2024-03-12
In Portogallo vincono i conservatori. Boom del partito sovranista Chega
Per formare il nuovo governo sarà decisivo Andrè Ventura, alleato della Lega a Bruxelles.Il Portogallo gira a destra. Dopo un lungo testa a testa, nelle elezioni legislative anticipate, il centrodestra guidato da Luís Montenegro, che si presentava con il Partito socialdemocratico (Psd) nella coalizione Aliança Democrática, ha vinto di misura sul Partito socialista, che non è andato oltre il pareggio per una manciata di voti sullo storico avversario. A decretare la vittoria è stato lo stesso leader socialista Pedro Nuno Santos, che a spoglio ancora in corso ha ammesso la sconfitta. Ma stavolta il bipolarismo deve fare i conti con l’affermazione dei populisti e antieuropeisti di Chega («basta»), che ha quadruplicato i seggi passando da 12 a 48. Su 6 milioni di portoghesi andati a votare, il 18% di loro ha messo la croce sul suo simbolo (alle elezioni di gennaio 2022 aveva conquistato il 7,2%). André Ventura, l’ex prete con la passione del calcio, leader fondatore di Chega, già pensa di far «pesare» il suo risultato alle Europee, dove si presenta con il gruppo Identità e democrazia, quello con il Rassemblement national di Marine Le Pen e la Lega di Matteo Salvini. E infatti domenica sera Salvini ha fatto i complimenti al portoghese per il successo di Chega e ha commentato: «Risultato straordinario, soli contro tutti». Anche altri esponenti del Carroccio, come il senatore Claudio Borghi e l’europarlamentare Marco Zanni, domenica avevano condivo l’entusiasmo per il risultato di Lisbona, mentre in Abruzzo la vittoria del governatore Marco Marsilio confermava il boom di Fratelli d’Italia, l’ottimo risultato di Forza Italia e il calo della Lega. Un dato vicino a quello delle Politiche, ma lontano da quei numeri a due cifre che pure Salvini aveva conquistato. Per questo forse il leader guarda alle elezioni europee di giugno proponendosi alla guida di una grande alleanza di destra euroscettica e fedele alle battaglie storiche dei sovranisti. Nei giorni scorsi il vicepremier leghista aveva attaccato frontalmente Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea in cerca di riconferma: «I trattori che sono in piazza in tutta Europa hanno problemi con l’attuale Commissione europea. La Commissione von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa, sul fronte del lavoro e dei diritti. È chiaro che è un’Europa che ha messo l’ideologia davanti al lavoro». Però Salvini è sicuro: «Identità e democrazia sta crescendo tanto e conto che saremo determinanti per la costruzione della nuova maggioranza in Ue dopo le Europee, è un’occasione storica perché per la prima volta ci potrà essere una maggioranza senza i socialisti se il centrodestra sceglierà di essere unito. Io sono per il centrodestra unito in Italia e in Europa». Chega dunque sarà importante nell’alleanza europea, ma c’è un rischio. Considerato il pareggio di Aliança Democrática e Partito socialista, è probabile che Chega entrerà a far parte di una coalizione di governo in Portogallo insieme ad altri partiti del centrodestra e allora potrebbe concretizzarsi l’ipotesi di un suo ingresso nel gruppo europeo dei Conservatori e riformisti (Ecr), guidato da Giorgia Meloni.
L'ex amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)