2024-07-29
La politica si attiva per ridurre le tasse sulla compravendita di opere d'arte
True
Ansa
E' stata presentata una proposta di legge dei deputati di Fratelli d'Italia Saverio Congedo e Alessandro Amorese. «E' un intervento necessario». In Italia l’Iva è al 22%. In Germania e Francia la percentuale scende al 7 e al 5,5%.
E' stata presentata una proposta di legge dei deputati di Fratelli d'Italia Saverio Congedo e Alessandro Amorese. «E' un intervento necessario». In Italia l’Iva è al 22%. In Germania e Francia la percentuale scende al 7 e al 5,5%.Il mercato dell’arte rallenta nel mondo e soprattutto in Italia. Secondo una ricerca di Deloitte, il primo semestre del 2024 conferma il trend di rallentamento del mercato già registrato nel 2023. I dati emersi dal confronto con lo stesso periodo del 2023 indicano che le principali case d'asta hanno ridimensionato i loro volumi d'affari, registrando un calo medio di circa il -28%. Il trend di rallentamento conferma quanto già registrato per il 2023, quando il calo dei fatturati era stato del -18,0% rispetto al 2022, guidato dal segmento pittura (-26,8%). Anche per questo motivo i deputati di Fratelli d'Italia Saverio Congedo e Alessandro Amorese, capigruppo in commissione Finanze e Cultura della Camera, hanno presentato una nuova proposta di legge «per valorizzare e promuovere l'arte, con particolare riferimento a quella contemporanea». Come spiegano in una nota, «abbiamo depositato una proposta di legge che prevede misure di agevolazione fiscale, in particolare la riduzione dell'imposta di valore aggiunto, per la compravendita di oggetti d'arte, di antiquariato e da collezione. E' un intervento secondo noi necessario, che nasce dall'attenta considerazione della situazione del comparto, fortemente penalizzato dall'eccessiva tassazione, in Italia, delle operazioni di passaggio di proprietà di opere d'arte». Secondo i parlamentari, la «tassazione crea più di qualche difficoltà alle diverse professionalità del settore che operano nel nostro Paese, perché è più conveniente lavorare all' estero. Ci sono diversi Stati, infatti, in cui sono già stati attivati sgravi fiscali che rendono i loro mercati decisamente più attrattivi del nostro. Ecco perché abbiamo deciso di presentare una proposta di legge ad hoc: la nostra Nazione merita che all'arte, sia dal punto di vista culturale sia quanto all'importante peso economico della sua articolata filiera, sia dato quanto più spazio possibile». Come noto il mercato dell’arte in Italia è fin troppo ostacolato da paletti normativi e fiscali. In Italia l’Iva è al 22%. In Germania e Francia la percentuale scende al 7 e al 5,5%. Alessandra Di Castro, Presidente del Gruppo Apollo, Associazione che rappresenta l’industria dell’arte in Italia e riunisce le principali case d’asta, antiquari, gallerie di arte moderna e contemporanea e imprese della logistica, lo aveva spiegato nelle scorse settimane. «L’’aliquota del 10% sull’importazione di beni d’arte, la più alta in Europa, scoraggia gli operatori dall’importare opere attraverso le dogane italiane. Nonostante alcune riforme, l’Italia è ancora lontana dagli standard europei». Nel 2023, le grandi fiere d’arte internazionali avevano mostrato una ritrovata solidità, dopo le complessità attribuibili alla crisi pandemica. L’instabilità geopolitica ha tuttavia influenzato il mercato. «Dopo un 2023 di vivace ritorno al tradizionale calendario fieristico annuale, che era stato fortemente modificato a causa della crisi pandemica, nei primi mesi del 2024 le fiere d’arte hanno confermato la loro centralità per il sistema internazionale, registrando ottimi livelli di affluenza e grande partecipazione. In chiaroscuro, tuttavia, le vendite: in molti casi, non da ultimo ArtBasel di Basilea, una delle più importanti fiere internazionali, la grande affluenza di visitatori non si è necessariamente tradotta in una crescita negli acquisti, confermando la prudenza dei collezionisti ben dimostrata dai risultati d’asta», ha spiegato Roberta Ghilardi, Art&Finance Manager di Deloitte Private Italia. ArtBasel a Basilea, ad esempio, ha visto la partecipazione di 22 nuove gallerie e sono stati registrati oltre 91 mila visitatori, un aumento dell’11% rispetto al 2023, nonostante gli acquisti siano stati molto riflessivi, soprattutto nei giorni successivi a quelli inaugurali. «Diventa sempre più rilevante per l'Italia decidere se vuole essere all'altezza di un sistema dell'arte internazionale oppure no. Le potenzialità per poter essere un player mondiale ci sono, basta pensare a tutti i collezionisti internazionali che hanno preso la residenza in Italia, per beneficiare dei vantaggi fiscali. Ma vanno prese delle decisioni in questo senso, adesso. Altrimenti francesi e altri prenderanno la fetta maggiore di questo sistema», ha sottolineato Clarice Pecori Giraldi, Art Advisor. Le opere d’arte contemporanea hanno perso le prime posizioni tra i top lot a favore di artisti più storicizzati e con quotazioni stabili. Tuttavia, nel 2023, artisti under 40, soprattutto donne e africani, hanno ottenuto ottimi risultati, spesso superando le quotazioni di autori storicizzati. Inoltre, c'è un crescente interesse per giovani talenti di arte ultra-contemporanea, millennial noti per la loro pittura figurativa e colorata, ideale per essere postata sui social media.