2019-12-26
Il 737 inguaia Boeing e taglia la testa al capo mondiale
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Cambio del vertice in Boeing. Dennis Muilenburg lascia la poltrona di Ad a David Calhoun che sarà operativo dal 13 gennaio prossimo.Di fatto, dopo lo stop alla linea di produzione del 737Max e i ritardi con i quali tornerà in volo la flotta di circa 390 esemplari stoppati dagli incident Lion Air e Ethiopia, gli azionisti già due mesi fa avevano perso la fiducia in Muilenburg togliendogli la presidenza ad appannaggio di Calhoun. Per Boeing si avvicina la data del resoconto annuale di fine gennaio, quando tutte le divisioni devono presentare le attività e i conti dell'anno precedente. E sia per la vicenda del liner fermato dalle autorità aeronautiche, sia per il solo parziale successo della capsula Starliner (successore dello Shuttle, che alla prima missione non è riuscita a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale ma che è riuscita a rientrare senza danni), le cose non si mettono bene. Al momento non c'è però alcun collegamento dimostrato tra la crisi del 737Max-8 e la vecchia presidenza, ma tre settimane fa durante le prove statiche a parte della struttura del nuovo B-777X si è verificato un cedimento strutturale che ha comportato la revisione del progetto, spostando i tempi previsti per la sua costruzione. Di fatto però la crisi del 737Max-8 pare rimanere il punto cruciale per il colosso aerospaziale di Seattle, che non ha dato al mercato la sensazione di poter superare agilmente e con competenza i problemi tecnici che hanno causato quasi 400 vittime. In particolare fermare la catena di montaggio dell'aeroplano ha avuto un impatto devastante sui fornitori, e avrà ripercussioni sul costo delle componenti nel momento in cui le operazioni riprenderanno. Calhoun, che è stato vice presidente di un altro colosso Usa come General Electric e Ceo di Nielsen, da gennaio dovrà recuperare i rapporti di fiducia con le autorità aeronautiche di tutto il mondo e salvare i conti che, tra azioni e bilanci, nel comparto dei jet commerciali stanno peggiorando. In particolare la sua opera dovrà lasciare che la divisione tecnica possa agire in modo indipendente ed esprimere risultati positivi, proteggendola dai condizionamenti dei manager finanziari e commerciali che, nella fretta di battere sul tempo Airbus, pare abbiano generato il tessuto pericoloso nel quale è nato il caso B-737Max.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson