2022-03-28
Girare l'Italia a bordo dei treni storici per riappropriarci del tempo
True
Sono diversi gli itinerari storici che è possibile percorrere in treno. Dall’Abruzzo al Molise, dalla Lombardia al Piemonte, vi proponiamo un breve viaggio di quattro tappe da percorrere lungo lo Stivale, per un modo di viaggiare facile da organizzare, sia per l’impegno richiesto che per i prezzi e l’accessibilità.Lo speciale contiene un articolo e quattro approfondimenti.Viaggiare a bordo di un treno storico è sicuramente una di quelle esperienze che, prima o poi, vanno fatte, perché ci ricordano com’eravamo e cosa significa viaggiare lentamente: difficile che questi convogli superino i 50 chilometri orari.Da anni non si fa altro che parlare della sindrome di wanderlust, una «malattia» di cui soffrirebbero i viaggiatori incalliti. E se guarissimo da questo morbo? In effetti l’espressione, che originariamente si riferisce a un sentimento tipicamente romantico, nella sua accezione moderna può assumere dei significati ambivalenti: parla sì del desiderio di vagare, ma comunica anche la frenesia dei tempi, la pretesa di avere tutto e subito. Dov’è finito l’anelito del poeta tedesco Friedrich Rückert, che per primo utilizzò questo termine nel suo componimento «Le tre fonti»?Escludendo gli ultimi due anni dal discorso, si può dire che i viaggi, nel tempo, siano diventati come caramelle: uno tira l’altro. Un modo di intenderli, se vogliamo, un po’ bulimico e ben poco approfondito. Paradossalmente, è stata proprio la pandemia a riportarci ai ritmi lenti di genitori e nonni, facendoci riscoprire luoghi a due passi da casa e il gusto della calma. Insomma, si è fatta di necessità virtù.Ciò che è successo nell’ultimo biennio – forse più durante la fase iniziale che in questo preciso momento – è servito ad alcuni a ricaricare le batterie e a capire che si può fare a meno della fretta, dei rapporti usa e getta e delle cose inutili. Cose versus esperienze: queste ultime hanno avuto la meglio tra le coscienze assopite di una gran parte di italiani, desiderosi di metterne a frutto poche ma buone. Occorrevano delle costrizioni dall’esterno per arrivare a un minimo di consapevolezza? Una domanda che aprirebbe capitoli interi, compreso quello sulle nostre dittature interne: anche la moltitudine di viaggi e la loro fugacità, forse, ne facevano parte. Quante volte abbiamo scelto una meta solo per poi farne mostra o per essere come gli altri?Ecco allora che i viaggi a bordo dei treni storici italiani vengono in soccorso di quanti hanno bisogno di riappropriarsi della dimensione tempo. Non è certo nuovo il concetto di slow tourism, ma mai come in questo periodo possiamo apprezzarne i frutti. i Il turismo lento è una sorta di mindfulness itinerante, che ci consente di godere appieno della natura, di noi stessi e di chi ci sta accanto. Per una volta, mettiamo da parte la convinzione che viaggiare coincida necessariamente con l’andare dall’altra parte del mondo, e immergiamoci in un altro tipo di viaggio, che accorcia le distanze, ma allunga le ore e i minuti a nostra disposizione.Sono diversi gli itinerari storici che è possibile percorrere in treno. Dall’Abruzzo al Molise, dalla Lombardia al Piemonte: poche sono le regioni escluse.Un modo di viaggiare, quello a bordo dei treni storici, facile da organizzare, sia per l’impegno richiesto che per i prezzi e l’accessibilità. Fuori da finestrini, il paesaggio e la storia scorrono lentamente. Le carrozze di un tempo ci riportano all’infanzia e sarà davvero come fare un salto indietro di qualche decade. Le soste sono poi strategiche: toccano borghi e città il più delle volte ritenuti marginali, ma che invece hanno moltissimo da offrire, sia a livello di esperienze che di aneddoti, monumenti e scenari naturali.Non è nemmeno necessario preparare i bagagli, visto che un viaggio di questo genere può durare anche un solo giorno: sta a noi decidere itinerari e tempo a disposizione. L’ideale sarebbe unire più esperienze in una: partire e tornare da diverse stazioni, per girare l’Italia in modo del tutto differente dal solito, evitando così anche le folle, concentrate nei soliti luoghi.I viaggi sui treni storici sono perfetti per le famiglie, perché regalano tempo di qualità e consentono di riposare tra una tappa e l’altra. Ma come si prenota un viaggio del genere? Compilando il modulo di richiesta informazioni presente sul sito di Fondazione FS Italiane. Per alcune tratte non ci sono ancora informazioni aggiornate, ma gli organizzatori si premurano di dire che le comunicheranno non appena disponibili.Adesso possiamo partire alla volta di quattro incredibili itinerari.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-treni-storici-riappropriarci-tempo-2657050379.