2021-03-25
La nuova corsa allo spazio accelera: 1.700 miliardi di giro d’affari nel 2040
Il settore oggi ne vale 350 ed è pronto a una crescita esponenziale anche grazie a magnati come Musk, Bezos e Branson. In Italia è appena nato il fondo di venture capital Primo space. Interessanti Avio e Officina stellareSono sempre più numerose le aziende che hanno una quota importante di fatturato legata alla conquista dello spazio. E negli Stati Uniti è stato lanciato un Etf che investe sulle principali società della space economy. «Con il Ticker ufo, il Procura space Etf è negoziabile in molte piattaforme di trading online», ricorda Salvatore Gaziano, direttore investimenti di Soldiexpert scf, «ma in Italia non è armonizzato fiscalmente e quindi eventuali plusvalenze vanno dichiarate nella dichiarazione dei redditi e sono soggette alla tassazione progressiva in base alla propria aliquota». Più comunemente, investire nella space economy è possibile posizionandosi sulle società quotate con un piede nel settore. Come la Virgin galactic di Richard Branson, che progetta da tempo voli spaziali di linea. Del resto, il turismo spaziale è uno degli sbocchi possibili su cui puntare e fra chi si gioca questa partita c’è anche Blue origin, la compagnia missilistica di Jeff Bezos. Senza dimenticare Spacex di Elon Musk, che punta ad arrivare su Marte.Il mondo aerospaziale è in forte espansione e, secondo Morgan Stanley research, la space economy vale già 350 miliardi di dollari e ha un potenziale di crescita esponenziale da qui al 2040: tra 1.100 e 1.700 miliardi di dollari.Anche in Italia il comparto è in forte espansione ed è recente il primo fondo di venture capital italiano (Primo space) specializzato nel settore spaziale che si focalizzerà su start up e Pmi dell’industria spaziale italiana, lavorando in collaborazione con il mondo accademico e della ricerca. A Piazza Affari da tempo sono quotate Avio, leader nel settore della propulsione spaziale, e Officina stellare (sull’Aim), piccola società vicentina almeno rispetto ai colossi del settore che progetta e produce telescopi ad alto contenuto tecnologico. Avio è una delle poche aziende al mondo nel settore del lancio di vettori a essere quotata in Borsa e opera nel comparto dei lanciatori e della propulsione applicata a sistemi di lancio, missili e satelliti.Il settore spaziale, però, non offre solo grandi opportunità, ma anche rischi. Il lancio di un razzo non è mai un’operazione di routine e gli azionisti di Avio lo hanno sperimentato in occasione di due lanci falliti con il titolo affondato in Borsa e ritornato alle quotazioni di molti mesi prima. Lo stesso vale per Virgin galactic che, dai 60 dollari di metà febbraio 2021, è scesa sotto i 30 dopo il rinvio dei test della navetta suborbitale Unity. Un ritardo che, di fatto, posticiperà l’inizio dei voli suborbitali commerciali e che, quindi, avrà un impatto anche sul volo suborbitale in programma con l’Aeronautica militare italiana, inizialmente previsto per il 2021.La partita anche europea resta comunque ricca con un budget di quasi 15 miliardi di euro nel prossimo triennio in vista di missioni cruciali verso la Luna e Marte. È di buon auspicio l’incontro di qualche giorno fa fra Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico italiano, e quello francese dell’Economia Bruno Le Maire. I due hanno rilanciato una «stretta collaborazione» proprio nell’aerospazio.