2022-10-22
Il Colle dà una spinta all’esecutivo. Tempi record: ora si deve correre
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni (Ansa)
Giuramento stamattina alle 10, domani il primo cdm. Settimana prossima la fiducia.Se è vero che un presidente della Repubblica, come è accaduto in occasione della nascita del Conte uno, può ostacolare la formazione di un esecutivo non gradito, nessun addetto ai lavori può negare che Sergio Mattarella abbia operato per mettere sul giusto binario il governo presieduto da Giorgia Meloni. All’indomani del suo esordio a Palazzo Chigi, la prima donna premier della nostra storia parte con quello che di per sé può essere considerato un merito: quello della rapidità e di un equilibrio politico che ha evidentemente ben disposto il Colle. Tanto che Mattarella, augurando «buon lavoro» al nuovo governo, in serata ha sottolineato: «Questa volta il tempo è stato breve, è passato meno di un mese dalla data delle elezioni: è stato possibile per la chiarezza dell’esito elettorale ed è stato necessario procedere velocemente anche in considerazione delle condizioni interne e internazionale che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti». Da parte sua, Silvio Berlusconi ha lanciato per tutta la giornata di ieri messaggi di pace attraverso i social, che forse hanno avuto un ruolo nella «tenuta» del coordinatore azzurro Antonio Tajani nella casella degli Esteri e in quella di vicepremier, dopo essere stato in bilico soprattutto sul primo fronte, a causa delle turbolenze politiche innescate dall’incidente parlamentare del non voto di Fi per Ignazio La Russa presidente del Senato e - soprattutto - degli audio rubati diffusi nei giorni scorsi dall’agenzia di stampa La Presse (che tra l’altro terrebbe in serbo un’ulteriore registrazione). Anche Matteo Salvini (vicepremier e ministro per le Infrastrutture), ha manifestato via social la sua soddisfazione postando una foto che li ritrae sorridenti assieme e ha augurato buon lavoro a lei e a tutto l’esecutivo. Qualcosa la Meloni, ha dovuto evidentemente lesinare al centro, visto che il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, dato per ministro fino all’ultimo, non ha figurato nella lista.Che i tempi fossero rapidi lo si era capito già in mattinata, quando la nutrita delegazione del centrodestra (composta da 12 persone e attesa per le 10.30) ha dato vita a una consultazione lampo con il presidente della Repubblica. Una rapidità favorita anche dal fatto che Mattarella e la leader di Fdi sapevano già che il grosso dei ragionamenti sui nomi dei vari ministri li avrebbero fatti vis-a-vis nel pomeriggio, al momento del conferimento ufficiale dell’incarico e del contestuale scioglimento della riserva con l’annuncio della lista, che non a caso è stato seguito da un colloquio durato circa un’ora e mezza, dedicato verosimilmente alle limature.Molti cronisti, al mattino, erano rimasti «delusi» dal comportamento del Cav. Più di un addetto ai lavori aveva evocato infatti uno show del leader di Fi, tale da violare le consegne sulla Meloni speaker unico e mettere quest’ultima in imbarazzo, ma tutto si è sgonfiato nel momento in cui Berlusconi non si è fermato a rilasciare dichiarazioni, e soprattutto quando dalla viva voce della leader di Fdi è arrivato il nome di Tajani. L’appuntamento per il giuramento è stamani alle 10, mentre domani ci sarà la prima riunione del cdm. All’inizio della prossima settimana, i voti di fiducia alla Camera e al Senato.
Jose Mourinho (Getty Images)