2021-05-03
La vera arte dei tarocchi non è esoterica
Nati come onesto gioco di carte, soltanto in seguito hanno assunto la funzione di predire il futuro, che è essenzialmente anticristiana Non possiedono capacità divinatorie, e chi lo sostiene è un bugiardo, ma possono rivelarci verità su di noi, sulla nostra natura umanaTarocchi Se digitate la parola tarocchi su Google ottenete due tipi di risposte: una colta e minoritaria, che vi informerà che con la parola tarocchi si indica un mazzo di 78 carte da gioco, utilizzate per giochi di presa, la cui origine risale alla metà del XV secolo; un’altra clamorosamente maggioritaria che vi offrirà a prezzi non sempre modici la lettura del vostro futuro, in alternativa del vostro presente e perché no del passato, che anche può contenere zone oscure. La nostra è un’epoca esoterica. Quando non si crede più in Dio, si crede in qualsiasi altra cosa. Drammatico e tragico fu l’esoterismo del nazismo, meno noto ma non per questo meno idiota quello del comunismo sovietico. L’esoterismo new age impazza, mescolato a bizzarre commistioni «etniche» e ovunque sono oroscopo e tarocchi. L’oroscopo impera sui giornali: te lo leggono anche dopo averti dato le news. In effetti se le news sono le affermazioni di Roberto Speranza che spiega che la variante inglese è passata dalle sciovie svizzere, è più scientifico l’oroscopo. L’esoterismo è la versione cool di quello che tra i cafoni si chiama superstizione. È una dottrina che si basa su una conoscenza segreta. Ritenere che avrai delle rogne se un gatto nero ti attraversa la strada è una conoscenza esoterica. Il cristianesimo è anti esoterico, il che vuol dire che ogni esoterismo è anticristiano. «Non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce», è scritto nel Vangelo. Che ci sia una conoscenza «nascosta» che solo alcuni possiedono è un’affermazione che nega l’amore di Dio per tutti i suoi figli, nega la volontà di Cristo che tutti abbiano la verità. E che il nostro destino sia predeterminato dalle stelle, nega il più grande dono di Dio, la libertà, il libero arbitrio. Il cristianesimo non è una religione per iniziati. «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli», dice Gesù. I sapienti, coloro che conoscono il «segreto», coloro che hanno la conoscenza nascosta, cioè esoterica, non solo non sono più vicini alla verità, ma ne sono ben più lontani, a loro è «nascosta»: accecati dall’orgoglio di avere una conoscenza celata e quindi magica, non riconosceranno la verità quando la avranno sotto gli occhi. Il cattolicesimo ha sempre combattuto l’esoterismo. Galileo Galilei ebbe due processi. Del primo nessuno sa nulla. Anche sul secondo le idee sono piuttosto confuse, e la confusione ha permesso l’idea che il cattolicesimo sia antiscientifico. Il cattolicesimo non può essere antiscientifico. Lo spiega san Tommaso: essendo la natura creata da Dio, compito dell’uomo è conoscerla il più possibile. Per sant’Agostino nel caso ci fosse una discrepanza tra una conoscenza scientifica certa e la Scrittura, la conoscenza scientifica dovrebbe avere la meglio perché la natura è il linguaggio di Dio. Quando la teoria dell’eliocentrismo comincia a circolare, il Papa ordina che tutte le dispute siano fatte in latino: ci sono già guerre di religione atroci che insanguinano l’Europa, non è il caso di alimentare altri dubbi. Normale precauzione di uomini di potere. Galilei scrive l’operetta in cui afferma l’eliocentrismo in italiano. Gli arriva il processo. Vengono convocati i maggiori esperti dell’epoca, cui chiedono se la teoria di Galilei è vera e certa. Gli esperti dichiarano la teoria non certa e falsa. La teoria era vera, ma non poteva essere certa: lo sarebbe stata solo dopo generazioni. Mancava la prova