2023-08-06
Gli incroci tra le società e il tesoro del clan
Veduta su via Zanardelli a Roma (iStock)
Nel dossier redatto dal finanziere indagato le tracce portano alla sovrapposizione tra le sedi delle aziende dei fratelli Mangione (e del ministro) e le attività di ristorazione confiscate a dei riciclatori della malavita. Tutto ruota attorno a via Zanardelli a Roma.Nell’appunto di 13 pagine sui fratelli Mangione, Giovanni e Gaetano (soci del ministro della Difesa Guido Crosetto) redatto dal finanziere Pasquale Striano a farla da padrona per la ricostruzione dei presunti legami dei Mangione con la famiglia Righi, ritenuta prestanome del clan Contini, è la toponomastica. I due fratelli Mangione infatti, possiedono quote (insieme a Crosetto) in tre società che offrono servizi di bed and breakfast: la Apollinare Srl, la Torsanguigna Srl e la Zanardelli Srl. Le tre società sono ubicate allo stesso indirizzo di Roma, un anonimo palazzo di via Zanardelli, a pochi passi da piazza Navona e dal Senato. Da lì la strada sale verso il Lungotevere, proprio di fronte al Palazzaccio, idealmente a metà strada tra il Centro Storico e San Pietro. Una posizione strategica per dei B&B, specie in vista del Giubileo. Degli 8 campanelli presenti sul citofono in ottone, seminascosto in uno slargo della strada che forma una piccola piazza dove si trova un’edicola, ben 6 fanno riferimento a strutture ricettive. A destra del portone quella che apparentemente non è altro che una delle tante pizzerie della zona che offre ai turisti menù a prezzo fisso, ma che nella storia raccontata nell’appunto del finanziere indagato dalla Procura di Perugia assume un ruolo fondamentale. Così come lo assume il palazzo dove hanno sede le società partecipate dal ministro.«Confrontando l’indirizzo dei predetti tre affittacamere» scrive Striano nell’appunto, «si nota che tutte le attività sono ubicate alla via Zanardelli, ed una di esse risulterà proprio essere denominata Zanardelli Srl». Poi prosegue così: «In tal senso, e perseguendo lo stesso indizio, si rileva che fra le innumerevoli attività commerciali sequestrate ai Righi, risulterebbero ulteriori due ristoranti/trattoria, il primo con insegna “Pizza Ciro” ubicato alla piazza Sant’Apollinare, ed il secondo ristorante con insegna “Ciro & Ciro” sito alla piazza Zanardelli/piazza Tor Sanguigna n., indirizzi a ridosso della storica piazza Navona». Quest’ultimo è proprio il locale accanto al portone della sede delle società di Crosetto, mentre il primo si trova a qualche decina di passi, all’angolo tra piazza Apollinare e piazza Tor sanguigna. Fuori dal locale un enorme dehor riparato da grandi ombrelloni bianchi permette ai turisti di mangiare ammirando la basilica di Sant’Apollinare, finita agli onori delle cronache per la discussa sepoltura nei suoi sotterranei del boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis. Nel 2014 entrambi i locali, insieme ad un terzo situato sempre su via Zanardelli, erano finiti nel pacchetto di 23 attività di ristorazione sequestrate al clan Contini, o meglio, a quelli che per la Direzione investigativa antimafia erano i loro prestanome: i fratelli Righi. Ed è alla moglie di uno di loro che Gaetano Mangione nel 2010 cede il 40% della Spagna suite, che controlla un albergo nell’omonima piazza. Alla donna, annota il finanziere, sarebbe anche «riconducibile» un’altra società, la Piazza Zanardelli Srl, alla quale sarebbe a sua volta da «ricondurre un ristorante-pizzeria sotto l’insegna Zio Ciro», ovvero il terzo ristorante del quadrante sequestrato al clan, anch’esso situato a pochi passi dal palazzo che ospita le società partecipate dal ministro della Difesa.Oggi i tre locali (confiscati definitivamente nel 2016) ubicati nel triangolo tra via Zanardelli, piazza Tor sanguigna e piazza Sant’Apollinare hanno cambiato nome e gestione, ma secondo la ricostruzione di Striano la loro memoria vive nelle tre società partecipate da Crosetto (ricordiamo che Striano ritiene lui e gli altri soci dei Mangione «presumibilmente anche ignari») e dai fratelli Mangione stesso. Infatti, secondo l’appunto, non sarebbe solo il nome della Zanardelli Srl ad essere evocativo delle attività dei Righi: «Le ulteriori due società di affittacamere riconducibili ai Mangione, sono denominate Apollinare Srl e Torsanguigna Srl, coincidente guarda caso proprio agli indirizzi delle attività di ristorazione dei Righi»: via Zanardelli, piazza Tor sanguigna e piazza Sant’Apollinare.