2023-10-31
Hamas decapita la ragazza del rave e usa gli ostaggi contro Netanyahu
Ritrovato il cranio della ventiduenne tedesca Shani Louk. Olaf Scholz: «Barbarie». I terroristi intanto diffondono il video di tre prigioniere: «Paghiamo gli errori del governo». La replica: «Non ci sarà alcun cessate il fuoco».«Purtroppo abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita». Con queste poche e drammatiche parole Ricarda Louk ha dato ieri la notizia della morte della figlia, Nicole Shani, una degli ostaggi rapiti dai miliziani di Hamas mentre ballava e sorrideva spensierata al rave party nel kibbutz di Re’im, in quel tragico 7 ottobre. La morte della ragazza tedesco-israeliana di 22 anni è stata poi confermata anche dal presidente di Israele, Isaac Herzog, il quale ha fornito ai media dettagli raccapriccianti di quella che sembra a tutti gli effetti un’esecuzione: «È stato trovato il suo cranio. Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa», ha detto Herzog, intervistato dalla Bild. «È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia». Famiglia che fino a ieri nutriva speranze su un possibile ritorno a casa della figlia, dopo che era stata riconosciuta in un video diffuso da Hamas il 7 ottobre, in cui si vedeva il corpo inerme e seminudo della ragazza gravemente ferita, disteso su un pick up con la folla palestinese attorno che le sputava in testa al grido di «Allah akbar». Pochi giorni dopo, il 10 ottobre, la madre aveva detto di aver ricevuto notizie da fonti palestinesi secondo cui Nicole Shani fosse viva e ricoverata in un ospedale di Gaza, per poi fare un appello al governo tedesco affinché fosse rilasciata. Ieri il tragico epilogo con il ritrovamento di un frammento di un osso del cranio attraverso il quale è stato possibile prelevare un campione di Dna, che è coinciso con quello della giovane tedesco-israeliana, il cui cadavere non è ancora stato recuperato. Secondo Israele la ragazza è stata uccisa con un colpo alla testa e poi decapitata, dopo essere stata portata all’interno della Striscia di Gaza. «Siamo devastati dalla notizia. Shani è stata torturata, ha vissuto orrori insondabili» si legge in una nota del ministero degli Esteri israeliano. «Solo ora è stato possibile identificare il suo corpo, mentre ancora ciò non è possibile per i resti di altre 40 vittime, poiché le persone sono state abusate, bruciate o smembrate nei modi più orribili», ha aggiunto Herzog. Da Lagos, in Nigeria, dove il premier tedesco si trova in visita, è arrivata la reazione di Olaf Scholz: «L’uccisione di Shani Louk è un atto che dimostra tutta la barbarie che sta dietro all’attacco di Hamas che deve essere condotta di fronte alle proprie responsabilità».Il tema degli ostaggi rimane molto delicato e al centro del conflitto in corso. Ieri Hamas ha diffuso attraverso i suoi canali social un video in cui si vedono tre donne, Yelena Tropanov, Danielle Alloni e Rimon Kirscht, accusare Benjamin Netanyahu di «pagare la sua negligenza». Nel filmato le tre donne si rivolgono con rabbia al primo ministro: «Paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello Stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c’era l’esercito, nessuno ci ha protetto. Siamo cittadini innocenti che pagano le tasse, ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili. Tu vuoi ucciderci tutti usando l’esercito israeliano». La risposta del premier non si è fatta attendere: «Mi rivolgo alle tre donne che sono state rapite da Hamas-Isis in quello che è un crimine di guerra: io vi abbraccio, il nostro cuore è con voi», confermando al mondo che «non ci sarà alcun cessate il fuoco» per far liberare gli ostaggi e definendo il video una «crudele propaganda psicologica» da parte di Hamas. Una linea condivisa da tutte le emittenti televisive israeliane che hanno deciso di non trasmettere, per ora, il video in questione, limitandosi a mandare in onda un’inquadratura delle tre donne insieme a un testo informativo. Tutto questo si inserisce in un contesto già complicato con le famiglie degli ostaggi sempre più insofferenti e contro il governo, reo secondo loro di non voler scendere a patti con i terroristi. Un familiare di una delle tre donne ha fatto appello ai leader occidentali affinché esercitino pressione per riportare a casa gli ostaggi. Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha detto di «appoggiare il governo in qualsiasi decisione che porterà alla restituzione degli ostaggi», ma ha anche precisato che «bisogna adottare misure dolorose per garantire che tornino a casa».Il numero degli ostaggi è salito a 239, mentre i dispersi al momento sono 40. A comunicarlo è stato il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, il quale ha detto che «la questione degli ostaggi non è solo nazionale, ma anche mondiale» e che «il mondo e le organizzazioni internazionali hanno una responsabilità morale di garantire la loro incolumità». Intanto, l’Idf è riuscito con un’operazione terrestre a liberare una soldatessa israeliana rapita lo scorso 7 ottobre. Il ministro degli Esteri, Eli Cohen, si è congratulato con l’esercito ribadendo di «continuare a lavorare per liberare tutti gli ostaggi». Lo stesso Netanyahu, che in conferenza stampa ha chiesto il rilascio degli ostaggi senza condizioni, ha detto che «l’operazione di terra può aumentare la possibilità di liberarli». Ieri, dopo che il quotidiano israeliano Haaretz aveva detto che il Qatar «ha le mani sporche di sangue» e «non è un mediatore onesto», il capo del Mossad, David Barnea, si è recato a Doha per sostenere colloqui in merito a un eventuale rilascio degli ostaggi.Per quanto riguarda gli italiani intrappolati ancora nella Striscia di Gaza, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto sapere di seguire minuto per minuto le 14 persone e i cinque familiari che si trovano nella zona rossa: «Tra loro ci sono due donne incinte, ci stiamo preoccupando delle loro condizioni. Al momento sono stati tutti contattati dal nostro consolato a Gerusalemme», ha detto il vicepremier.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Mario Draghi e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Imagoeconomica). Nel riquadro il programma dell'evento organizzato da La Verità