2022-03-01
Gli invisibili: i ragazzi subiscono le discriminazioni e iniziano a soffrire di depressione
Hanno tolto loro diritti e servizi in modo arbitrario. Sono diventati capri espiatori senza alcun fondamento scientifico. Vengono dileggiati, mostrificati o ignorati dall'opinione pubblica. Di fatto, sono milioni gli "invisibili" che, a prescindere dalla bontà o meno delle loro ragioni, vengono privati del lavoro e non solo in virtù di provvedimenti spericolati e quasi unici nelle democrazie occidentali. Vogliamo raccontare - anche - le loro storie. Scriveteci a invisibili@laverita.infoHo già gli anticorpi che fanno benissimo il loro dovereIo ho preso il virus e sono stato messo in isolamento il 24 febbraio 2021. Ebbene il 24 dello scorso mese ho fatto un anno senza reinfettarmi. I miei anticorpi stanno lavorando bene e mi hanno fatto superare la variante Delta 1, la variante Delta 2 e la Omicron, la più veloce e infettare, eppure sono un invisibile... Secondo la logica medica io dovrei essere un esempio di salute invece sono senza più diritti. Voi mi chiederete: perché non si è vaccinata dopo i sei mesi dalla guarigione? Non mi sono vaccinata perché a ottobre ho fatto il sierologico e il mio medico mi ha detto che sono ben coperta e i fatti lo stanno confermando. Ora però sono senza lasciapassare! Andrebbe condotto uno studio serio su noi guariti invece di buttarci fuori dalla società.Daniela PetroccoMio fratello sospeso deve farsi mantenere da due pensionatiScrivo per conto di mio fratello, di anni 53, lavoratore sospeso presso l’azienda sanitaria della sua città. È stato sospeso dal 15 dicembre pur non essendo un operatore sanitario, ma un operatore tecnico (ha l’incarico di magazziniere e non si reca nei reparti, non è a contatto con i pazienti e dal 15 ottobre 2021 si sottoponeva a tamponi ogni 48 ore per poter accedere alla struttura). Oltretutto è assunto come categoria protetta in quanto ha un’invalidità del 70%. Attualmente vive con i nostri genitori e ha deciso in libera volontà di non sottoporsi a un farmaco sperimentale di cui non si conoscono potenziali effetti nei confronti della sua grave patologia. Il medico di base non ha potuto fargli l’esenzione perché ha le mani legate. Sono due mesi che è a casa, sospeso senza stipendio, ed è a carico dei miei genitori che sono pensionati. Questa testimonianza immagino si unisca a centinaia di migliaia di altre di persone sospese dal lavoro e persone che si fanno tamponi tre volte alla settimana per poter lavorare. In uno Stato democratico trovo assurdo che si neghino i principali diritti garantiti dalla Costituzione.Francesco SigaliniA una madre puoi toccare tutto eccetto i figliHo pensato a lungo prima di scrivere questa lettera, ero convinta che la mia pazienza riuscisse ancora a sopportare gli innumerevoli soprusi che da molti mesi si consumano nel nostro Paese, ma la misura ormai è colma e la brocca è piena. Dal 15 dicembre la categoria a cui appartengo e cioè quella dei docenti è stata costretta, con un vero e proprio ricatto, a dover decidere se farsi vaccinare o continuare a lavorare. Ma per gran parte dell’opinione pubblica il «giorno della vergogna» è scattato solo il 15 di febbraio, quando anche gli over 50 sono stati sottoposti allo stesso ricatto. Nel frattempo molti docenti da due mesi circa sono già senza stipendio, puniti semplicemente perché hanno voluto esercitare il proprio diritto alla libertà. Questo mi ha fatto male, tanto, perché anch’io ho dovuto lottare contro me stessa per accettare un’imposizione che ormai, è evidente, non ha nulla di scientifico, perché questa benedetta certificazione verde non garantisce l’immunità e non preserva la comunità dal contagio.Ma non è questo ciò che mi ha fatto più male: non è aver subito gli sguardi sprezzanti di colleghi, amici e pure familiari che mi hanno considerata una aliena, una irresponsabile, questo l’ho superato, anche con le lacrime. Ciò che mi ha profondamente ferito e continua a ferirmi e farmi arrabbiare è la discriminazione subita dai ragazzi. Adolescenti e bambini perfettamente sani, per cui i genitori hanno ancora