Ormai non c’è dubbio. Con i tassi in salita, l’amore per i conti deposito è tornato a brillare. Un tempo snobbati perché poco remunerativi, oggi possono offrire rendimenti simili al 5%, non lontani da quelli dei Btp.
Ormai non c’è dubbio. Con i tassi in salita, l’amore per i conti deposito è tornato a brillare. Un tempo snobbati perché poco remunerativi, oggi possono offrire rendimenti simili al 5%, non lontani da quelli dei Btp.D’altronde, con l’inflazione che mangia il potere d’acquisto, lasciare i soldi sul conto corrente equivale a perdere soldi. Il conto deposito può quindi tornare interessante, anche perché l’unico rischio che corre l’investitore è quello che la banca dove sono depositati i fondi possa fallire. E anche in quel caso, per chi ha fino a 100.000 c’è il Fondo Tutela dei Depositi che dovrebbe (non è mai stato utilizzato davvero) venire in aiuto dei risparmiatori. «Oggi, a causa dell’inflazione, tenere i soldi sul conto corrente può non essere remunerativo e per questo gli italiani - ormai da qualche mese a questa parte - hanno riscoperto il conto deposito, un prodotto che era caduto in disuso ma che attualmente consente di evitare l'erosione del potere di acquisto», spiegano gli esperti di Facile.it. «L’interesse è facilmente comprensibile se si guarda ai tassi di rendimento: nel caso dei conti deposito vincolati, i tassi lordi con scadenza del vincolo a 60 mesi hanno raggiunto ad agosto addirittura il 5%, e, secondo le previsioni, il trend di crescita dovrebbe proseguire ancora. Si stanno registrando tassi interessanti anche per i conti deposito con vincolo più breve; per le scadenze a 12 mesi, ad esempio, è possibile trovare offerte con una redditività lorda che supera il 4,5%».D’altronde, la conferma arriva dai dati diffusi dalla Banca d’Italia, da cui si capisce che negli ultimi mesi l’ammontare investito dagli italiani nei «depositi con durata prestabilita» fino a due anni è passato dai 29,7 miliardi di euro del luglio 2022 ai 75,9 miliardi di euro di maggio di quest’anno.Certo, si tratta di una quota minoritaria rispetto ai 1.360 miliardi di euro che gli italiani detengono sui loro conti correnti, ma l’ammontare di questi ultimi, un anno fa, era ancora più alto, a quota 1.496 miliardi. In dettaglio, i depositi delle «famiglie consumatrici», in particolare, sono scesi da 1.177 a 1.141 miliardi. L’impennata dei conti deposito segue dunque l’andamento dei tassi di interesse offerti, che a marzo 2022 era piatto e quasi vicino allo 0 e oggi tocca anche il 5% per gli investimenti di maggiore durata.A fare la differenza, prima di tutto, è la caratteristica di poter svincolare o meno i fondi depositati sul conto. In caso di prodotti non vincolati il rendimento cambia ma, di contro, si può godere di una libertà che i prodotti vincolati non consentono: una volta depositato il denaro non può essere utilizzato fino alla scadenza concordata. Secondo uno studio di Facile.it per la Verità, tra i prodotti vincolati per cinque anni c’è il conto offerto da Smart Bank al 5%. In questo caso, il Conto Deposito Step Up permette un guadagno netto di 1846 euro per chi ha investito 10.000 euro. Leggermente più basso il rendimento di Cherry Vincolato di Cherry Bank con 1747 euro dopo 60 mesi. Sotto il 5%, al 4,75% ci sono due prodotti vincolati di Banca Progetto che offrono intorno ai 1600 euro netti di guadagno. Cherry Bank e Banca Progetto sono anche gli istituti che offrono i migliori prodotti non vincolati. Con un tasso al 3,5% lordo il guadagno netto è di 1191 euro in cinque anni. Decisamente di più rispetto a Banca Progetto con il 2,5% promozionale che poi scende al 2% (497 euro di rendimento). Bene anche lo Scalable Capital Prime+ che in 60 mesi permette un tasso lordo del 2,3% e un guadagni di 450 euro dopo cinque anni.
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.
In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.
Guido Crosetto (Cristian Castelnuovo)
Il ministro della Difesa interviene all’evento organizzato dalla «Verità» dedicato al tema della sicurezza con i vertici del comparto. Roberto Cingolani (Leonardo) e Nunzia Ciardi (Acn): bisogna prevenire le minacce con l’Ia.
Mai, come nel periodo storico nel quale stiamo vivendo, il mondo è stato più insicuro. Attualmente ci sono 61 conflitti armati attivi, il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale, che coinvolgono oltre 92 Paesi. Ieri, a Roma, La Verità ha organizzato un evento dal titolo «Sicurezza, Difesa, Infrastrutture intelligenti», che ha analizzato punto per punto i temi caldi della questione con esponenti di spicco quali il ministro della Difesa Guido Crosetto intervistato dal direttore della Verità, Maurizio Belpietro.
Donald trump e Viktor Orbán (Ansa)
Il premier ungherese è stato ricevuto a pranzo dall’inquilino della Casa Bianca. In agenda anche petrolio russo e guerra in Ucraina. Mosca contro l’Ue sui visti.
Ieri Viktor Orbán è stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump, che ha definito il premier ungherese «un grande leader». Di più: tessendo le sue lodi, il tycoon ci ha tenuto a sottolineare che «sull’immigrazione l’Europa ha fatto errori enormi, mentre Orbán non li ha fatti». Durante la visita, in particolare, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione nucleare tra Stati Uniti e Ungheria, destinato a rafforzare i legami energetici e tecnologici fra i due Paesi. In proposito, il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha sottolineato che la partnership con Washington non preclude il diritto di Budapest a mantenere rapporti con Mosca sul piano energetico. «Considerata la nostra realtà geografica, mantenere la possibilità di acquistare energia dalla Russia senza sanzioni o restrizioni legali è essenziale per la sicurezza energetica dell’Ungheria», ha dichiarato il ministro.
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.
Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.






