2024-09-12
«Dai politici un silenzio assordante. E poca attenzione dal vice del Csm»
Rosanna Natoli, consigliera di Fratelli d'Italia sospesa dal Consiglio superiore della magistratura (Imagoeconomica)
L’ormai ex consigliera laica di Fdi: «Potrei essere la prima di una lunga serie. Se il Parlamento non riprende le sue prerogative, la riforma non si farà. Il mio allontanamento colpa della Procura e dello strapotere dei pm».È stata fatta la volontà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E così ieri mattina, durante il plenum del Consiglio superiore della magistratura, la consigliera laica in quota Fdi è stata cacciata fuori da Palazzo Bachelet per il gravame di un procedimento penale aperto dalla Procura di Roma su segnalazione dello stesso parlamentino dei giudici sulla base di ipotesi di reato piuttosto deboli. Per esempio uno dei due reati contestati (l’abuso d’ufficio) era già stato abolito dal Parlamento. La Natoli, prima di venire sospesa, per un’ora, ha difeso la propria correttezza e respinto ogni accusa, leggendo in aula la memoria anticipata ieri dalla Verità. Ma la sua versione non ha convinto in particolare la componente togata del Csm che sembra aver votato praticamente all’unanimità per la sua cacciata. Secondo voci di corridoio contro la sospensione, votata a scrutinio segreto e proposta dal vicepresidente Fabio Pinelli a nome del Comitato di presidenza (l’organismo di tre componenti che tiene i rapporti con il Quirinale), si sarebbero espressi i tre laici di Fdi, quello della Lega e quello indicato da Forza Italia, oltre al togato estraneo alle correnti Andrea Mirenda. Due consiglieri si sono, invece, astenuti. Per ottenere la sospensione servivano i due terzi dell’aula e questo quorum è stato raggiunto: infatti, si sono espressi per l’allontanamento della Natoli 22 consiglieri (ne bastavano 21, considerando che il Consiglio si compone di 31 membri, Mattarella compreso). La decisione è stata accolta con soddisfazione dalla corrente progressista di Area Dg, la stessa che era stata accusata dalla Natoli di avere esercitato pressioni (la donna ha denunciato in un’istanza di essere stata «terrorizzata, forzata e violentata psichicamente») per impedirle di votare al plenum del 17 luglio scorso, lo stesso in cui è stato scelto il procuratore di Catania, la Provincia di provenienza della Natoli.Per i magistrati progressisti quelle della Natoli «sono condotte che macchiano la credibilità non già dell’amministrazione della giurisdizione […] bensì la credibilità della giurisdizione stessa». Quindi hanno ribattuto alle accuse dell’ex consigliera: «A prescindere dalle gravi inesattezze fattuali che si leggono in quell’istanza in merito alle posizioni da noi assunte la mattina del 17 luglio […] noi rivendichiamo di aver operato quella mattina per difendere l’istituzione consiliare. Anche indipendentemente dai profili penali della vicenda, riteniamo che quanto emerso in ordine ai comportamenti tenuti dalla consigliera Natoli non sia compatibile con l’assolvimento con disciplina ed onore, come imposto dall’articolo 54 della Costituzione, della funzione di componente del Csm».I consiglieri di Area, però, in qualche modo hanno ammesso le pressioni esercitate il 17 luglio scorso, allorquando hanno ricordato di aver fatto presente a Pinelli che «fino a quando il presidente della Repubblica, in quei giorni all’estero, non si fosse potuto occupare della questione, sarebbe stato opportuno che la consigliera Natoli si astenesse dal partecipare all’attività consiliare, per non porre tutti i componenti del Csm nell’imbarazzante alternativa tra fingere di ignorare la vicenda o pronunciarsi sulla stessa prima che lo facesse il capo dello Stato». Ieri, dopo la sospensione, la laica di Fdi ha provato a sdrammatizzare la situazione con una battuta: «Tornerò a fare la nonna». Poi ha evitato di rispondere alle domande dei giornalisti che assediavano la sua stanza. Ma ha accettato di rispondere alle domande della Verità. «Mi aspettavo la sospensione, visto che nessuno ha voluto ascoltare la mia versione dei fatti. Ma oggi il plenum ha rappresentato lo stato della magistratura, processi sommari senza atti di indagine e senza prove» ci ha detto. E ha aggiunto: «Un avviso di garanzia per due reati inesistenti ha consentito al plenum di sospendere un consigliere eletto dal Parlamento nel silenzio assordante della Politica». E secondo lei a cosa si deve questo silenzio?«Non riesco a darmi delle risposte, per ora ho solo domande. Però una cosa la voglio dire: la Politica non comprende che io potrei essere la prima di una lunga serie. Se il Parlamento non riprende in mano le proprie prerogative non si riuscirà a portare avanti la tanto agognata riforma della giustizia. Per troppo tempo la Politica ha lasciato la magistratura a operare in campi che sarebbero di competenza del potere legislativo e penso che sia venuto il momento che il Parlamento si riappropri delle proprie prerogative».Che cosa pensa dell’operato del vicepresidente Pinelli, in teoria un «politico»?« Penso che il vice presidente, da bravo penalista, ma inesperto politico, avrebbe dovuto garantire l’autonomia e l’indipendenza di ogni consigliere con maggiore forza. E che avrebbe dovuto vagliare gli atti con più attenzione prima di mandarli in Procura».Secondo lei ha subito pressioni dal Quirinale? «Non so se abbia ricevuto pressioni, ma, nella mia vicenda, tutto il Comitato di presidenza è stato compatto». Il suo partito l’ha sostenuta? «Da quando sono stata eletta al Csm ho fatto sempre scelte autonome ed indipendenti da chicchessia. Umanamente ho ricevuto il sostegno di tanti. E, comunque, nel voto di oggi (ieri, ndr) credo mi abbia difeso». Le toghe moderate di Magistratura indipendente sembra l’abbiano lasciata al suo destino…«I voti a favore della sospensione sono stati 22 per cui Mi non penso che mi abbia sostenuta».Da oggi si potrà far fuori un consigliere del Csm sulla base di una registrazione privata e non verificata. Che tipo di notizia è?«In realtà l’input per la sospensione proviene dalla Procura di Roma. È stato l’avviso di garanzia a far incardinare il procedimento di sospensione e ciò dimostra lo strapotere dei pm. E che urgono le riforme annunciate dal ministro Carlo Nordio. In particolare la separazione delle carriere, la riforma del Csm e della giustizia disciplinare».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.