2020-10-25
Interrogazione a Conte per il caso dell’audio sul concorso dell’Azzolina
Pierantonio Zanettin (Ansa)
Iniziativa di Pierantonio Zanettin (Fi): «Temiamo interferenze del ministero sui magistrati».L'audio delle polemiche sul concorso presidi raddoppia, e conferma. Ieri La Verità ha rivelato l'esistenza di un messaggio vocale con cui il presidente di DirigentiScuola, Attilio Fratta, ha informato gli utenti della pagina Telegram collegata al suo sindacato dei «segnali po-si-ti-vi» che gli arrivano dal Miur sull'orientamento del Consiglio di Stato che deve decidere sull'annullamento del concorso 2018 per circa 3.000 presidi. Nel luglio 2019, infatti, il Tar del Lazio aveva confermato le gravi irregolarità di quel concorso, denunciate da molti dei concorrenti «bocciati». Lo scandalo (su cui indagano sei Procure, da Roma a Catania) ha assunto particolare interesse perché tra i vincitori risulta la parlamentare grillina Lucia Azzolina, poi divenuta ministro dell'Istruzione. Il Tar aveva ordinato non solo l'annullamento, ma anche la piena trasparenza delle prove d'esame dei vincitori. Il ministero retto da Azzolina, però, s'è opposto, e ora la sentenza finale spetta al Consiglio di Stato. L'udienza si è tenuta giovedì 15 ottobre davanti alla sesta sezione, e da allora i supremi giudici amministrativi sono riuniti in camera di consiglio. In base alle regole, dovrebbero decidere in segreto, con una discussione impermeabile alle curiosità delle parti e a ogni tipo di pressioni. Nel primo audio di domenica 18 ottobre Fratta, leader di un sindacato che affianca il ministero della Pubblica istruzione e si oppone ai ricorsi dei «bocciati», rivelava invece i «segnali di fumo» ottenuti «in via riservata» da fonti autorevoli come «il capo dipartimento» (cioè Max Bruschi, uno dei principali consiglieri del ministro Azzolina, ndr) e dall'avvocatura dello Stato. In base alle loro informazioni, diceva Fratta, la sesta sezione sarebbe orientata a dire no all'annullamento del concorso. L'audio, di cui i ricorrenti avevano ottenuto copia, si è trasformato in denunce all'autorità giudiziaria.Nel nuovo messaggio, pubblicato ieri mattina sulla pagina Telegram di DirigentiScuola, Fratta critica la diffusione del primo audio: «Qualcuno di noi dà il link (della chat, ndr) a delinquenti», dice, «e questo mi costringe a non darvi notizie. Per tranquillizzare le persone io cerco di comunicarvi delle cose, che poi sono sempre fondate, ma c'è gente che le fa girare…». Il sindacalista conferma insomma i sospetti sulla scarsa segretezza della camera di consiglio e sulla sua permeabilità rispetto a una delle due parti in causa, il ministero. E così il nuovo audio è andato a integrare gli esposti dei bocciati al concorso. La vicenda, intanto, comincia a smuovere la politica. Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia e già membro del Csm, ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio. «Quanto riportato dalla Verità», scrive, «getta un'ombra inquietante sull'imparzialità e terzietà del collegio giudicante, ipotizzando indebite interferenze del ministero dell'Istruzione sulla decisione che sta maturando in camera di consiglio». Zanettin chiede quindi a Giuseppe Conte «se intenda disporre attività ispettiva su quanto denunciato».