2022-05-26
Immobili di Confindustria rivalutati con le leggi Covid
La sede di viale dell’Astronomia ha goduto dei benefici concessi dal decreto Agosto del 2020. Sistemando così i conti del mattone.Confindustria fa i conti con il mattone. E con le svalutazioni degli immobili custoditi nella controllata Confindustria servizi, la spa nata dalla fusione per incorporazione di tre società (Aedificatio, Sipi e RetIndustria) che ha, appunto, come core business l’attività immobiliare ma si occupa anche di promozione di convenzioni nazionali a favore del sistema e dei suoi associati (Retindustria), della gestione del centro congressi Auditorium della tecnica, di editoria (L’Imprenditore, Quale Impresa) e delle attività organizzative e commerciali che ruotano attorno all’organizzazione di convegni e seminari.Il bilancio 2021 si è chiuso con 9,2 milioni di utile rispetto al rosso di oltre 18 milioni di euro del 2020, su cui aveva pesato la svalutazione di 24,33 milioni dell’immobile in viale dell’Astronomia 30 a Roma, sede dell’associazione guidata da Carlo Bonomi. Il writeoff del 2020 era stato causato dagli esiti di una perizia sull’impatto della pandemia sul settore immobiliare che aveva ridotto il valore dello stabile in 85,7 milioni. Ma le operazioni straordinarie sono continuate anche l’anno scorso, come si legge negli atti depositati nella banca dati della Camera di commercio. A condizionare il risultato dell’esercizio è stato il riallineamento del divario tra i valori contabili-civilistici e fiscali proprio della sede di viale dell’Astronomia messo in campo grazie all’articolo 110 del Dl 104 del 2020 (il «Decreto agosto» del Covid) che prevede il riconoscimento fiscale del maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap a seguito del versamento di un’imposta sostitutiva nella misura del 3% del valore della rivalutazione effettuata. In questo caso è stato sostenuto un onere per 2,06 milioni di imposta sostitutiva e contemporaneamente è stato effettuato il rilascio di 12,3 milioni di euro di imposte differite che erano state stanziate precedentemente. «Ai fini del riconoscimento fiscale», viene spiegato nel documento, «l’operazione si perfeziona con l’apposizione del vincolo di sospensione fiscale su una porzione del patrimonio netto per un importo di 66,7 milioni, equivalente ai maggiori valor riallineati al netto dell’imposta sostitutiva dovuta». La proprietà di viale dell’Astronomia è stata suddivisa in più porzioni: una data in locazione, una seconda occupata dalla società e una terza adibita a centro congressi. Sulla sede romana di Confindustria, inoltre, gravano ancora due ipoteche, una da 6,9 milioni e una da 1,5 milioni, entrambe a favore di Deutsche Bank. Negli atti depositati si legge anche che sono stati svalutati, per complessivi 1,67 milioni, gli immobili di via Veneto 7 e di Bruxelles, rispettivamente di 917.459 e 751.498 euro, «a seguito delle perizie redatte da società esperte nel settore immobiliare». Nel 2021 la stessa società presieduta da Alberto Marenghi ha registrato un ebitda positivo per 2,3 milioni (rispetto agli 1,1 milioni del bilancio 2020) grazie anche alla riduzione dei costi del personale come effetto della riorganizzazione interna. Sui conti hanno, poi, inciso gli ammortamenti per 1,74 milioni, di cui oltre un milione sugli immobili di proprietà. Il risultato ante imposte, al netto degli elementi straordinari correlati agli immobili, sarebbe stato di 536.390 euro. Sul fronte delle singole aree di business, il valore della produzione più rilevante sono stati gli 8,1 milioni generati proprio dall’immobiliare, seguiti dai 7,59 milioni di valore dei seminari e congressi con 31 iniziative tutte riconducibili alla collaborazione con le diverse aree della capogruppo guidata da Bonomi. In generale, si legge nella relazione al bilancio, i contratti con la controllante Confindustria (stipulati a normali condizioni di mercato) hanno generato nel 2021 circa 8,1 milioni di ricavi. Quanto al futuro, la spa sottolinea che continuerà a svolgere l’attività immobiliare «confidando in una riforma dell’intero sistema fiscale».
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Antonio Filosa (Stellantis)