte una lettera dai toni drammatici: «In queste condizioni il suo governo non è in grado di garantire le norme di sicurezza, non solo sanitarie, sull'isola. Basta con provvedimenti tampone. Lei e il suo governo non potete tacere di fronte a ciò che sta accadendo a Lampedusa». Nel frattempo gli immigrati spediti qua e là per l'Italia fuggono dalle strutture. Nove dei 76 tunisini trasferiti da Lampedusa al centro di accoglienza di Castello d'Annone (Asti) hanno fatto perdere le loro tracce. Due di loro sono stati trovati in Valle d'Aosta sull'auto di un connazionale residente in Francia. «La situazione d'emergenza mette profondamente sotto stress l'equilibrio sanitario e di ordine pubblico del territorio, generando grande tensione e senso di insicurezza», afferma il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha scritto al ministro degli Interni Luciana Lamorgese chiedendo «immediati provvedimenti». Notizie di fughe dai centri, però, non riguardano solo il Piemonte. Un giovane della Nuova Guinea positivo al Covid si era allontanato, invece, dal reparto di malattie infettive del policlinico Riuniti di Foggia. È stato ritrovato in pieno centro e non si conosce ancora il numero di persone con le quali è entrato in contatto. Due immigrati minorenni, positivi al coronavirus, sono stati denunciati a Palmanova (Udine): avevano lasciato la struttura, violando la quarantena. Altri nove (tra i quali un minorenne), tutti afghani, sono stati denunciati, invece, a Trieste: senza aver atteso l'esito del tampone hanno lasciato la comunità che li ospitava. La situazione è critica anche in Sardegna. Non si riesce a tenere separati e sotto controllo i positivi accertati, che sono saliti a quota 25. «Oramai la promiscuità è totale ed è verosimile che alcuni di loro si mischino ai soggetti che scavalcando la recinzione si allontanano con regolarità dalla struttura. Il pericolo contagi per il personale in servizio è altissimo», denuncia il sindacato di polizia Siap, che chiede tempestivi interventi per risolvere i problemi del Cpa. A Capannori, in provincia di Lucca, la casa per richiedenti asilo si è trasformata in un focolaio: 13 immigrati sono risultati positivi, tutti asintomatici. Nonostante la situazione nei centri d'accoglienza sia ingestibile, c'è chi propone di riaprire il Cara di Mineo. Gli ex lavoratori hanno scritto una lettera al ministro Lamorgese, sostenendo che «al governo italiano costa di più noleggiare le navi che rilocare la struttura di contrada Cucinella». «Sono 16.914 sbarchi dall'inizio dell'anno a oggi, contro i 4.548 dello stesso periodo di un anno fa. Il governo spalanca i porti, mette in pericolo l'Italia e ora c'è chi chiede la riapertura del Cara di Mineo, uno dei simboli più vergognosi dell'invasione voluta dal centrosinistra e cancellato dalla Lega al governo», ha tuonato Salvini: «Non permetteremo a Conte,Pd e 5 stelle di trasformare l'Italia e la Sicilia in un campo profughi».
Sergio Spadaro e Fabio De Pasquale (Imagoeconomica)
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica)
Iil presidente di Confindustria Emanuele Orsini (Ansa)