certa, l’experimentum crucis, per usare i termini del cardinale Roberto Bellarmino, amico e difensore di Galilei. Il quale non subì mai il carcere, nemmeno un giorno, né fu mai torturato. Il primo processo gli fu fatto perché, per arrotondare i guadagni di professore universitario che anche all’epoca non dovevano essere maestosi, faceva gli oroscopi. Tale Silvestro Pagnoni il 21 aprile 1604 lo denunciò e fece bene, perché gli oroscopi sono pericolosi, ledono il concetto di libero arbitrio e la certezza che, con l’aiuto di Dio, l’uomo è in grado di affrontare la vita senza scorciatoie esoteriche. Al processo gli intimarono di piantarla e finì lì. I tarocchi sono nati come onesto gioco di carte. Solo molto dopo hanno acquistato funzione esoterica, anche perché sono nati e si sono diffusi in un’epoca in cui se facevi gli oroscopi ti processavano. I tarocchi «autentici», quelli da cui derivano tutti gli altri, sono i tarocchi Visconti. Il mazzo è composto da carte normali, con i tradizionali quattro semi, ognuno con 14 carte (quelle numerate da uno a 10 e poi fante, cavaliere, regina e re), cui si aggiungono 21 carte dette Trionfi e una carta singola detta il Matto. Nelle teorie esoteriche i Trionfi sono detti, con il Matto, arcani maggiori; le altre sono arcani minori. I tarocchi sono archetipi. Sono arte e sono mito. Non hanno capacità divinatorie e chi afferma che ne abbiano sta mentendo, ma hanno la capacità di rivelarci verità su di noi, sulla nostra natura umana. I miei preferiti sono i trionfi XII e il XVI, rispettivamente l’appeso e la torre. L’appeso rappresenta un uomo con le mani dietro la schiena, evidentemente legate, appeso per una caviglia a una trave orizzontale: la totale impotenza. Ma se girate la carte di 180 gradi, quello che vedete è un uomo che danza con una cordicella alla caviglia e sta facendo un saltello. Se guardiamo le cose da un’altra prospettiva, tutto cambia. L’assoluto disastro, l’assoluta costrizione, la malattia, la prigione, possono diventare la strada perché la nostra anima spicchi il volo. Nick Vujicic, nato senza gambe e senza braccia, ha trasformato la sua menomazione nella potenza di uno straordinario leader motivazionale. Il francescano Maximilian Kolbe nel campo di concentramento di Auschwitz ha trovato la gioia nell’aiutare gli altri deportati. Quando per punire una fuga un gruppo di deportati fu condannano a morire di fame e di sete si offrì in cambio del più giovane di loro, così da poter assistere gli altri, consolarli, parlare loro dell’amore di Dio. La nostra impotenza può diventare la nostra grazia se la accettiamo e la offriamo a Dio. La torre è una scena drammatica: un fulmine ha colpito la torre che è spezzata e in fiamme: qualcuno sta cadendo dalla torre e una pioggia di mattoni e oggetti che erano nella torre. È un disastro o una fortuna? Un fulmine ha colpito la torre e i prigionieri stanno fuggendo inseguiti da una pioggia di beni. Il fulmine che colpisce una fortuna ereditata e non amata, che ci libera, il fulmine che ha colpito l’Unione Sovietica che si è dissolta in un’estate, il disastro finanziario che colpì il padre di Melville, per cui lui fu costretto a diventare baleniere così da poter poi scrivere Moby Dick. Quello che sembrava una catastrofe può essere l’occasione per ritrovare la libertà vera, quella della nostra anima. I tarocchi sono arte e conoscenza dell’animo umano, non del futuro, che lasciamo a Dio, mentre lo ringraziamo per il libero arbitrio, straordinario dono che nessuna stella e nessun arcano può offuscare.
Ecco #DimmiLaVerità dell'8 settembre 2025. Il generale Giuseppe Santomartino ci parla dell'attentato avvenuto a Gerusalemme: «Che cosa sta succedendo in Medio Oriente? Il ruolo di Hamas e la questione Cisgiordania».