2024-03-12
«Siamo sempre più esposti al male. Per questo crescono gli esorcisti»
Nel riquadro padre Francesco Bamonte (iStock)
Padre Francesco Bamonte, il sacerdote campano che va in onda su Radio Maria: «Operiamo in 905, quasi quadruplicati in dieci anni. Mi è stato chiesto di svolgere questo servizio per la mia sensibilità alle vittime di maghi e fattucchieri».Ogni secondo sabato del mese, su Radio Maria, padre Francesco Bamonte conduce il programma Padre, liberaci dal maligno. Campano, 63 anni, dal 3 febbraio 2004 è esorcista nella diocesi di Roma. Dal luglio 2012 al settembre 2023 è stato per due volte presidente dell’Aie, l’Associazione internazionale esorcisti, unico organismo riconosciuto e legittimato dalla Santa Sede per questa materia, con 905 associati, tutti esorcisti, tra i quali 483 italiani. Non potendo ricevere, per impossibilità canonica, una terza nomina, ora è vicepresidente dell’associazione, mentre alla presidenza è stato nominato monsignor Karel Orlita, ceco, della diocesi di Brno. Bamonte è sacerdote del Servi del cuore immacolato di Maria e ha ricevuto l’ordinazione presbiteriale l’8 settembre 1990. A istituire l’Aie, nel 1990, assumendone la presidenza fino al 2000, fu la nota figura di don Gabriele Amorth (1925-2016), modenese, anch’egli voce di Radio Maria e lanciatore di saette a chi sottovalutava le minacce dell’occultismo.Come ha deciso di diventare esorcista? «Mi è stato proposto di svolgere questo servizio. Non sono stato io a decidere. La mia particolare sensibilità sia alla sofferenza delle persone danneggiate da maghi e fattucchieri, sia alla prevenzione dai danni dell’occultismo nel popolo di Dio, hanno contribuito a questa richiesta».Quale definizione darebbe del «maligno»? «La stessa che dà la Chiesa cattolica nel suo Catechismo, quando, ad esempio, insegna che dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c’è una voce seduttrice, che si oppone a Dio, la quale, per invidia, li fa cadere nella morte e che questa voce è quella di un angelo caduto, chiamato Satana o diavolo».E i demoni chi sono? Come insegna il Catechismo cattolico, tutti i demoni, al pari di Satana, sono angeli creati da Dio, naturalmente buoni, ma che da sé stessi si sono trasformati in malvagi».È corretto affermare che i demoni appartengono alla dimensione del male e siano contrapposti agli angeli, afferenti a quella del bene? «Quest’affermazione non è corretta, perché sottintende a una visione dualistica della realtà, simile a quella manichea».Un sacerdote come diventa esorcista? «Un sacerdote diventa esorcista quando il vescovo gli conferisce il ministero degli esorcismi con espressa e peculiare licenza. Oltre al buon senso, è anche il nuovo “rituale degli esorcismi” a stabilire che ogni esorcista abbia una preparazione specifica per esercitare il suo ministero. Per questo l’Aie organizza, da anni, corsi specifici di formazione e di aggiornamento per i sacerdoti esorcisti. Il diritto della Chiesa chiede a ogni vescovo di individuare, per il ministero degli esorcismi, sacerdoti forniti di pietà, scienza, prudenza e integrità di vita. Le uniche ragioni, poi, che muovono i vescovi a istituire sacerdoti esorcisti sono i bisogni spirituali dei loro fedeli, vittime dell’azione straordinaria del demonio».In quali casi un esorcista può intervenire? «Solo quando, dopo il necessario discernimento, è moralmente certo che è in atto un’azione straordinaria del maligno».E com’è distinta un’azione ordinaria da una straordinaria? «L’agire ordinario del maligno è di spingere l’uomo a ribellarsi a Dio con il non avere fede e speranza in Lui e col trasgredire i suoi comandamenti. Per azione straordinaria s’intende una particolare attività diabolica a danno dell’uomo, oppure oggetti che l’uomo usa per vivere. L’Aie ha classificato l’azione diabolica straordinaria in possessione, ossessione e vessazione diabolica se l’azione demoniaca si esercita direttamente sulla persona umana, aggredendone il corpo o la psiche; infestazione diabolica, se riguarda luoghi, case, animali, cose. L’azione diabolica straordinaria è detta così non per la singolarità dei fenomeni che la caratterizzano, ma per il solo fatto che soltanto un numero limitato di persone ne è vittima, al contrario dell’azione ordinaria del demonio, dalla quale nessuno si può esimere».Forse complice il film L’esorcista di William Friedkin del 1973, il normale immaginario evoca contorcimenti, sputi, espressioni in lingue antiche, contrapposti a crocefisso, stola viola, acqua santa e preghiere. Come si manifestano i segnali? «I segni di un’attività diabolica straordinaria a danno di una persona umana variano secondo si tratti di possessione, ossessione o vessazione diabolica, e in ciascuna di queste tre specie la casistica è immensa. Inoltre non tutti questi segni, considerati singolarmente, danno all’esorcista la certezza morale che sia in corso un agire