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Idra Group, l’azienda bresciana che produce per Musk

Idra Group, l’azienda bresciana che produce per Musk

Il gruppo Idra di Brescia collabora con la Tesla di Elon Musk

In uno dei video su YouTube di Tesla, un drone vola dentro allo stabilimento futuristico di Berlino e mostra i pezzi delle auto in fase di stampa. Eccolo, al minuto uno, il tricolore del gruppo Idra, in bella vista su questi giganti macchinari. Le chiamano “Giga Press”, appunto, e quelli del settore pronunciano “ghiga”. Questa è una storia di gente visionaria, che ha sempre fatto cose tanto nuove che c’era chi li scherniva. “Presse grandi come una casa non le vuole nessuno”, ridevano i concorrenti, che non li hanno imitati e così hanno regalato a questa azienda di Travagliato, nel bresciano, un vantaggio competitivo enorme. Il gruppo Idra produce presse per applicazioni di lega leggera tanto elaborate da richiedere quasi un anno per essere costruite, ed è capitanata da Riccardo Ferrario. Che a Verità&Affari non conferma né smentisce il suo rapporto d’affari con Elon Musk. Si limita ad un semplice «no comment», ma entusiasta racconta una storia italiana di successo.

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Per i dem meglio i rom di chi vive nella natura
Milano, il luogo dell'investimento mortale di Cecilia de Astis, nel riquadro (Ansa)
La sinistra giustifica i minorenni alla guida che hanno investito e ucciso Cecilia De Astis, solo per dare la colpa ai fascisti che non li fanno integrare. Mentre condanna la famiglia che vive nei boschi perché quella storia è priva di spunti per attaccare i suoi nemici.

Ci sono una serie di meccanismi mentali che ci rendono ciechi di fronte a cose evidenti, sordi in presenza di suoni simili e praticamente insensibili alle cose che possono mettere in crisi le convinzioni politiche più radicate. Ecco dunque che, pressoché negli stessi giorni, sui media sono comparse due storie così vicine nei significati ma così lontane nel modo di presentarle: a proposito della vicenda che vide la morte di Cecilia De Astis, investita a Milano da un’auto sulla quale erano presenti quattro minorenni di etnia rom, è emerso che i genitori della più giovane dei bambini, quella di undici anni, risultino irreperibili come esito finale di quella che il Tribunale dei minori ha definito una condizione «senza punti di riferimento genitoriali». Dopo l’incidente la bambina è stata affidata a una nonna ma è stato recentemente riportato che la minore sarebbe in fuga proprio con la nonna e che il possibile motivo delle fughe dei vari parenti potrebbe essere l’intenzione di sottrarsi al risarcimento in capo ad essi, stante la non imputabilità dell'undicenne.

(Totaleu)

Lo ha dichiarato l'europarlamentare di Forza Italia Salvatore De Meo al Parlamento europeo di Bruxelles, in occasione della mostra fotografica, «Paesaggio, Natura e Lavoro Agreste».