2024-04-28
«Sulle mascherine negli ospedali si torni a prima del 2020»
Nel riquadro il virologo Francesco Broccolo (Ansa)
Il virologo Francesco Broccolo: «A fine giugno si tolga l’obbligo in nosocomi e Rsa. Basta indossarle nei reparti con infetti e in terapia intensiva».A un anno dalla dichiarazione di fine pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), negli ospedali e nelle residenze per anziani (Rsa) resta ancora l’obbligo di indossare le mascherine, almeno fino al 30 giugno 2024. Già un anno fa, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, affermava che «sarebbe utile tenere l’obbligo» delle mascherine solo «nei reparti a maggior rischio». Alle parole però non sono seguiti i fatti. Eppure ci sono dati per tornare a usare le mascherine «come prima del Covid», afferma Francesco Broccolo, virologo dell’Università del Salento che ricorda come «sarebbe più utile ed efficace investire in sistemi per sanificare gli ambienti». Quali dati sostengono che si può tornare a vivere senza mascherine in ospedali e Rsa? «Uno studio realizzato nel 2022 in un contesto ospedaliero londinese e pubblicato recentemente su The journal of hospital infection mostra che già allora non c’era nessun cambiamento significativo nel tasso di infezioni da Sars-Cov-2 dopo aver tolto l’obbligo della mascherina per personale ospedaliero e visitatori. Il lavoro è durato 40 settimane, quasi un anno. Questi risultati però non sono in contrapposizione con l’importanza di usare le mascherine all’inizio della pandemia. Se questo lavoro, invece che nel 2022, l’avessero fatto nel 2020 sarebbe stato un disastro».Cosa è cambiato?«Il contesto. Lo studio dimostra che, con l’arrivo di Omicron,e di una malattia meno grave, in una popolazione immunizzata, sia dal vaccino che dalle infezioni pregresse, non ha più giustificazione l’obbligo della mascherina. Parliamo di due anni fa: è chiaro che nel 2024 non ha più motivo di esistere. Purtroppo abbiamo dati solo dall’Inghilterra. Se propongo uno studio del genere nel nostro Paese, il Comitato etico lo boccia perché siamo in presenza di un obbligo: un cortocircuito che non giova alla ricerca. In ogni caso, la mascherina aveva senso nel momento in cui la popolazione non era immunizzata, la variante era sconosciuta, aggressiva e la malattia era mortale. La mascherina serve se usata coerentemente».Cosa intende per uso coerente del dispositivo di protezione?«Dal punto di vista scientifico, in questo contesto epidemiologico, non ha senso andare in un ospedale con la mascherina quando poi non viene utilizzata coerentemente in tutti gli altri ambienti considerati a medio-alto rischio come la metropolitana, l’autobus o in coda al supermercato. Questa però è una cosa insostenibile a livello umano». Dove e quando dovrebbe esser utilizzata, allora?«Al letto del paziente in un reparto ad altissimo rischio: malattie infettive o terapia subintensiva e intensiva. In generale, o si usa coerentemente - cosa impossibile - o è un sacrificio inutile. Dobbiamo tornare a usarle come si faceva prima del Covid». Ma non potrebbe evitare altre infezioni respiratorie?«L’influenza, come il Covid e le altre malattie respiratorie, si può prendere in qualsiasi luogo affollato perché questi virus e batteri vivono nel bioaerosol, galleggiano nell’aria. È stato dimostrato che una persona infetta, quando parla, soprattutto se a voce alta, infetta il luogo dove si trova, e questi micororganismi respiratori galleggiano nell’aria, a circa due metri di altezza, anche per otto ore».E le mascherine non potrebbero evitare il contagio?«Se si usassero sempre, ma non sarebbe più vita. La vera soluzione sono invece i sistemi di disinfezione dell’aerosol, che funzionano bene e meglio delle mascherine. Questo è un punto cruciale. Invece di obbligare a mettete le mascherine è più importante mettere lampade Uv nei condotti dell’aria o un sistema di areazione a pressione positiva negli ospedali. Ci sono pubblicazioni che lo dimostrano: i ricambi di aria, aprendo le finestre, e la sterilizzazione del bioaerosol funzionano molto meglio delle mascherine. Questo vale anche per tutti i luoghi chiusi e a rischio di affollamento, come autobus o metropolitane. Non sono interventi particolarmente onerosi, basta inserirli in capitolato».Tutto questo vale anche per le residenze per anziani? «Certo. Invece di continuare a obbligarci a portare le mascherine in una condizione che, dal punto di vista epidemiologico, è praticamente pre Covid, varrebbe la pena di ricordare di arieggiare i locali nelle Rsa e, piuttosto, obbligare le strutture ospedaliere a santificare l’aria». Tappare il naso e la bocca può essere dannoso?«I Dpi servono in situazioni di emergenza, quando non ci sono alternative: è ovvio che il loro uso comporta delle problematiche sulla pelle del viso, innanzitutto, ma le conseguenze sono soprattutto a livello psicologico di tutti e, in particolare, per bimbi e anziani. Vedere il volto dei propri cari, il labiale, il sorriso fa parte della relazione umana ed è fondamentale per il benessere, soprattutto di chi è fragile. L’obbligo va rimosso».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.