2022-04-30
La svolta di Giorgia: partito conservatore e leader di coalizione con un occhio a Chigi
Giorgia Meloni (Imagoeconomica)
Giorgia Meloni a tutto campo: l’Europa è impreparata alla guerra. Joe Biden non può speculare sui nostri guai. Mario Draghi riveda il Pnrr.«Abbiamo affrontato una pandemia con Roberto Speranza come ministro della Salute e stiamo affrontando una guerra con Luigi Di Maio agli Esteri. E poi ci dicono che Fratelli d’Italia ha un problema di classe dirigente!». Giorgia Meloni inizia con una battuta il suo lungo intervento alla conferenza programmatica di Milano dove lancia una svolta storica, lasciandosi alle spalle l’ideologia di destra («I saluti romani sono gesti antistorici, l’ho detto tante volte») e rilanciando invece con un nuovo conservatorismo italiano, su ambiente, energia e famiglia. Nel suo discorso affronta soprattutto temi come l’economia globale, ricordando come le elite abbiano cercato di imporre le loro ideologie, «ma la realtà alla fine si impone sempre». Meloni insiste: «La globalizzazione senza regole ha fallito e ci ha reso più deboli». La battuta su Speranza e Di Maio strappa più di una risata al pubblico. Ma poi ci saranno anche molti altri applausi e una standing ovation, partita dall’ex ministro della Difesa Ignazio La Russa in mezzo alla folla, quando dirà «Noi non abbiamo padroni».Siamo nelle sale della Fiera di Milano, dove nel 2016 il leader della Lega Matteo Salvini sfilava con Marine Le Pen. A distanza di più di 6 anni il Carroccio, dopo l’impennata, è in caduta libera nei sondaggi, mentre chi continua a salire è proprio Fratelli d’Italia, ormai intorno al 22%. È considerato il primo partito, almeno un punto sopra al Pd di Enrico Letta. Gli altri alleati della coalizione di centrodestra rincorrono, con la Lega al 17 e Forza Italia all’8%. Ma tra il pubblico, i soliti ben informati, sostengono che i leghisti temono di scendere ancora, soprattutto a Nord, dove invece Meloni sta raccogliendo consensi nella classe imprenditoriale del Paese. «Nel bel mezzo di una tempesta vogliamo essere i primi a indicare la rotta» continua la leader di Fratelli d’Italia, rivendicando il fatto di essere riusciti a organizzare una conferenza programmatica in una fase più che mai difficile per la politica. «Il messaggio che vogliamo dare è che ci faremo trovare pronti, con proposte serie e con le persone giuste al posto giusto» continua. «Oggi bisogna fare i conti con la realtà: la colpa principale di questa decadenza ce l’ha l’Occidente che ha rinunciato alla sua anima, che ha svenduto i suoi valori al miglior offerente», prosegue. Anche l’Europa, «ha deciso di farsi difendere dagli Usa e, se qualcuno che ti difende, non lo fa gratis. Noi siamo più europeisti di tanti soloni di Bruxelles. Per questo rivendichiamo da sempre che la Nato sia dotata di due colonne, una americana e una europea». Rispetto alle spese militari, «vogliamo essere alleati e non sudditi ed esserlo ha un costo». Ma allo stesso tempo «non posso accettare che Biden dica che le sanzioni avranno un impatto minimo sugli americani, perché qui l’impatto sarà massimo e sarà il caso che redistribuiamo i carichi perché non faremo i muli da soma dell’Occidente», dice invece sul fronte del conflitto tra Russia e Ucraina. E a chi la accusa di essere antieuropeista replica così: «L’Europa si è presentata all’appuntamento con la storia senza una politica estera, senza una difesa, quasi totalmente dipendente sull’energia e le materie prime, impreparata ad affrontare la crisi umanitaria. Sbagliano quelli che si permettono di segnalare che c’è un piccolo problema o quelli che fanno finta di niente? Qualcosa non sta funzionando». Quindi si rivolge al presidente del Consiglio, Mario Draghi. «Chiediamo di prendere questa sua autorevolezza che sta in cantina, spolverarla e andare in Europa per chiedere di rivedere le priorità del Pnrr, in modo da intervenire sugli effetti della crisi: bisogna tenere in equilibrio la sostenibilità ambientale con quella sociale».Durante la giornata inaugurale c’è spazio per il ricordo di donna Assunta Almirante, la «regina madre, la guardiana della destra, non solo una testimone conservatrice ma una custode del peso della memoria». Ma parlano anche gli amministratori locali. «Priorità della nostra amministrazione, oltre ai 3 milioni extra già stanziati per le famiglie in difficoltà a causa del caro-bollette è la lotta alla droga», dice il sindaco di Verona Federico Sboarina. «Batteremo le sinistre e torneremo al potere dell’Italia per il bene degli italiani» dice dal palco Daniela Santanchè, ringraziando proprio «Giorgia» per aver organizzato un evento che pochi anni fa non sarebbe stato neppure immaginabile. Del resto chi avrebbe mai pensato che il sindaco di Milano, Beppe Sala, uno che ama definirsi «comunista», intervenisse a un evento di Fratelli d’Italia. «C’è da parte mia la volontà di tenere aperto un dialogo politico con voi: 44.000 milanesi vi hanno votato», continua Sala che riconosce al partito di Giorgia Meloni «un peso politico nel Paese». I maligni sostengono che il sindaco milanese voglia candidarsi in Regione Lombardia e stia cercando di allargare il suo consenso. Anche il governatore Attilio Fontana ricorda il lavoro fatto insieme durante la pandemia. «Bene Meloni e il suo convegno a Milano per la nascita di un grande movimento conservatore e dei suoi valori» dice Michaela Biancofiore di Coraggio Italia.