2020-11-24
Il rimborso di Natale Ennesimo annuncio che rischia di essere una maxi fregatura
Non si sa quando partirà e di quali fondi disporrà. L'Unc: «Se aspettano ancora un po' diventa il bonus di Carnevale».Un cashback natalizio poco chiaro e con tante incognite. Il governo Conte ha infatti annunciato che per incentivare gli acquisti di Natale e aiutare l'economia nazionale sta lavorando a un nuovo rimborso del 10% su una spesa massima mensile di 1.500 euro realizzata con strumenti di pagamento digitali e tracciabili (app, carte di credito). A distanza di un mese dal Natale non è però ancora presente un testo in cui siano scritte le regole di base. Il tutto è stato affidato ad annunci che lasciano molti dubbi e poche certezze. Per il momento quello che si sa è che per poter cercare di ottenere il cashback di Natale, entro fine dicembre, si dovranno fare 10 acquisti separati per un importo massimo di 150 euro l'uno. Sono esclusi da questa agevolazione tutti le spese che saranno fatte online (questo perché si vogliono andare ad incentivare i pagamenti digitali nei settori dove solitamente si usano i contanti). Se non si raggiunge però la soglia dei 10 pagamenti separati il rimborso ci sarà ma slitterà ai primi mesi del 2021 (attenzione perché per l'anno prossimo la soglia minima sale a 50 transizioni). Questa misura si va però ad aggiungere al piano nazionale di cashback che vede nel mese di dicembre il periodo di prova per poi decollare definitivamente nel 2021. Stando dunque a quanto previsto si parla di un rimborso di 300 euro annui su una spesa massima di 3.000 euro (1.500 euro al semestre). Altra certezza è la modalità di richiedere il rimborso per Natale, che segue le logiche messe in campo per il piano di cashback nazionale deciso nei mesi scorsi. E dunque, se si è cittadini maggiorenni e residenti in Italia, ci si deve iscrivere all'app Io (la stessa del bonus vacanze) della pubblica amministrazione oppure ad altri sistemi convenzionati con la piattaforma PagoPa. Si potrà accedere tramite la propria identità digitale, Spid. Una volta dentro si dovranno registrare le carte di credito con le quali si intende effettuare il pagamento, comunicare il proprio codice fiscale e l'Iban sul quale si vogliono ricevere i rimborsi. La registrazione è fondamentale per dare seguito al tracciamento e al cashback. Infatti, ogni volta che la carta di pagamento registrata sarà utilizzata per l'acquisto in negozio, i dati necessari (data e importo dell'acquisto) saranno trasmessi dalla società che gestisce la transazione al sistema cashback. Nel caso di dicembre, se si dovessero raggiungere le 10 transazioni si otterrà entro fine mese il rimborso. Al contrario, si rientrerà nel programma originario e dunque nel cashback che scatterà nel 2021. Per questo programma è dunque previsto che ogni sei mesi sarà calcolato il rimborso spettante a ciascun consumatore aderente sulla base degli importi dei pagamenti effettuati e registrati. Da aggiungere come sono previsti dei rimborsi extra per chi avrà effettuato il maggior numero di transazioni annuali. Ci sarà infatti un premio di 3.000 euro per i prima 100 mila consumatori che avranno effettuato il maggior numero di acquisti utilizzando mezzi di pagamento tracciabili. Non è previsto un minimo di spesa. Significa dunque che quello che conta è quante transazioni si fanno non la quantità presente in esse. Da sottolineare inoltre poi, a differenza del rimborso natalizio, che il cashback scatterà con almeno 50 pagamenti e sono stati stanziati 4,7 miliardi per il triennio 2020-2022. Per quanto riguarda il rimborso natalizio non si sa ancora a quanto ammonta il budget. Un'incognita che potrebbe rivelarsi dannosa per gli italiani e peggio di un click day. Se infatti ci dovessero essere più contribuenti, rispetto a quelli ipotizzati dal governo, che richiedono il rimborso si sarà costretti ad attingere alle risorse stanziate per il 2021 e ad aggiungere in corso d'opera liquidità per l'anno e dunque a creare uno sforamento del bilancio. Altra incognita è la data di partenza. Non si sa infatti se questo cashback natalizio partirà il 1° dicembre (come quello classico) o più avanti. Da sottolineare come la misura sia inoltre strettamente legata all'epidemia e alla colorazione delle regioni che impongono restrizioni a tutti gli esercizi commerciali. Queste incertezze portano però i consumatori ad aspettare a fare i propri acquisti, sperando nelle novità del rimborso di Natale. «Così facendo l'incentivo diventa un autogol», afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori. «Leggiamo che il governo è al lavoro per accelerare l'extra cashback, che c'è l'idea di predisporre un bonus straordinario e così via. A parte che se aspettano ancora un po' a farlo, il cashback di Natale diventa quello di Carnevale. Senza contare che per fare almeno 10 acquisti occorre tempo, non possono predisporlo a ridosso del Natale», conclude Dona.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
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