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="piemonte" data-post-id="2657050379" data-published-at="1648472661" data-use-pagination="False"> Piemonte iStock Gli amanti delle locomotive a vapore e degli anni Trenta tutti possono fare un viaggio dal titolo accattivante: «TrEno: Canelli e le Cattedrali Sotterranee».Questa volta siamo in Piemonte, tra le province di Asti e Torino. Si parte dal capoluogo piemontese e si arriva nel borgo di Canelli (premiato dall’Unesco per le sue cattedrali sotterranee), attraversando le colline delle Langhe, Monferrato e Roero.Un viaggio che – il nome è tutto un programma – si incentra non solo sulle bellezze naturalistiche e storico-artistiche, ma anche sulla celeberrima enogastronomia locale.Con Fondazione FS Italiane si possono fare vari tipi di esperienza, che includono la visita alle Cattedrali Sotterranee BOSCA e CONTRATTO, un giro del borgo di Canelli, pranzi e degustazioni.Ma cosa sono queste Cattedrali? Si tratta di cantine storiche, definite cattedrali per via della profondità (raggiungono i 32 metri sotto terra e i 20 km di estensione). Architetture affascinanti, all’interno delle quali il vino fermenta a una temperatura costante. Del resto, siamo pur sempre nel luogo dell’ottimo Asti Spumante. Il borgo di Canelli è famoso anche per la sua “via degli innamorati” (la Sternia), che si chiama così non solo per via del suo romanticismo, ma anche perché qui l’illustratore francese Raymond Pynet dipinse una tavola con i suoi “fidanzatini”.Per prenotare questo viaggio, basta andare su TrEno, dove scegliere tra varie esperienze.Dormire a CanelliCasa Vacanze I Grappoli, Regione Sant’Antonio 129: perfetta per la posizione e se si ha bisogno di relax;I Tre Poggi Dimora di Charme, Regione Merlini 22: immersa nella natura, spicca per la sua bellissima struttura.Mangiare a CanelliOsteria dei Meravigliati, via Giovanni Battista Giuliani 29: nel centro storico, offre interessanti piatti della cucina piemontese;Ristorantino 'n Cá 'd Basan di Roberto Bazzano, Via Giovanni Battista Giuliani 14: da provare i plin (ossia gli agnolotti piemontesi) fritti.Ristorante Piantagrane, via Ottavio Riccadonna: piatti della tradizione fatti in casa. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-treni-storici-riappropriarci-tempo-2657050379.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="laveno" data-post-id="2657050379" data-published-at="1648472661" data-use-pagination="False"> Laveno iStock Da Milano Centrale al Lago Maggiore: con il Laveno Express il viaggio ha un sapore decisamente vintage.Questo treno, infatti, ha una locomotiva a vapore e carrozze degli anni ’30. Insomma, si viaggia nello stile dei signori di un tempo, i cui vestiti erano morbidi e glamour, come l’eleganza dell’epoca.La tratta prevedere fermate intermedie a Rho, Busto Arsizio e Gallarate. Si parte alle 09.42 e si arriva a Laveno-Mombello alle 11.58.Siamo in provincia di Varese, sulla sponda orientale del Lago Maggiore. Obbligatorio passeggiare sul lungolago, puntellato da piccole spiagge, ma anche spingersi fino alle bellissime Isole Borromee, prendendo uno dei tanti battelli che partono da qui. Ad attirare maggiormente l’attenzione è l’Isola Madre, con il suo palazzo cinquecentesco immerso in un giardino botanico ricco di piante e fiori esotici.Cosa c’è da vedere a Laveno, oltre al lago? Sicuramente il Parco Forte Castello, bene FAI (Fondo Ambiente Italiano). Il Forte Castello faceva parte del sistema difensivo austriaco, anche se le mura che lo cingono sono di origine medievale. Da qui, oltretutto, si può godere di un magnifico panorama sul lago e sulle Alpi.Meritevoli di attenzione sono anche il MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico, la settecentesca Villa De Angeli – Frua e, in generale, il centro storico di questo borgo-gioiello.Chicca del luogo è la sua funivia, che porta a Poggio Sant’Elsa. Vietato a chi soffre di vertigini, visto che si tratta di cabine aperte. È possibile comprare il biglietto sul sito di Trenitalia, ma anche nelle biglietterie e nelle agenzie di viaggio abilitate. Infine a bordo treno senza maggiorazione.Dormire a LavenoLocanda Pozzetto, via Montecristo 23: splendida vista assicurata;Foresteria Hostaria Del Golfo, piazza Marchetti 2: anche in questo caso il punto forte è la vista;Mangiare a LavenoBarlafüs, via Cesare Battisti 1: si può anche fare l’aperi-pranzo;Calianna ristorante e affittacamere, via Don C. Tinelli 19: cucina casalinga e ottime materie prime;Ristorante Funivia, via Don C. Tinelli 15: alla fine della traversata in funivia, un ristorante panoramico che ripaga di tutto. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-treni-storici-riappropriarci-tempo-2657050379.