2020-07-23
Italia, Svezia e Inghilterra aprono il cantiere Tempest. L'unico vero caccia europeo
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Un accordo importante quello confermato dall'avvio del dialogo industriale tra Regno Unito, Italia e Svezia per la realizzazione del programma Fcas Tempest, ovvero il caccia che sostituirà l'attuale generazione di velivoli F-35 ed Eurofighter per la supremazia aerea. Le industrie nazionali coinvolte sono le principali società inglesi della Difesa (Bae Systems, Leonardo UK, Rolls Royce e Mbda UK), quelle italiane (Leonardo, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia) e anche quelle svedesi (Saab e Gkn Aerospace).
Un accordo importante quello confermato dall'avvio del dialogo industriale tra Regno Unito, Italia e Svezia per la realizzazione del programma Fcas Tempest, ovvero il caccia che sostituirà l'attuale generazione di velivoli F-35 ed Eurofighter per la supremazia aerea. Le industrie nazionali coinvolte sono le principali società inglesi della Difesa (Bae Systems, Leonardo UK, Rolls Royce e Mbda UK), quelle italiane (Leonardo, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia) e anche quelle svedesi (Saab e Gkn Aerospace). Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, ha dichiarato: «Le industrie coinvolte sono pienamente consapevoli di partecipare a un passaggio storico. Il Tempest infatti sarà la base di un sistema transnazionale di difesa che si estenderà ben oltre la componente area. Garantirà enormi benefici economici e significativi progressi industriali e tecnologici per l'Italia e per i nostri partner. Siamo convinti che avviare quest'iniziativa nel modo giusto consentirà alle industrie dell'aerospazio e difesa dei tre Paesi di prosperare per generazioni». Il Tempest sarà un «sistema di sistemi» in grado di sconfiggere la minaccia e raggiungere con successo gli effetti desiderati nelle operazioni, ma anche un metodo innovativo per raggiungere il massimo sviluppo e la massima efficienza di produzione riducendo costi e tempi di sviluppo a circa la metà rispetto a ciò che finora è stato fatto su grandi programmi come l'F-35 e l'Eurofighter. «Abbiamo bisogno di un cambio di gioco e di nuovi approcci», ha affermato Dave Holmes, direttore di produzione di Bae Systems. «è importante per mantenere e nutrire le competenze nazionali. Il Tempest deve guidare un cambiamento di passo. Al centro del programma di sviluppo c'è quindi una maggiore collaborazione con Italia e Svezia. Lavorare insieme non solo attira innovazioni da ogni parte del settore, coinvolgendo anche le piccole e medie aziende, ma riduce notevolmente la duplicazione degli sforzi e quindi dei costi». Micael Johansson, Ad Saab, ha dichiarato: «La difesa aerea è una componente chiave della politica di difesa della Svezia, fondamentale per la sicurezza nazionale. Stiamo seguendo un percorso finalizzato a rimanere all’avanguardia nel Combat Air. Siamo lieti di approfondire le nostre relazioni con l'industria italiana. Il nostro annuncio di un investimento iniziale da 50 milioni di sterline e la creazione di un nuovo centro Fcas nel Regno Unito, contribuiranno a rafforzare le relazioni con gli altri partner e il ministero della Difesa britannico».E' ora chiaro che i tre Paesi partecipanti sono allineati per quanto riguarda la visione nazionale per l'industria, la difesa e l'economia. Regno Unito e l'Italia, per esempio, hanno entrambi operato gli stessi tipi di aeromobili negli ultimi decenni, come il Tornado, il Typhoon e l'F-35 ed entrambi hanno lavorato come partner principali nei programmi industriali che li hanno sviluppati e prodotti. Per quanto riguarda il Regno Unito, la squadra del Tempest ha ottenuto notevoli successi in un breve periodo di tempo ed è sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi mentre si prepara a presentare al Governo il piano definitivo al fine di ottenere maggiori finanziamenti. Dal lancio del programma, avvenuto a Farnborough nel luglio 2018, il consorzio ha in corso oltre 60 dimostrazioni tecnologiche, alcune delle quali mostrano già alti livelli di maturità. Altri comparti hanno raggiunto i risultati desiderati con solo il 10% della forza lavoro richiesta in passato per assolvere compiti simili usando metodi tradizionali. Al momento sul programma Fcas Tempest stanno lavorando circa 1.500 persone soltanto nel Regno Unito e il nuovo approccio allo sviluppo del caccia prevede l'introduzione di tecnologia e metodi finora al di fuori del settore della difesa, come le ricadute derivanti dall'energetica, dal nucleare e dal cruciale settore della sicurezza informatica. La Svezia, grazie all'importante esperienza che deriva dalla creazione del velivolo Saab Gripen, avrà un ruolo fondamentale per fornire al Tempest efficacia operativa anche in territori climaticamente ostili, favorendo al contempo le possibilità di esportazione. Pasquale Di Bartolomeo, Ad di Mbda Italia ed executive group director Sales & Business Development di Mbda, ha dichiarato: «È motivo di grande orgoglio per Mbda Italia di far parte in maniera significativa del programma Tempest, che sarà al centro degli asset difensivi dei Paesi partecipanti nei decenni a venire. La nostra presenza nel programma è infatti centrale per garantire i sistemi d’arma di nuova generazione e la loro integrazione, in particolare mettendo a disposizione le nostre eccellenze nell’ambito dei sistemi di guida e navigazione. Queste eccellenze contribuiranno a un progetto all’avanguardia che esprime la capacità di costruire ancora una volta una difesa aerea di respiro europeo, mettendo a fattor comune le migliori capacità di ogni singola nazione partecipante».Già lo scorso anno uno studio trilaterale aveva rivelato risultati incoraggianti in termini di benefici per le nazioni partner del programma, permettendo di conservare le competenze nazionali altamente specializzate e di garantire la loro posizione nel settore della difesa a livello globale, pur mantenendo libertà d'azione nazionale. Un caratteristica che differenzia il Tempest dal suo concorrente franco-tedesco-spagnolo verso il quale si stanno indirizzando i finanziamenti (75 milioni di euro da ogni nazione) e gli studi per definirne le caratteristiche principali. Il Tempest pare avere una marcia in più perché i suoi attori sanno esattamente che cosa faranno, mentre i colleghi legati a Berlino, Parigi e Madrid stanno ancora affrontando il nodo delle competenze. Il Bundestag teme infatti che il ruolo francese della Dassault Aviation, Thales e Safran sia dominante su quello tedesco legato a Mtu Aero Engines. E seppure i due programmi Fcas avranno in comune la partecipazione di Mbda per la missilistica, quindi anche dell'Italia, la Merkel vorrebbe legare il programma del caccia a quello del nuovo euro-carroarmato del futuro, dove i ruoli tra Germania e Francia hanno un peso invertito. E mentre per il Tempest Italia, Regno Unito e Svezia sono d'accordo di sviluppare la versione da esportazione, Berlino non gradisce le ambizioni commerciali di Parigi, che a sua volta non nasconde scetticismo sul nuovo carro armato. Dunque il Tempest potrebbe nascere e volare ben prima del suo concorrente, che nei sogni europeisti di Macron dovrebbe decollare nel 2026 ed entrare in servizio nel 2030.