diabolico straordinario…».Pertanto, in base a quali criteri si distingue una presunta possessione da una patologia psichica o dagli effetti di dipendenze da alcol o stupefacenti? «Uno dei criteri fondamentali di discernimento è che quando non ci sono spiegazioni naturali a ciò che si osserva, è ragionevole ipotizzare un intervento diabolico straordinario. Se invece c’è una spiegazione naturale, questa è da preferire a quella preternaturale, a meno che quest’ultima non s’imponga con evidenza».Qualora un individuo dovesse non accettare di essere sottoposto a un esorcismo, che si fa? «Di solito, non si va da un medico per imporgli una diagnosi e obbligarlo a somministrare determinate cure. È normale, invece, sottoporsi a un esame e lasciarlo decidere su un’eventuale terapia. Così deve essere con l’esorcista. Si va da lui, gli si espongono i problemi e tocca poi a lui decidere, caso per caso, se è necessario o no l’esorcismo. Ciò premesso, nessuno, che sia padrone di sé può essere obbligato a ricorrere all’esorcista. E, nell’eventualità in cui si sia fatto liberamente ricorso all’esorcista ed egli, dopo il necessario discernimento, ritenga necessario ricorrere all’esorcismo, nessuno può essere costretto a farsi esorcizzare se non lo vuole».Su una stessa persona possono essere necessari anche ripetuti esorcismi? «Certamente. Non è possibile, però, quantificarne il numero, né prevedere quando avverrà la liberazione della persona. Si possono verificare liberazioni immediate, mentre altre avvengono a distanza di anni».Quanto tempo è necessario per praticare un singolo esorcismo? «Non è possibile stabilire una tempistica, perché ogni caso è a sé stante. Parlando in generale, un esorcismo può durare, al massimo, poco meno di un’ora».I presunti casi di vessazione diabolica possono essere legati a malefici commissionati, per rabbia o vendetta, da individui che si rivolgono a occultisti, maghi, sette sataniche? «Non possiamo escludere che, in singoli casi, pratiche di questo genere possano determinare una qualche partecipazione al mondo demoniaco, e viceversa. Da qui la netta condanna, da parte della Chiesa, di ogni pratica occulta. Certamente il “maleficio” è per gli esorcisti uno degli argomenti più delicati, perché facilmente si presta al pericolo di generare psicosi. Per questo non bisogna favorire la mentalità secondo cui ogni difficoltà o evento negativo della nostra vita sia da attribuire a qualcuno che ha messo in atto un maleficio contro di noi».Sono frequenti i casi di chi lucra o tesse trame su questo aspetto della realtà… «Se qualcuno ha il ragionevole dubbio di essere vittima dell’azione straordinaria del maligno, deve rivolgersi anzitutto al proprio parroco per delle indicazioni e, eventualmente, agli uffici di Curia della propria diocesi. Non deve, nel modo più assoluto, rivolgersi mai a operatori dell’occulto, o a sedicenti esorcisti laici. L’esorcista, per noi cattolici, è esclusivamente il sacerdote munito di licenza del proprio vescovo».Nel 2012 gli associati all’Aie erano 250. Oggi sono 905. Perché questa crescita? «Le ragioni credo siano diverse. Tra queste, senza dubbio ha contribuito una maggiore e crescente sensibilità negli ambienti ecclesiastici sull’importanza di questo ministero, di cui si è compresa la necessità in una società sempre più complessa ed esposta a un ventaglio di problematiche morali e spirituali. Si consideri, inoltre, che a essere anomala, in una diocesi, era la situazione di non avere esorcisti, non quella di averli. La lotta contro l’attività straordinaria del demonio, infatti, ha caratterizzato il ministero messianico di Cristo, che ha dato alla sua Chiesa l’esplicito comando di continuarla sino alla fine dei secoli».Viene in mente l’episodio, raccontato nei Vangeli, dell’indemoniato di Gerasa. Gesù è stato un esorcista? «In realtà, nei Vangeli vediamo che Gesù ha compiuto numerosissimi esorcismi, che si diversificano parecchio dai miracoli di guarigioni fisiche, perché hanno caratteristiche proprie».Padre Amorth nutriva dubbi sulle pratiche yoga. Lei che ne pensa? «L’esperienza degli esorcisti indica che alcune tecniche di meditazione trascendentale, il reiki, l’apertura dei chakra e forme associative ispirate alla new age possano generare disturbi spirituali. Lo yoga, per sé, non è causa necessaria di possessione diabolica. Tuttavia le sue tecniche o vie di spiritualità non appartengono alla fede cristiana. Esso, infatti, non è soltanto un insieme di posture ed esercizi, ma una disciplina spirituale che cerca di elevare l’anima al samadhi, cioè a uno stato in cui l’uomo e il divino giungono a essere uno, senza differenza. Il principio spirituale che soggiace allo yoga è panteista. Ritenere che la salvezza non dipenda da Dio, ma da noi stessi e da un esercizio fisico, come è insito nella filosofia yoga, è un errore».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.