il sacrosanto diritto di decidere se un trattamento sanitario può far bene oppure no, trattati come appestati, come criminali. Parlo da mamma di tre ragazzi adolescenti, che, a detta di due deputate del Pd, hanno la «colpa» di avere genitori che hanno scelto di non vaccinarli. È assurdo: non è ingiusta la certificazione verde, sono cattivi i genitori che decidono in piena libertà, visto che non c’è obbligo e non si sta trasgredendo a nessuna legge, di non farli vaccinare. E allora vai a mettere i figli contro i genitori, dopo aver messo ormai tutti contro tutti, dopo aver creato le categorie dei vaccinati buoni e dei non vaccinati cattivi. Ecco: a dicembre la mia famiglia si è ammalata di Covid, grazie a Dio in forma lieve: su cinque persone, quattro sono risultate positive, ma il più piccolo invece no. Perciò la mia famiglia adesso è nella situazione per cui quattro persone hanno il super green pass e una, colpevole di non essersi ammalata e di non essere stata vaccinata, è fuori dalla società. Per comprargli un paio di scarpe devo sperare che non ci controllino all’ingresso; se la sua classe avesse due positivi lui sarebbe l’unico a fare la Dad; sport, così importante in questa fase di crescita, assolutamente vietato perché per la società mio figlio di 13 anni, sano, sanissimo, è un pericolo. Nessuna possibilità di viaggiare sui mezzi pubblici, nessuna possibilità di festeggiare il suo compleanno in pizzeria, tutto questo nel silenzio e nell’accondiscendenza della maggior parte degli Italiani.Sono stanca: ho sempre insegnato ai miei figli e ai miei alunni che la verità va sempre protetta, che le proprie convinzioni, quando sono coerenti e fondate, devono essere difese a denti stretti, anche se intorno a te rimane il deserto; ho sempre insegnato che siamo fortunati a vivere in un Paese come l’Italia, dove la libertà è ancora un valore, o almeno lo era fino a qualche tempo fa; un Paese in cui l’accoglienza è il biglietto da visita. Ma ora sono stanca, non sono più disposta ad accettare nulla perché quando a un genitore vengono toccati i figli allora davvero la pazienza va a farsi benedire. Non entrerò nei negozi in cui mi verrà chiesto il green pass, non viaggerò con i mezzi pubblici, non farò weekend in albergo, l’economia con me non girerà e se questa follia continuerà ancora e verrà spacciata come «la nuova normalità» allora anche l’Italia non vedrà più né me né la mia famiglia: a volte i nuovi inizi possono essere rinascite.Cristina LanotteLa paura del virus ci ha tolto la nostra umanitàHo 27 anni, studio filosofia e nel fine settimana faccio il cameriere per cercare di essere indipendente nel pagamento delle tasse universitarie e dei libri. I miei studi mi hanno consentito di sfruttare il mestiere che svolgo occasionalmente per ricavare delle informazioni «antropologiche». All’inizio, quando i più confidavano ancora in una qualche utilità della tessera verde, erano i clienti stessi a esigere una verifica della medesima. Verso fine novembre un signore di circa 60 anni si è addirittura alterato: nonostante il suo tavolo fosse a distanza di più di 4 metri dagli altri, voleva avere la certezza di essere tra persone vaccinate. Mi sono permesso di affermare che il green pass non è garanzia di immunità ma la risposta che ho ricevuto è stata brutale: «Lei deve far rispettare la legge! Se la legge dice questo, così dev’essere». Interessante questa affermazione. Mi sono chiesto: ma le leggi hanno origine divina o sono fatte da uomini? E gli uomini non conoscono l’errore? Ho dunque visto nella risposta del signore un’assenza di capacità critica e una coscienza resa sorda dal «rumore» mediatico. Qualche mese più tardi, intorno alla metà di gennaio 2022, versando del vino a un tavolo, ho sentito dire: «Sapete che Marco e sua moglie hanno preso il Covid? Ma gli sta bene, sono dei no vax!». Anche in questo caso, con le dovute maniere, mi sono permesso di affermare che avere il vaccino non è garanzia di immunità facendo l’esempio di mia sorella che, con due punture già fatte, era a casa con 39 di febbre da tre giorni. Ormai pensavo che la questione fosse