2022-12-09
La cestista per il trafficante d’armi. Dialogo Biden-Putin con gli ostaggi
Lo scambio tra Brittney Griner e Viktor Bout (che ispirò il film Lord of war) tiene vivo il canale Usa-Russia Volodymyr Zelensky però chiede le bombe a grappolo a Washington. E il Papa piange implorando la pace alla Madonna.La loro apparizione sullo scenario bellico ucraino, nelle prime azioni condotte da Mosca, era stata giustamente condannata. Le bombe a grappolo, messe al bando dalla Convenzione Onu del 2010 e vietate in oltre 100 Paesi, hanno fatto gridare «allo scandalo» in ogni conflitto in cui sono state utilizzate. La stessa Ucraina, di fronte a queste bombe sganciate da Vladimir Putin, aveva definito la Russia uno «Stato terrorista». In realtà, sia gli ucraini sia i russi hanno usato bombe a grappolo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, a fine febbraio, anche se secondo un report di Human rights watch, Mosca le ha usate in misura maggiore. Oggi, però, questo mezzo bellico sembra non essere più demonizzato da Kiev. L’Ucraina ha infatti chiesto già nei mesi scorsi all’amministrazione Biden di ottenere testate caricate con bombe a grappolo. La richiesta è senz’altro una delle più controverse che Kiev abbia fatto a Washington ma, sorprendentemente, non è ancora stata rifiutata. Il motivo non risiederebbe, però, nella riprovazione che la stessa idea dovrebbe suscitare ma nel fatto che, essendo questo tipo di arma vietato in più di 100 Paesi, serve il via libera del Congresso al trasferimento di munizioni soggetto a divieto. La risposta che gli Usa daranno genererà senz’altro critiche, come del resto imbarazzo sta creando agli Usa il fatto che Kiev inizi a condurre attacchi in territorio russo. Washington tenta di frenare e chiede a Volodymyr Zelensky di concentrarsi sulla difesa del territorio nazionale. John Kirby, direttore per la comunicazione del Consiglio di sicurezza nazionale, in una conversazione con i giornalisti, ha evidenziato che gli ucraini si stanno muovendo in autonomia. La Casa Bianca tenta con una mano di scongiurare nuovi attacchi ucraini in Russia per evitare l’escalation ma continua, con l’altra mano, a fornire armi e aiuti. Mosca, a ogni modo, ha promesso di tutelarsi con «ogni mezzo» dagli attacchi e questo riguarda anche la Crimea, dove il Cremlino teme attentati terroristici. «Ci sono rischi di terrorismo a Sebastopoli e in Crimea, Kiev continua la linea di organizzazione di attacchi, ma le informazioni in arrivo suggeriscono che la Russia sta prendendo contromisure efficaci», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Pesa ancora l’attentato al ponte di Crimea, per il quale Putin non ha cessato la sua vendetta. «Le forze russe continueranno a colpire le infrastrutture in Ucraina», ha affermatolo zar, «È stata Kiev a colpire per prima le infrastrutture». Le autorità ucraine hanno riferito che a Kiev sono state nuovamente registrate interruzioni diffuse dell’alimentazione elettrica, una misura definita necessaria per cercare di riparare la rete ed evitare incidenti. Sempre in relazione al timore di attentati, il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha arrestato due residenti della città portuale di Sebastopoli, con l’accusa di spionaggio per conto dell’intelligence ucraina (Sbu). La Russia ha avviato un procedimento penale per tradimento contro i due uomini, reato punibile in Russia con una pena fino a 20 anni di carcere. Mosca ha intanto costruito un sistema di trincee quasi continuo nel Donbass, lungo i 60 chilometri che portano da Svatove, nella regione occupata di Lugansk, a Nord della città di Lugansk, fino al confine russo, secondo la Difesa britannica. Vicino a Svatove sono dispiegate truppe di élite della prima armata corazzata delle guardie. A Sud, invece, le forze russe stanno cercando di arruolare gli abitanti di Zaporizhzhia per combattere nelle loro fila, sostituendo le perdite subite sul campo. Secondo lo Stato maggiore ucraino, a Melitopol - nella regione occupata dai russi - le autorità avrebbero emesso una convocazione per gli uomini in età di leva. La pace insomma resta molto lontana. E ieri Francesco ha implorato di nuovo la Madonna, senza riuscire a trattenere le lacrime. «Vergine Immacolata, avrei voluto portarti il ringraziamento del popolo ucraino...», ha detto il Papa in piazza di Spagna. «Ma sappiamo», ha proseguito, « che tu sei con loro e con tutti i sofferenti, così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio». Nel frattempo Brittney Griner, la cestista americana detenuta in Russia con l’accusa di detenzione di stupefacenti, è stata liberata nell’ambito di uno scambio di prigionieri tra Mosca e Washington. Tra gli uomini «restituiti» alla Russia c’è il trafficante di armi Viktor Bout: per Mosca la sua liberazione è un grande traguardo, visto che prima dell’arresto Bout - che ha ispirato il film Lord of war con Nicholas Cage - era l’uomo più ricercato dagli Usa (c’è chi sospetta un suo legame con il servizio segreto Gru). Uno scambio avvenuto nell’aeroporto emiratino di Abu Dhabi, una sorta di flashback della Guerra fredda. All’appello dei prigionieri che Biden voleva riportare a casa manca invece Paul Whelan, ex marine incarcerato in Russia dal 2018 con l’accusa di spionaggio. Whelan, al quale Biden ha assicurato che si adopererà anche per lui, si è detto «fortemente deluso» che non sia stato fatto di più per il suo rilascio.