La Lega colpita dal coronavirus

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La Lega colpita dal coronavirus
Attilio Fontana

C'è il governatore della Lega Attilio Fontana in autoisolamento per una collaboratrice risultata positiva al coronavirus. A Bruxelles ci sono gli europarlamentari di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte a cui è stato chiesto di restare in quarantena. Ci sono almeno due parlamentari della Lega in isolamento nella zona rossa della provincia di Lodi. L'allarme Covid-19 si abbatte sulla politica italiana, in particolare quella lombarda, alle prese con un'emergenza che sembra non vedere la parola fine. La scelta del governatore Fontana di presentarsi in video mercoledì sera con tanto di mascherina (sbagliata) ha creato non pochi malumori tra maggioranza e opposizione. Critico è stato l'ex ministro del Pd Graziano Delrio («Poteva evitare»), critiche sono arrivate da Daniela Santanchè. «Non dobbiamo allarmare o spargere panico», ha detto la senatrice di Fratelli D'Italia.

In regione Lombardia non hanno abbassato le saracinesche. La conferenza stampa di ieri è stata aperta ai giornalisti. Solo Fontana è intervenuto in collegamento video dal suo ufficio. Presente come sempre anche l'assessore alla protezione Civile Pietro Foroni, che arriva da Malleo, proprio uno dei paesi nel lodigiano da dove non si può né entrare né uscire. La Lombardia continua nel pieno delle sue funzioni, mentre a Roma nelle aule di Camera e Senato iniziano a slittare i lavori. Proprio ieri è stato rinviato al 10 marzo prossimo il voto della giunta delle immunità del Senato sull'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro degli Interni Matteo Salvini, sul caso Open Arms. A comunicarlo è stato il presidente Elisabetta Casellati, al termine della riunione della giunta per il regolamento. Era previsto il voto finale, ora bisognerà attendere al meno due settimane.

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Crosetto manda l’Onu in pensione. «Ha l’encefalogramma piatto»
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.

Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.

trump orban nucleare
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.

Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.

Denuncia i bivacchi degli immigrati. Attivista francese arrestato per odio
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.

Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.

giorgetti pnrr
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Il ministro fa cadere l’illusione dei «soldi a pioggia» da Bruxelles: «Questi prestiti non sono gratis». Il Mef avrebbe potuto fare meglio, ma abbiamo voluto legarci a un mostro burocratico che ci ha limitato.

«Questi prestiti non sono gratis, costano in questo momento […] poco sopra il 3%». Finalmente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti fa luce, seppure parzialmente, sul grande mistero del costo dei prestiti che la Commissione ha erogato alla Repubblica italiana per finanziare il Pnrr. Su un totale inizialmente accordato di 122,6 miliardi, ad oggi abbiamo incassato complessivamente 104,6 miliardi erogati in sette rate a partire dall’aprile 2022. L’ottava rata potrebbe essere incassata entro fine anno, portando così a 118 miliardi il totale del prestito. La parte residua è legata agli obiettivi ed ai traguardi della nona e decima rata e dovrà essere richiesta entro il 31 agosto 2026.

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