chiara a tutti, dal momento che nel periodo natalizio c’è stata un’esplosione di infezioni che non ha fatto distinzione tra vaccinati e no, ma non era così. Il signore, stupito, ha esordito dicendo: «No, dici davvero? Ma siete sicuri che è Covid?». Avrei tanti altri esempi da riportare - come quello di un conoscente che mentre mi parlava fuori da un bar mi ha detto: «La vedi quella là? È una no vax: le ho detto che è meglio se passa lontano quando ci sono io» (la signora non può più andare al parco a chiacchierare con i suoi amici perché non la vogliono: le hanno tolto il saluto e si conoscono da 40 anni!).Mi chiedo: è più importante rispettare una legge o conoscere la verità? Obbedire in silenzio e con fiducia - accettando passivamente l’introduzione di tessere discriminatorie nella nostra vita - oppure lottare per valori più elevati? Per paura di un virus vale la pena rinunciare alla nostra umanità? Ormai non viviamo ma sopravviviamo e ci aggrappiamo egoisticamente a un’esistenza puramente biologica. Nicola FantiniDa vittima sono diventato un untoreHo 65 anni, abito a Bergamo e purtroppo il 17 marzo 2020 alle ore 15.30 sia io sia mia moglie siamo stati ricoverati per il Covid. Io sono finito in rianimazione mentre mia moglie, fortunatamente, in un reparto ordinario. Ho vissuto giorni terribili, specialmente i primi in rianimazione dove ho assistito alla morte di persone accanto a me. In questo momento sto scrivendo queste poche parole con la sensazione di terrore ancora ben presente nella mia mente. Io ho una serie importante di patologie soprattutto respiratorie e ultimamente la situazione dei polmoni si è ulteriormente complicata. Ho fatto molte visite pneumologiche e l’andamento non è dei migliori, sto cercando di convivere con il mio aggravamento. Durante ogni accertamento ho cercato di approfondire con gli specialisti quali potrebbero essere gli effetti di una vaccinazione e se sia utile, ma nessuno sa dirmi nulla e tutti si trincerano dietro alla retorica del: «Ci si deve vaccinare». Il mio medico curante, anche più volte sollecitato, non mi ha mai dato risposta (considerate che dalla fine di febbraio 2020 non ci ha più ricevuti in ambulatorio). Da un anno a questa parte ho deciso di effettuare gli esami sierologici per verificare se il mio sistema immunitario si stia difendendo e ho scoperto di avere una notevole crescita di anticorpi Igg (l’ultimo controllo effettuato l’11 gennaio 2022 ha misurato una presenza di 1.250 Bau/ml a fronte di una soglia di positività di 33,8 Bau/ml), con questi risultati dopo due anni circa mi sento personalmente tranquillo. Sono pensionato e quindi non ho problemi per il green pass, vivo rinchiuso, la spesa la ordino online e la vado a ritirare in un drive in, per il resto me la cavo. Il principale problema è che nessun medico sa darmi indicazioni in merito agli effetti di una vaccinazione. La valutazione personale di rischi/benefici mi convince che non valga assolutamente la pena di rischiare ulteriori aggravamenti. Intanto almeno convivo con i miei problemi... Mi sono rassegnato a evitare tutti i luoghi che ritengo pericolosi, e, ad esempio, non posso più nemmeno trascorrere una serata in pizzeria con i miei figli rimanendo invisibile e in attesa che mi inviino la multa di 100 euro. Ora mi sento trasformato da vittima a untore per colpa di persone che parlano tanto a sproposito e non hanno nessuna decenza e rispetto per gli altri.Franco ValleAll’estero ignorano le nostre regole in quanto assurdeNon sono un invisibile, ma vi voglio raccontare la mia esperienza, a dimostrazione di quanto valgano e quanto servano le disposizioni del governo italiano e, in particolare, del ministro Roberto Speranza. Ero in Finlandia, insieme con mia moglie e mia figlia (per le festività natalizie che abbiamo trascorso a casa di nostro figlio con nuora e nipotini), quando abbiamo appreso che, per poter tornare in Italia (ancorché tutti vaccinati con le due dosi previste), avremmo dovuto presentare il tampone negativo effettuato entro le 24 ore antecedenti l’arrivo per poter salire su un aereo. Trovata una struttura in centro