2024-09-23
Kamala va solo nelle tv «amiche». Intanto Biden fa gaffe pure con Modi
Joe imbarazza ancora la sua vice che, fuggendo dai dibattiti «ostili», dà assist a Trump.Gode di alcuni sondaggi positivi a livello nazionale. E di certo le difficoltà di Donald Trump in North Carolina la fanno felice. Tuttavia, Kamala Harris deve fare i conti con non pochi grattacapi. E non ci riferiamo solo ai mancati endorsement del sindacato degli autotrasportatori e dell’estrema sinistra pro Pal riunita nell’Uncommitted Movement: sigle elettorali che potrebbero crearle grossi problemi in Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. No, la Harris deve affrontare anche altri nodi. In primis, le condizioni psicofisiche di Joe Biden sono sempre più imbarazzanti. L’altro ieri, durante un vertice del Quadrilateral Security Dialogue, è apparso imbambolato, non sapendo quale dei leader sul palco avrebbe dovuto presentare. «Chi è il prossimo?», ha chiesto duramente a un membro dello staff, che gli quindi ha indicato il premier indiano Narendra Modi. È chiaro che il ripetersi di questi episodi ha un impatto negativo sulla Harris. Non solo è infatti la vice di un presidente sempre più in difficoltà a svolgere il proprio ruolo, ma qualche elettore potrebbe anche storcere il naso sul fatto che l’attuale candidata dem per anni ha di fatto coperto le condizioni dell’inquilino della Casa Bianca: condizioni che erano apparse problematiche già nel 2020, per poi peggiorare visibilmente a partire dal 2022.Nel frattempo, la Harris ha accettato l’invito della Cnn per un nuovo dibattito con Trump: un invito che il tycoon ha però rifiutato, dicendo che è ormai «troppo tardi», visto che in alcuni Stati, come Virginia e Minnesota, è già possibile votare. D’altronde a maggio, quando era a capo della campagna di Biden, la presidentessa del team della Harris, Jen O’Malley Dillon, aveva sostenuto che i dibattiti avrebbero dovuto tenersi prima dell’apertura delle votazioni. Ora, premesso che Trump farebbe comunque bene ad accettare per riscattarsi dalla debole performance al confronto televisivo del 10 settembre, va detto che la vicepresidente rischia l’effetto boomerang. Sì perché, mentre Trump ha già accettato due dibattiti in network a lui storicamente ostili (Cnn a giugno e Abc a settembre), la Harris ha rifiutato un duello tv offerto da Fox News, la cui linea editoriale è notoriamente conservatrice.Insomma, la vicepresidente accetta di dibattere e di farsi intervistare solo sui network amici. Una strategia non così geniale, perché una delle necessità più urgenti della Harris è quella di scrollarsi di dosso l’immagine di candidata preimpostata e fumosa: un obiettivo che di certo non riuscirà a conseguire, accettando confronti e interviste solo in ambienti protetti, con intervistatori più o meno compiacenti e moderatori apertamente dalla sua parte. E infatti attenzione: nonostante al dibattito del 10 settembre Trump abbia deluso le aspettative, The Hill ha riferito che la performance della Harris, quella sera, non è riuscita a darle un netto vantaggio negli Stati in bilico.Ma la Harris deve guardarsi anche da un altro problema: un sondaggio Ipsos ha rilevato che il 54% degli americani è favorevole ai rimpatri in massa degli immigrati irregolari. Trump, che ha escluso di ripresentarsi nel 2028 in caso di sconfitta a novembre, ha detto che, se tornerà presidente, chiederà al Congresso di approvare una legge per vietare le cosiddette «città santuario»: quei Comuni, cioè, che ospitano clandestini, rifiutandosi di cooperare con le forze dell’ordine federali. Dall’altra parte, il vice della Harris, Tim Walz, ha adottato misure assai aperturiste in materia migratoria da governatore del Minnesota. Inoltre, nel 2018, disse che le autorità statali non avrebbero dovuto collaborare con quelle federali sull’immigrazione clandestina. Va da sé che, visti i sondaggi, questa posizione potrebbe tornare a perseguitare la Harris.Infine, la vicepresidente ha annunciato che non parteciperà alla Al Smith Dinner: storica cena di gala, organizzata dall’arcidiocesi di New York per scopi caritatevoli, a cui tradizionalmente prendono parte i candidati presidenziali. La Harris, che ha rilevanti problemi con il voto dei cattolici, vuole alienarsi ancora di più le loro simpatie?