2020-05-02
La Formula E non si ferma: piloti in pista con i simulatori virtuali
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I piloti di Formula E durante una prova al simulatore rFactor 2 (Per concessione di Formula E)
Il circus delle monoposto elettriche combatte l'emergenza coronavirus con il Race challenge at home: otto gare dal 25 aprile al 13 giugno con punti e classifiche coinvolgendo anche una selezione dei migliori gamer online e raccogliendo fondi per l'Unicef.Scuderia-E: dal 2022 potrebbe fare l'esordio nel mondiale il primo team italiano. È l'idea dell'imprenditore Gianfranco Pizzuto.Lo speciale contiene due articoli.Con le monoposto parcheggiate ai box, i circuiti chiusi e l'impossibilità di gareggiare, era necessario inventarsi qualcosa per far proseguire il campionato mondiale di Formula E appena iniziato e immediatamente interrotto dopo sole cinque gare disputate, a causa dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto tutto il mondo. È così che, dopo lo stop forzato, il circus delle auto elettriche ha deciso di far continuare il mondiale con il Formula E race challenge at home facendo gareggiare i piloti veri online con 8 gare virtuali attraverso il software di simulazione rFactor2. Vengono assegnati punti in base all'ordine di arrivo e i fondi raccolti verranno destinati all'Unicef.Il 29 febbraio scorso, sul circuito cittadino di Marrakech, si è disputata l'ultima gara su pista. Da lì in poi la Fia e la Formula E hanno deciso congiuntamente di cancellare sei gran premi (Sanya, Roma, Parigi, Seul, Giacarta e Londra) e di rinviarne due (New York, già fissato per l'11 luglio, e Berlino, data ancora da stabilire). La Formula E, attraverso un sistema di bandierine rosse (non si corre), gialle (forse si corre) e verdi (si corre) ha comunicato che al momento il mese di luglio è diventato un mese con la bandierina gialla e potrebbe essere possibile svolgere gli eventi o riprogrammarli qualora l'emergenza Covid-19 dovesse rientrare. «Puntiamo a tornare in pista il prima possibile, ma tutte le decisioni sono guidate da due priorità assolute: la salute e la sicurezza del nostro personale e dell'intera community dei team di Formula E, dei costruttori, dei partner, dei piloti e dei fan, nonché dei cittadini e dei residenti delle città in cui si svolgono le gare» - si legge su un comunicato diramato sul sito ufficiale della Formula E - «Stiamo valutando tutte le opzioni disponibili per terminare la stagione con il maggior numero possibile di gare. Nell'ambito di questa programmazione di emergenza, continuano a essere prese in considerazione soluzioni alternative, dalle gare a porte chiuse, all'utilizzo di autodromi, all'introduzione di nuovi double-header [due gran premi di seguito, ndr], fino alla possibilità di estendere la durata della stagione oltre la data finale prevista in origine».E in attesa di capire come poter riprogrammare e riprendere la stagione vera e propria ecco che il 15 aprile scorso è stata presentata ai media l'Abb Formula E race at home challenge, una competizione di esport della durata di nove settimane (un evento prova e altri otto ufficiali) con la partecipazione di tutti i team e i piloti del campionato di Formula E e una selezione dei migliori giocatori virtuali, il tutto con la partnership dell'Unicef a cui saranno devoluti gli incassi raccolti per aiutare i bambini di tutto il mondo durante l'emergenza coronavirus.Si tratta di due campionati separati ma che si svolgeranno in parallelo: da una parte i piloti dei team ufficiali di Formula E, dall'altra una selezione di gamer stabilita in base alle qualifiche online che danno accesso alla Challenge Grid. Il vincitore si aggiudica la possibilità di salire a bordo di una vera vettura di Formula E ed effettuare un giro su pista durante un weekend di gara, una volta che il campionato su strada riprenderà.Si guida comodamente da casa grazie all'utilizzo del software elettronico di simulazione messo a disposizione dalla Abb (l'azienda leader nel settore tecnologico e partner ufficiale del Fia Formula E Championship) con punti assegnati a ogni gran premio in base all'ordine di arrivo che genereranno una classifica generale utile per la gara finale fissata nella data del 13 giugno. Si corre ogni sabato a partire dal 25 aprile, giorno in cui si è disputato il primo gran premio sul circuito virtuale di Hong Kong, vinto dal tedesco Maximilian Günther, pilota della Bmw i Andretti Motorsport, considerato da tutti il favorito per la vittoria finale del campionato virtuale. Günther ha battuto Nick Cassidy della Virgin e Pascal Vehrlein della Mahindra, arrivati rispettivamente secondo e terzo. L'ex pilota della Ferrari Felipe Massa si è classificato ottavo. La curiosità più grande però è stata generata dai problemi che hanno riscontrato alcuni piloti. Se nei gran premi virtuali i guasti meccanici possono essere scongiurati grazie all'affidabilità del software, lo stesso non si può dire riguardo ai problemi causati da una non potente connessione a internet. Sam Bird, infatti, non ha potuto prendere parte ala gara proprio perché non è riuscito da casa sua a connettersi all'evento. Lucas Di Grassi e Jean-Eric Vergne hanno dovuto ritirarsi dopo una manciata di giri proprio per problemi alla rete.Per coinvolgere anche fan e appassionati di tutto il mondo è possibile seguire le gare grazie a 90 minuti di trasmissione disponibili in diretta sui canali social della Formula E, da YouTube a Facebook, passando per Twitter e Twitch.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/la-formula-e-non-si-ferma-piloti-in-pista-grazie-ai-simulatori-virtuali-2645883045.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="gianfranco-pizzuto-vuole-portare-in-formula-e-il-primo-team-italiano" data-post-id="2645883045" data-published-at="1588284750" data-use-pagination="False"> Gianfranco Pizzuto vuole portare in Formula E il primo team italiano Un team tutto italiano in Formula E a partire dal 2022. È questo il progetto portato avanti dall'imprenditore Gianfranco Pizzuto, già co-fondatore e investitore di Fisker Automotive, casa automobilistica statunitense attiva tra il 2007 e il 2013, e ora al lavoro per la realizzazione di una squadra italiana che possa presto prender parte al campionato mondiale organizzato dalla Fia e dalla Formula E.Il team si chiamerà Scuderia-E e avrà quasi sicuramente il sostegno di alcuni partner tecnici e commerciali, tra cui il proprietario dell'azienda turca di motori elettrici e batterie Imecar, Mark Lander, come ha spiegato lo stesso Pizzuto: «Le risorse economiche attualmente in nostro possesso non sono molto ampie, ma siamo in trattativa con altri possibili partner per essere pronti tra due anni. La crisi attuale che sta coinvolgendo il motorsport non aiuterà in tal senso e sappiamo le difficoltà di trovare nuove sponsorizzazioni, ma continueremo a lavorare e siamo determinati per riuscire a realizzare il nostro progetto».In un lungo post scritto su Linkedin, l'imprenditore italiano ha spiegato: «Mi piace l'idea di avviare un nuovo progetto e proseguire alcune idee con l'ingegneria elettrica e la Formula E è perfetta per questo. Ho una vasta selezione di ingegneri che hanno buone idee e l'obiettivo è quello di essere al via nel 2022» - ha dichiarato proprio Pezzuto, che ha poi aggiunto - «Mark Lander e la sua azienda hanno le capacità con conoscenza di motori e abbiamo già una forte rete di fornitori che possono svolgere questo lavoro. Dal punto di vista tecnico abbiamo gli ingredienti».