a Helsinki, abbiamo provveduto a farci fare il test, che è risultato negativo. Arrivati al check in nessuno ci ha chiesto di presentare il documento attestante la nostra negatività al Covid-19, così come al momento dell’imbarco. Siamo rimasti un po’ delusi, ma abbiamo pensato che al nostro ingresso in Italia sicuramente le forze dell’ordine avrebbero provveduto a richiederci il prezioso documento. Niente affatto: nessun controllo di nessun tipo, neanche a campione. E pensare che avevamo speso ben 300 euro per ottenere l’agognato lasciapassare.Domanda: a cosa servono certe disposizioni vessatorie, vendute dal nostro ministro Speranza come misure necessarie per evitare l’importazione del virus nel nostro Paese, se poi nessuno si preoccupa di accertarsi che vengano rispettate? Noi arrivavamo da un Paese comunitario, ma in Finlandia si sarebbero potuti imbarcare, sullo stesso nostro volo, cittadini di altre nazioni o italiani provenienti da altri Paesi con pericolosi focolai di coronavirus, magari non vaccinati e senza tampone. Viene da pensare che le imposizioni del nostro governo negli altri Stati europei (dove non danno peso al nostro green pass) vengano considerate per quello che sono: coercizioni senza fondamento scientifico.Sergio RinettiGli adolescenti hanno bisogno di vera normalitàVoglio raccontare l’evidente situazione di discriminazione e ricatto a cui vengono sottoposti ragazzi e famiglie in questo periodo. Comprendo la necessità di vaccinare gli adulti, io stesso sono vaccinato con tre dosi. L’ho fatto perché ho fiducia nella scienza e mi è sembrato un obbligo morale verso la comunità. Io stesso ho visto nei peggiori momenti della pandemia amici e conoscenti essere ricoverati in condizioni gravi e qualcuno purtroppo è morto. È altrettanto vero, invece che non esiste alcuna certezza della reale utilità dei vaccini sui minorenni. La quasi totalità dei ragazzi affronta il virus guarendo in pochi giorni e senza problemi. È lecito quindi che un genitore si ponga la domanda se sia corretto vaccinare il proprio figlio. A questo punto mi chiedo: perché mio figlio, che fino a poco tempo fa poteva tranquillamente frequentare la biblioteca comunale, il corso di musica e un’attività sportiva all’aperto, quando ha compiuto 12 anni a gennaio è stato escluso da tutto?I ragazzi stanno subendo da due anni privazioni inimmaginabili e oltretutto ora gli adolescenti sani ma non vaccinati vengono ulteriormente discriminati. I ragazzi hanno bisogno di vivere la vera normalità. Martin Luther King diceva che nel nostro secolo non è uno scandalo che ci siano le ingiustizie. Lo scandalo è che le ingiustizie non vengano combattute.Pier Paolo MondonicoStiamo costruendo una società basata sull’odioAttraverso l’introduzione del green pass rafforzato i diritti degli adolescenti sono stati calpestati per una scelta politica e non sanitaria. Ai giovani non vaccinati è vietato vivere, salire sui mezzi pubblici, entrare in biblioteca e nei bar, viaggiare, praticare sport e fare shopping. Gli è rimasta la scuola ma non le gite. Questi ragazzi formeranno la società del domani, come cresceranno? Uomini e donne a cui è stato impedito socializzare, fare esperienze, potersi confrontare in un mondo libero. Si stanno ammalando di depressione perché vivono quotidianamente il disagio di sentirsi rifiutati pur essendo nel giusto e sani.Questo per cosa? Perché il governo ha deciso di perseguitare coloro che hanno deciso di non vaccinarsi e di far valere un proprio diritto. I vaccinati trasmettono il virus come i non vaccinati, allora perché la discriminazione? Questi giovani sono stati messi alla gogna. Spero che si decida di intervenire per aiutare i ragazzi a riconquistare i loro diritti e per fermare l’odio sociale che sta dilagando. Attualmente sono stati condannati a disperazione, tristezza, apatia, esclusione, solitudine e odio. Dovreste guardare i loro occhi tristi e spaventati, colmi di lacrime, per capire il male che gli stanno facendo. Sono la società del futuro, non fateli crescere con il cuore carico di odio verso le istituzioni, il prossimo e la legge.Sabrina Santangelo