2020-07-05
Il governo si porta avanti e fa un regalo da 4 milioni all’associazionismo Lgbt
In commissione Bilancio alla Camera passa un emendamento M5s al dl Rilancio in favore di case rifugio per vittime di atti omotransfobici: «È solo il primo passo».Alla discussione del ddl Zan contro l'omotransfobia e la misoginia, in programma in aula per il prossimo 27 luglio, ancora manca; per questo i tanti critici, cattolici e non, confidano nella mobilitazione per fermare quella che ritengono una norma liberticida. Comunque vada a finire, al fronte arcobaleno sono già stati assegnati un po' di quattrini. Tanti, visto il periodo: 4 milioni di euro. È accaduto venerdì in commissione Bilancio alla Camera dove, nell'ambito della discussione sul dl Rilancio, è passato un emendamento a prima firma di Gilda Sportiello, giovane deputata M5s, che stanzia appunto 4 milioni per l'istituzione di case rifugio e sportelli di ascolto per le vittime di atti omotransfobici.A dare la notizia è stata la senatrice Alessandra Maiorino, vicepresidente vicaria del gruppo M5s a Palazzo Madama, la quale, in una nota diramata a seguito dall'approvazione dell'emendamento, non ha mancato di rivendicare con orgoglio la paternità di tale iniziativa, realizzata in collaborazione con la Sportiello. «Abbiamo messo in sicurezza la legge di tutela della comunità Lgbt contro le discriminazioni», ha annunciato la Maiorino, che è passata subito a illustrare com'è riuscita nell'impresa: «In commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento sul quale ho lavorato insieme alla deputata Sportiello, con cui garantiamo i fondi per l'istituzione di case rifugio e sportelli di ascolto per le vittime di atti omotransfobici».«Dimostriamo con fatti concreti», ha inoltre aggiunto la Maiorino, «l'impegno del Movimento 5 stelle verso una comunità, quella Lgbt, che a partire già da quest'anno potrà usufruire di servizi e assistenza su misura, offerti da operatori professionisti, rendendo così l'Italia un Paese più inclusivo e giusto verso tutte e tutti i suoi e le sue cittadine». A seguire, la senatrice del M5s, entusiasta per il «grande lavoro di squadra con tutta la maggioranza», ha rivolto un pensiero alla deputata Sportiello, «che ringrazio infinitamente». Da parte sua, la prima firmataria dell'emendamento ha invece spiegato che grazie a esso, dato che riguarda il 2020, si può subito pensare a «un programma volto a garantire assistenza legale, psicologica, sanitaria, sociale alle vittime di discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere, nonché ai soggetti che si trovino, a causa di questo, in situazioni di vulnerabilità». A chi si chiedesse cosa c'entrino gli aiuti alle vittime di violenza con il dl Rilancio, la Sportiello fa presente che «l'emergenza Covid ha acuito questi drammi».Come c'era da aspettarsi, questo stanziamento di 4 milioni è stato accolto con giubilo dal mondo arcobaleno e dai suoi esponenti politici. Immancabile, su tutti, il commento di Alessandro Zan, il quale, in attesa che il ddl di cui è relatore inizi il suo iter, ha espresso «soddisfazione» per l'emendamento Sportiello, che considera il «primo tassello del quadro normativo a contrasto di discriminazione e odio omotransfobico». In realtà, nonostante cotanta corale esultanza, le note di perplessità sull'emendamento del Movimento sono molteplici.Soprattutto perché, checché ne dica l'onorevole Sportiello, non c'è alcuna evidenza del fatto che le violenze contro la minoranza Lgbt siano in aumento. Anzi, i dati più recenti attestano l'esatto contrario, confutando lo stereotipo dell'Italia come Paese intollerante. Secondo l'Oscad, l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, attivo presso il Viminale, le aggressioni contro le persone omosessuali sono infatti in calo: nel 2018 furono 43, l'anno scorso sono scese a 29. Quelle contro i disabili, per capirci, sono assai più numerose (69). Inoltre, la ricerca sui crimini d'odio dall'agenzia Fra dell'Ue mostra che le persone Lgbt che, in Italia, affermano di aver subìto violenza dal 2014 al 2019 ammontano all'8%: una quota uguale a quella registrata nella civile Danimarca, più bassa della media europea (11%) e molto più contenuta di quella di Germania (13%) e Francia (14%). D'accordo, ma allora per quale ragione lo stesso governo che in questa fase fatica a erogare aiuti per le imprese e per le famiglie ha pensato bene di coprire con milioni di euro l'associazionismo Lgbt? L'impressione è che si tratti di una prima tranche in vista di un'approvazione del ddl Zan che, al di là di quel che pare, a livello pratico potrebbe non essere così tempestiva. A farlo intendere, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, è stata proprio la senatrice Maiorino la quale, interpellata sul punto, ha chiarito che l'iter non sarà immediato: «Penso che entro la fine di luglio la legge possa arrivare in Aula alla Camera. Al Senato poi non penso ci saranno ulteriori modifiche. E penso possa concludersi tutto entro Natale».Ecco, per quanto il tempo voli, dicembre non è dietro l'angolo. Di qui il significato politico dei 4 milioni inseriti nel dl Rilancio, un messaggio da parte di Zan e compagni al mondo Lgbt per far capire che stavolta si fa sul serio. Tanto paga Pantalone.
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