Deficit e giornali usati come manganelli

Deficit e giornali usati come manganelli
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Fino all'altroieri l'Italia era messa male, anzi malissimo. Davanti a sé aveva un baratro di debiti in cui rischiava di sprofondare, trascinando con sé i risparmi degli italiani. I quotidiani pubblicavano giorno dopo giorno un bollettino di guerra, annunciando ai lettori il disastro prossimo venturo che avrebbe atteso il Paese con il governo 5 stelle-Lega. Trenta miliardi da trovare in fretta per evitare la stangata dell'Europa. Anzi di più perché, come scrisse Federico Fubini, l'aedo di Bruxelles sulle pagine del Corriere della Sera, reddito e quota 100 costeranno ulteriori 133 miliardi. E ora che l'esecutivo gialloblù non c'è più, ma è stato sostituito da quello giallorosso, che succede? Niente, allarme rientrato, perché al lavoro sui conti pubblici ora c'è Roberto Gualtieri, un (...)
L’agenzia megafono del Pd fa incetta di appalti pubblici: intese senza gara
Beppe Sala (Ansa)
La Lievito Consulting, fondata dall’ex spin doctor di Matteo Renzi, protagonista di uno strano intreccio tra politica ed eventi.
(Ansa)

L'ad di Cassa Depositi e Prestiti: «Intesa con Confindustria per far crescere le imprese italiane, anche le più piccole e anche all'estero». Presentato il roadshow per illustrare le opportunità di sostegno.

Su Almasri il governo passa al contrattacco
Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)
Nella memoria inviata alla Giunta di Montecitorio, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano ricostruiscono gli allarmi dell’intelligence sull’incolumità di 500 nostri concittadini in Libia. Poi accusano il Tribunale: «È un processo alle intenzioni, che prescinde dai fatti».
Finisce il secolo Brachetti Peretti. Adesso Ip passa agli azeri di Socar
(Getty Images)
Dopo 90 anni al timone, cessione da 3 miliardi. Il governo può valutare il golden power.
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