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="toscana" data-post-id="2657050379" data-published-at="1648472661" data-use-pagination="False"> Toscana Castelnuovo di Garfagnana (iStock) Se ancora non si hanno le idee chiare su cosa fare a Pasquetta, arriva in soccorso un treno storico tutto toscano: un viaggio che da Pistoia porta a Castelnuovo di Garfagnana, meta della «Festa del’aria e del volo – Pasquetta tra le nuvole».All’interno della Fortezza di Mont’Alfonso, infatti, artisti di strada si esibiranno tra aquiloni, gonfiabili e altri oggetti aventi a che fare con l’aria. Non solo: sarà anche possibile sorvolare la valle in elicottero, tanto per fare un passaggio drastico da un mezzo storico come il treno a vapore e un altro più attuale.Il treno, che passa da Montecatini Terme e Lucca e impiega poco più di 3 ore per arrivare a destinazione, torna a Pistoia in serata. Se però ci si vuole fermare per più tempo a Castelnuovo di Garfagnana, bisogna sapere che ci sono alcuni must: il ponte in pietra di Santa Lucia, per esempio, che porta al centro storico di questo bel borgo toscano.Imperdibile il Duomo, dov’è possibile ammirare – tra le altre cose - la Pala di San Giuseppe, proveniente dalla bottega di Andrea della Robbia.Per arrivare alla Fortezza di Mont’Alfonso, invece, bisogna percorrere il Sentiero dell’Ariosto, un percorso ad anello di circa 5 km dedicato al poeta, che visse qui per tre anni (fu Governatore della Garfagnana). Non per niente la tratta parte proprio dalla Rocca Ariostesca, struttura militare che fu sede del governo estense. Ma se Castelnuovo Garfagnana è visitabile in un giorno, il resto della Garfagnana richiede più tempo: dal borgo di San Romano a Barga, da Gallicano a Orrido di Botri, ci si può solo sbizzarrire tra chiese, borghi e una natura dal grande fascino.Per informazioni e prenotazioni: Telefono: 0573 367158 / 329 4709121Mail: samuela@antologiaviaggi.itDormire a Castelnuovo GarfagnanaVilla Bertagni, via del Colleto, Torrite: splendida villa del ‘500 con camere di charme;Cottage House Il Palazzetto, Località Palazzetto: casa vacanze dotata di piccola piscina idromassaggio.Mangiare a Castelnuovo GarfagnanaLa Bottega del Fattore 2, via Francesco Azzi 1A: ottime le pappardelle al cinghiale;Al Teatro – Laboratorio del Gusto, via Roma 29: da provare la bistecca di angus;Ariosteria, via Garibaldi 1/a: piatti semplici e buoni hamburger. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/italia-treni-storici-riappropriarci-tempo-2657050379.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="abruzzo" data-post-id="2657050379" data-published-at="1648472661" data-use-pagination="False"> Abruzzo Castel di Sangro (iStock) Figuriamoci se l’Abruzzo, con la sua meravigliosa natura, non è un luogo ideale da attraversare a bordo di un treno storico: lo si può fare, per esempio, da Sulmona a Castel di Sangro, risalendo la Valle Peligna e il Colle Mitra e attraversando il Parco della Majella.Si tratta di un viaggio ad alta quota, visto che in alcuni punti si superano i 1200 metri. Questa tratta prevede delle soste intermedie: prima a Campo di Giove, poi ad Alfedena-Scontrone e, infine, a Castel di Sangro.Se a Campo di Giove si può respirare l’aria delle faggete secolari e l’atmosfera di un borgo ricco di edifici storici, ad Alfedena-Scontrone è possibile (previa prenotazione) partecipare a visite guidate, come quella al parco fluviale del Rio Torto.Infine Castel di Sangro: famoso per la sua Civita (la parte più alta e antica del centro), ha molto da offrire, tra cui il castello medievale e, soprattutto, la natura nella quale è inserito: chiese, conventi e musei sono circondati dalle montagne e da località immolate soprattutto agli sport invernali.Fermarsi a Castel di Sagro per più giorni significa poter andare alla scoperta di borghi come Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso.Il viaggio in treno dura circa 4 ore. Per maggiori informazioni, basta scrivere a info@ferroviadeiparchi.itgruppi@ferroviadeiparchi.it o chiamare i numeri 0872 222 199 e 329 157 0466.Dormire a Castel di SangroI Tre Noci, SS 17 KM 149+500: appartamenti confortevoli situati in ottima posizione;B&B Il Prugnolo, via chiusette 8: ottimo bed and breakfast in posizione centrale.Mangiare a Castel di SangroFuori dal Gregge Castel di Sangro, via Umberto I: da provare – neanche a dirlo – gli arrosticini;Ristorante Vittoria, Corso Vittorio Emanuele 91: piatto forte il baccalà;Ristorante Materia Prima, Località P.le Prato Cardillo: ristorante sul lago che offre piatti ricercati.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 16 settembre con Carlo Cambi
Il killer di Charlie Kirk, Tyler Robinson (Ansa)