Deficit e giornali usati come manganelli

Deficit e giornali usati come manganelli
Getty Images
Fino all'altroieri l'Italia era messa male, anzi malissimo. Davanti a sé aveva un baratro di debiti in cui rischiava di sprofondare, trascinando con sé i risparmi degli italiani. I quotidiani pubblicavano giorno dopo giorno un bollettino di guerra, annunciando ai lettori il disastro prossimo venturo che avrebbe atteso il Paese con il governo 5 stelle-Lega. Trenta miliardi da trovare in fretta per evitare la stangata dell'Europa. Anzi di più perché, come scrisse Federico Fubini, l'aedo di Bruxelles sulle pagine del Corriere della Sera, reddito e quota 100 costeranno ulteriori 133 miliardi. E ora che l'esecutivo gialloblù non c'è più, ma è stato sostituito da quello giallorosso, che succede? Niente, allarme rientrato, perché al lavoro sui conti pubblici ora c'è Roberto Gualtieri, un (...)
Stop al Ponte? Meloni: «Burocrazia e cavilli soffocano ma noi non cediamo»
Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)
Contratti in stallo dopo la decisione della Corte dei Conti. Salvini deciso: «Replicheremo alle motivazioni, l’opera si fa».
Edicola Verità | la rassegna stampa del 31 ottobre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 31 ottobre con Carlo Cambi

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Marcello Degni ha rinverdito i suoi post social contro l’esecutivo, difendendo la bocciatura del progetto del Ponte sullo Stretto e invitando a votare «no» al referendum sulla riforma Nordio. La collega Franchi è stata consulente di Bellanova e Patuanelli.
La vendetta della Corte dei Conti
Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni (Ansa)

Sulla sentenza con cui la Corte dei Conti ha bocciato il Ponte sullo Stretto ci sono le impronte digitali di quella parte della magistratura che si oppone a qualsiasi riforma, in particolare a quella della giustizia, ma anche a quella che coinvolge proprio i giudici contabili.

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