2023-12-19
In Serbia vincono i conservatori. Le opposizioni gridano ai brogli
Il partito di centrodestra ha doppiato la coalizione di sinistra, che ora contesta il voto.La lista elettorale «Aleksandar Vučić - La Serbia non deve fermarsi», guidata dal Partito progressista serbo (Sns), ha ottenuto una chiara vittoria nelle elezioni tenutesi domenica in Serbia, che includevano sia le elezioni parlamentari straordinarie che quelle provinciali nell’autonoma Vojvodina e in 65 città e municipalità del Paese balcanico. Secondo gli ultimi dati della Commissione elettorale centrale, basati sullo scrutinio di 7.918 seggi elettorali su un totale di 8.273 (il 95%), la formazione conservatrice associata al presidente Aleksandar Vučić ha ottenuto il 46,7% delle preferenze, garantendosi così la maggioranza assoluta nel Parlamento unicamerale di Belgrado con 128 seggi su 250 totali. La seconda forza politica è rappresentata dalla lista dell’opposizione di centrosinistra «La Serbia contro la violenza», un’alleanza di forze che si sono unite dopo le proteste organizzate a seguito degli eventi dello scorso maggio. Questa lista ha ottenuto il 23,5%, conquistando 65 seggi nell’Assemblea nazionale futura seguita dal Sps del ministro degli Esteri Ivica Dačić che ha conseguito il 6,59%. Al di sopra della soglia di sbarramento del 3% per l’accesso al Parlamento, ci sono attualmente due formazioni dell’opposizione: la coalizione Nada con il 5,02% e «Noi, voce del popolo» di Branimir Nestorović con il 4,68% dei voti. Le restanti 13 liste che hanno partecipato alle elezioni si fermano sotto al 3%. Nonostante i tentativi dell’opposizione di mobilitare gli elettori indecisi nel paese, stimati in oltre 400.000, l’affluenza si è attestata al 59,3%, ossia solo lo 0,7% in più rispetto alle elezioni della primavera del 2022. Oltre alle parlamentari anticipate in Serbia, si è votato anche per il rinnovo del Parlamento locale in Voivodina, provincia autonoma nel Nord del Paese, e per le elezioni amministrative in 65 Comuni, inclusa la capitale Belgrado. Secondo i dati parziali finora diffusi, sia in Voivodina che a Belgrado ha prevalso l’Sns di Vučić. Tuttavia, per la capitale, dove il margine di successo dell’Sns è più ridotto, l’opposizione Spn ha sollevato proteste accorate ed è scesa in piazza denunciando gravi irregolarità e chiedendo la ripetizione del voto. La Commissione elettorale centrale, in conformità alla legge, doveva comunicare i risultati finali preliminari entro 24 ore dalla chiusura delle urne, quindi, entro le 20 di ieri. Ma aveva subito respinto le accuse dell’opposizione relative a presunte gravi irregolarità durante le operazioni di voto. Dopo la chiusura delle urne sono iniziate le denunce da parte dell’opposizione. Le critiche più gravi riguardano il presunto arrivo a Belgrado di vari autobus e auto private dalla Bosnia-Erzegovina, con a bordo cittadini serbo-bosniaci della Republika Srpska, l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. Secondo le accuse, queste macchine avrebbero raggiunto l’area antistante la Stark Arena, nel quartiere residenziale di Novi Beograd, e i passeggeri, che non hanno la residenza a Belgrado ma sono probabilmente in possesso di doppia cittadinanza bosniaca e serba, sarebbero stati portati a votare illegalmente in alcuni seggi della capitale. Secondo le opposizioni questi casi sarebbero almeno 40.000. Altre segnalazioni hanno riportato «aggressioni agli elettori dell’opposizione davanti ad alcuni seggi». Ivica Dačić ha espresso la propria insoddisfazione per il risultato e si è detto pronto a dimettersi se emergesse la necessità di nominare un nuovo leader per il Partito socialista. «Ho assunto la guida del partito quando aveva il 5%, ottenendo risultati diversi negli ultimi 17 anni da quando sono presidente del partito. Questo risultato non ci soddisfa e discuterò all’interno dell’Sps su quale sia la soluzione migliore per il partito. Credo che sia necessario trovare un nuovo leader per l’Sps», ha detto Dačić visibilmente abbattuto, lasciando intendere che potrebbe anche lasciare il governo.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.